Capitolo 17

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Continuo a fissare il ragazzo, guadagnandomi sguardi stupiti da tutti i Radurai. Thomas mi guarda intensamente, poi distoglie lo sguardo da me e lo rivolge agli altri. Stranamente resta in silenzio, ma posso benissimo leggere il terrore nei suoi occhi.

"Ehi Fagio, primo giorno?" gli dice Gally. Sorrido al ricordo di me nella Scatola un mese prima, quando la prima frase che mi rivolse Gally fu proprio quella.
Thomas continua a stare fermo lì, a fissare tutti, senza dire una parola, fino a quando Gally non gli porge una mano e lo aiuta ad uscire dalla Scatola. Appena uscito, il ragazzo inizia a correre per la Radura.

"Abbiamo un nuovo Velocista!" grida qualcuno ridendo. Thomas inciampa e casca, alzando un coro di risate da parte dei Radurai. Io, intanto, continuo ad osservare il ragazzo che si rialza lentamente e guarda la Radura perplesso.

"Tu. Lui. Venite con me. Adesso." mi dice Alby, afferrandomi per il polso. Mi trascina verso Thomas, e afferra pure lui. Nel mentre, Thomas è talmente concentrato a guardare le mura che circondano la Radura che nemmeno si è accorto che sta venendo trascinato da Alby dentro al Casolare. Appena entriamo, Alby ci fa segno di sederci. Io e Thomas ci scambiamo un sguardo, lui confuso e io preoccupato.

"Tu, lo conosci?" mi chiede Alby. Io non so se raccontargli dei miei sogni, ma decido di no per non traumatizzare Thomas il primo giorno. Scuoto leggermente la testa.

"No, ma appena l'ho visto mi è comparso il suo nome nella mente, come un flash, come quando ho ricordato il mio nome" dico, sperando che lui mi creda. Alby mi guarda scettico, lanciandomi uno sguardo omicida.

"Senti ragazzina, tu non me la conti giusta, farai meglio a dirmi quello che sai su questo pive" dice indicando Thomas "O per te ci saranno conseguenze severe..."

Io deglutisco a fatica, indecisa sul da farsi. Vorrei dirgli dei miei sogni, ma ho paura che poi Thomas non mi parli pensando che io sia strana. E poi io non mi fido tanto di Alby da raccontargli delle mie cose personali.

"Alby, io non lo conosco, ti giuro, forse lo conoscevo prima di arrivare qui...non lo so...ma ti sto dicendo la verità" dico cercando le parole giuste. In questo momento mi sento la persona più bugiarda di questo mondo.
Alby annuisce lentamente, ma sono sicura che ancora non mi crede. Poi guarda Thomas, addolcendo la sua espressione.

"Pive, o Thomas se questo è il tuo vero nome, adesso ti farò fare il tour di questo posto, poi la qui presente Julia ti dirà quello che devi sapere sulla vita qua. Le cose più importanti te le dirò io, ma tranquillizzati Fagio, ci siamo passati tutti. Non devi avere paura. Piacere, io sono Alby. Il capo di questo posto" dice allungando la mano a Thomas, che la stringe titubante.

"Perché non ricordo nulla? Cos'è questo posto?" chiede Thomas terrorizzato.

"Calma amico, una cosa alla volta. Adesso ti spiegherò tutto, ma prima devo farti una domanda: tu la conosci? L'hai mai vista?" gli chiede Alby guardandomi.

"Come faccio a conoscerla? Non l'ho mai vista prima, se lei mi ricorda non vuol dire che per me sia lo stesso" sbotta Thomas.

"Ok, allora, adesso..." Alby non finisce la frase che Newt, Gally e  Minho fanno irruzione nella stanza.

"Julia, ti ho cercato ovun...ehi!" dice Newt sorridendo a Thomas e porgendogli la mano, che lui stringe, adesso più sicuro. "Piacere, Newt. Interessante la Radura, vero?"

Thomas scuote la testa, confuso.
"Radura?" chiede.

"Sì, questo posto si chiama Radura." annuisce Newt sempre sorridendo.

"Cosa sono quelle mura? Cosa c'è oltre?" chiede Thomas.

"Piano Fagio, ti spiegheremo tutto con calma. E fidati se ti dico che se ti spiegassimo tutto ora andresti fuori di testa" dice Minho "Io sono Minho" dice. Thomas accenna ad un mezzo sorriso e poi si alza dalla sedia.

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