Capitolo 11

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Mentre seguo Minho nel sentiero che porta alle docce, ripenso a quello che mi è appena successo. Gally è pazzo, un giorno la bomba che ha rinchiuso dentro di sé esploderà e indovinate chi sarà la vittima?
Quel ragazzo ce l'ha a morte con me, e capirne il motivo è facile come trovare un'uscita da questo posto.
Sono talmente immersa nei miei pensieri che vado a sbattere contro la porta delle docce, provocandomi un acuto dolore alla testa. Mi massaggio velocemente il piccolo bozzolo che si era appena formato sulla mia fronte e poi entro nel piccolo edificio.
Appena entro, trovo Minho a petto nudo, con solo i pantaloni, che mi fissa imbarazzato.
Io arrossisco subito, distogliendo lo sguardo da lui.

"Ehm...scusa Minho, non avrei dovu..." Lui mi interrompe con un ghigno stampato sulla faccia.

"Tranquilla Jul, è tutto apposto, però se vuoi ammirare il mio corpo perfetto la prossima volta avverti, ok?" dice facendomi l'occhiolino. Devo ammetterlo: ha un bel fisico sul serio.
Ridacchio, poi afferro la maglia da Velocista di Minho che si trova sul lavandino e gliela tiro in faccia.

"Muoviti pive, devo cambiarmi anche io" dico ridendo.
Lui ride, poi si infila la maglia ed esce salutandomi.

Io mi vesto velocemente, dato che non vedo l'ora di entrare nel Labirinto. Giuro su me stessa che questa volta non rimarrò chiusa nel Labirinto a causa di un Dolente sbucato in pieno giorno. Farò vedere a Newt che so badare a me stessa. Dimostrerò a tutti di meritarmi il ruolo da Velocista. Certe volte mi chiedo se fosse Newt il capo qui. Forse andremmo tutti d'amore e d'accordo, ma staremmo tutti molto più attenti. Forse avremmo già trovato l'uscita da qui. Ma è anche vero che forse senza Alby come capo saremmo già tutti mezzi morti. Senza le sue decisioni del caspio che non ci permettono di fare nulla, saremmo tutti a braccetto nel Labirinto a cantare canzoncine con i Dolenti che ci inseguono. Però forse anche con Newt sarebbe la stessa cosa. Anche lui prende decisioni molto restrittive e si prende cura di tutti qui. Io avrei messo comunque lui come capo.
Mi metto a ridere pensando a Minho come capo. Molto probabilmente non ci sarebbero regole e tutti faremmo quello che ci pare. Ma anche Minho è un ragazzo responsabile, se la caverebbe.
Esco dalle docce ma non corro da Newt e Minho poiché li vedo discutere animamente. Mi avvicino lentamente cercando di non farmi vedere da nessuno e mi nascondo dietro ad un albero poco distante da loro.

"Quindi, è tutto chiaro?" chiede Newt, incrociando le braccia.
Minho sbuffa, poi sorride e alza le mani.
"Ehi amico, ma per chi mi hai preso?" replica Minho "Non la lascerei mai da sola in caso di pericolo, e lo sai benissimo. Ci tengo anche io a quella ragazza, per tua informazione"
Io non posso fare a meno di sorridere. Mi meraviglio di come, in così poco tempo, sia riuscita ad instaurare un rapporto così bello con loro. Essendo una persona molto diffidente, non avrei mai pensato che mi sarebbe importato così tanto di qualcuno.
Forse è il luogo, forse è la situazione; dobbiamo fidarci l'uno dell'altro, sennò non andremo da nessuna parte.

Cerco di sporgermi in avanti per sentire meglio, ma la fortuna non è lì con me in quel momento. Inciampo in un rametto che si trova vicino al tronco dell'albero, e perdo subito l'equilibrio. Provo ad afferrare il tronco con una mano, ma lo sfioro soltanto e finisco per cadere a terra. Picchio nuovamente la fronte, ma cerco di non lamentarmi per non attirare l'attenzione dei due ragazzi.
Purtroppo, mi hanno già notata.

"Ma che...." sento dire da Minho, e poi avverto dei passi che mi si avvicinano.
Cerco di rialzarmi poggiando le mani sotto il mio busto, ma Newt mi precede legando un braccio intorno al mio stomaco e poggiando una mano sulla mia schiena.
Lui, mettendoci poca forza, mi tira sú.
Appena in piedi, sbatto le mani contro i miei vestiti togliendo le erbacce che si erano attaccate sulla maglia e sui pantaloni, e poi poggio la mano sulla mia fronte. Quando la tolgo, noto del sangue sul di essa.
Si deve esser appena formato un taglietto sulla mia fronte.
Alzo lo sguardo verso i miei amici: Minho mi sta guardando con un sorrisetto tenendo le braccia conserte mentre Newt mi fissa preoccupato.

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