*Leggete alla fine del Capitolo, devo dirvi un paio di cosette♥*
Quando mi sveglio, un piacevole profumo mi attraversa le narici. Inizialmente penso che sia Frypan che prepara la colazione, ma poi il mio cervello mi ricorda che i Velocisti sono i primi a svegliarsi e che quando la colazione è pronta noi siamo già nel Labirinto a correre. Mi tolgo dal sacco a pelo di fretta, mi metto una maglia più comoda e mi infilo le scarpe, pensando di essere in ritardo per il mio abituale giorno nel Labirinto. La situazione mi è strana, perché sennò sarebbe venuto Newt o Minho a svegliarmi se fossi stata in ritardo, ma non è così. Scendo di fretta le scale e mi fiondo al piano inferiore, trovando ancora tutti i Radurai a dormire senza nessuna traccia di Frypan. Resto così, immobile, alla base della rampa di scale, a fissare la cucina come un'idiota. Controllo il mio orologio, dandomi della stupida per non averci pensato prima, e sgrano gli occhi: le tre. Già, le tre di notte. Mi sono svegliata con due ore in anticipo e pensavo pure di essere in ritardo. Noto però una pentola nell'acquaio ancora bagnata, segno che è stata lavata da poco. Penso un attimo a chi potrebbe aver cucinato qualcosa alle tre del mattino; allora, Minho no, perché lui si sveglia alla mia stessa ora e non fa colazione, Frypan è ancora addormentato perché lo vedo fra i Radurai che stanno dormendo al piano terra, Newt non credo, lui si sveglia quando me, e non avrebbe motivo di cucinare a quest'ora. Smetto di investigare, tanto è inutile farsi film mentali su una cosa inutile. Risalgo le scale, stanca e con un po' di mal di testa per essermi alzata così velocemente dal sacco a pelo. Quando raggiungo il primo piano, sto per aprire la porta della mia camera quando mi passa per la testa Teresa. So per certo che si trova qui, nel Casolare, da quando è arrivata ieri, però non so cosa le sia successo. Sono indecisa sull'andare a cercare la sua stanza o no, ma alla fine vince la curiosità, che non mi abbandona mai in questi casi. Mi tolgo le scarpe e le lascio davanti alla mia porta, per fare il più piano possibile. In punta di piedi percorro tutto il corridoio, facendo cigolare il meno possibile il pavimento costruito in assi legno sottostante. La mia stanza è la prima del corridoio, quella di Newt è esattamente accanto alla mia e subito dopo ce n'è un'altra con la porta leggermente più scassata e vecchia delle precedenti. Man mano che mi avvicino alla stanza il profumo che avevo sentito in precedenza si fa sempre più intenso. Mi avvicino lentamente e con cautela appoggio la mano sulla maniglia fredda e la tiro, mentre il cuore mi batte velocemente per l'ansia e la paura di essere scoperta. Apro la porta quanto basta per infilarci la testa e sbirciare all'interno. È tutto buio e non riesco a scorgere nulla, ma dopo un po' i miei occhi si abituano alla luce e quello che vedo mi sconvolge: Teresa è distesa su un letto al centro della stanza, addormentata, con il viso rilassato e il respiro regolare. Ma non è quello che mi turba, è il fatto che riconosco una massa di capelli biondi appoggiata sul comodino accanto al letto della ragazza. Newt si è addormentato su una sedia, con la testa appoggiata sul comodino con la sguardo rivolto alla ragazza. Un braccio si trova a penzoloni fuori dalla sedia e l'altro è disteso su una delle gambe di Teresa. Ai piedi del letto è posto un piatto che prevede un pezzo di pane e dei fagioli. Newt evidentemente è venuto a portare a mangiare alla ragazza, ma la domanda è... perché? Solitamente le persone mangiano la mattina a colazione, ma perché portarle da mangiare nel cuore della notte? Questo significa che Teresa non è in grado di mangiare da sola, e a quanto ne so è addormentata da tutto il giorno, quindi vuol dire che è in...coma? Questa cosa mi distrugge, non posso aspettare giorni, nemmeno mesi, che si svegli, devo conoscere al più presto. Se non si risvegliasse mai più, anche se non l'ho ancora conosciuta, o meglio, non l'ho ancora conosciuta in questa nuova vita, ne sarei immensamente triste. Voglio un'amica, ho bisogno di un'amica in questo posto. Lo so che mi trovo benissimo con Minho, Thomas e gli altri, ma una presenza femminile mi farebbe bene. Farebbe bene a tutti. Torno a guardare il viso perfetto di Newt, e mi sento morire dentro mentre guardo la sua mano a contatto con il corpo di Teresa. La gelosia mi invade, sto completamente andando fuori di testa per questa cosa. Magari Newt lo ha fatto solo perché è una persona dal cuore d'oro, quale è, e ha deciso di prendersi cura della nuova ragazza. Lo avrei fatto anche io al suo posto, ma se fosse arrivato un nuovo maschio in coma, certamente non mi sarei svegliata così presto solo per andargli a prendere la colazione. Non posso dargli torto a Newt se preferisce Teresa, è molto, ma molto più bella di me, ed e sicuramente una brava ragazza, quindi se fossi stata un maschio avrei certamente preferito lei ad uno sgorbio come me. Gli occhi mi si riempiono di lacrime, ma le ricaccio indietro appena minacciano di uscire fuori, non voglio piangere per una cosa di cui nemmeno sono certa. Guardo un'ultima volta Newt, e poi faccio lentamente dietro-front, chiudendo la porta con la massima attenzione e ritorno in camera mia silenziosamente. Il sonno mi è passato del tutto, quindi l'unica cosa che mi resta da fare è mettermi seduta sotto la finestra, ad osservare il riflesso della luna sul mio pavimento di legno. Mi prendo la testa fra le mani e rifletto; perché Newt, Minho e gli altri non mi hanno detto delle condizioni di Teresa? Sono più che sicura che Thomas ne sia stato avvisato, come tutti gli altri del resto. Mi trattano come una bambina, ma non lo sono, anzi, so benissimo badare a me stessa e non ho bisogno della protezione di nessuno. In questo momento l'unica cosa che mi importa davvero sono i sentimenti che prova Newt per Teresa. Sono profondi, e si vede, anche se ancora non l'ha conosciuta. Dico io, ma ci si può innamorare di una che sembra morta e con cui non si è mai parlato? Devo ammettere che la prima volta che vidi Newt pensai subito che fosse bellissimo, ma ho avuto bisogno di tempo prima di capire che quello che provo per lui non è semplice amicizia. Scaccio via questi pensieri, e mi immagino che molto probabilmente Newt avrebbe fatto la stessa cosa se fossi stata nelle condizioni di Teresa. Resto a fissare il chiaro di luna, chiudendo gli occhi e rilassandomi. Nella quiete della notte, sento un cigolio proveniente dall'esterno farsi sempre più vicino col passare dei secondi. Riapro gli occhi di scatto, e il cuore mi inzia a battere velocemente per la paura. Cerco di alzarmi, ma sono paralizzata dal mio stesso panico. Vedo la mia porta aprirsi,
e a quel punto afferro la prima cosa che mi passa all'occhio, cioè la mia lancia da Velocista. La tengo ben salda con la mano, puntata in direzione della porta. Sto sudando freddo, non riesco a capire chi possa essere. Lo so che ci siamo solo noi Radurai in questo posto, ma prevenire è meglio che curare. Quando un'ombra varca la soglia, faccio uno scatto in avanti e punto la lancia alla gola della persona in questione, che arretra di qualche passo, colta di sorpresa. Appena riconosco la figura, mi tranquillizzo, rendendomi conto che è solo Newt. Newt? Abbasso la lancia e sul viso del ragazzo compare un espressione stupefatta.
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Day One Greenie?
FanfictionJulia viene catapultata in un luogo a lei sconosciuto, chiamato Radura, di cui non ha memoria se non un vago ricordo che riporta alla sua infanzia. Questo luogo misterioso ma allo stesso tempo affascinante è, però, abitato solo ed esclusivamente da...