O stringi i nodi, o spezzi i fili

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Mi ritrovo in un lampo dentro casa; dentro la camera da letto.
I vestiti volano per aria; la sua camicia è a brandelli, io traffico con la cintura dei pantaloni.
Poco dopo siamo senza niente addosso.
"Sei... perfetta" attira la mia testa verso la sua in un bacio che mi scuote l'anima. Il passo successivo è essere un corpo solo.

"Beh, sei fantastico. Anche sotto questo aspetto" mi stiro pigramente.
"Grazie amore mio. Hai fame? Sento il tuo stomaco brontolare" mi accarezza.
"In effetti ne ho, ma non voglio alzarmi. E non voglio separarmi da te." Mi stringo di più al suo corpo caldo.
"Nessuno ti separerà mai più da me. A meno che non desideri la morte. Prendo solo un po' di frutta, torno subito."
Mi metto seduta coprendomi col lenzuolo.
"Non è che i sovrani se la prenderanno? Insomma, abbiamo fatto l'amore nel loro letto."
Appare nella stanza con un piatto colmo di cibo.
"Non credo. Sai, la regina è umana e molto attraente."
Gli tiro una pacca sulla spalla.
"Non dovresti parlare così di altre donne, davanti a me." Metto il broncio.
"Non devi temere, il mio cuore è solo tuo." Rassicura.
"Zio Eli mi disse tempo fa che hai avuto delle... avventure?"
"E quelle rimangono. Nessuna ha mai preso il tuo posto, qui dentro" indica il petto.
"Va bene, mi fido di te.
Il tatuaggio, cosa significa?" Un'altra curiosità che ho nei suoi confronti.
"Che da una piccola cosa ne possono nascere molte altre, molto più grandiose. Come te ad esempio. Eri solo una bambina, piccola e magrolina. Nonostante questo sei riuscita nell'impensabile: catturare il cuore di Klaus Mikaelson." Mi bacia.
"Come ci comportiamo adesso? Voglio dire, a parte il risvolto sentimentale, sarai sempre mio zio. Dovrò chiamarti per nome, tenere nascosta la nostra... Hai capito."
"Relazione? Puoi dirlo sai. Comunque no, non devi nascondere nulla. E se vuoi chiamarmi zio a me va bene, l'hai sempre fatto. Esserci innamorati non cambia le cose, le migliora semmai." Sorride in quel suo modo tanto dolce.
"Hai ragione, di nuovo, e di nuovo lo detesto..." scherzo.
"Una doccia? Poi ti porto fuori, hai bisogno di distrarti." Suggerisce.
"Volentieri." Mi alzo e lentamente vado verso il bagno.
Mi affaccio alla porta e dico: "Sai che una delle piaghe mondiali è lo spreco di acqua?"
Non temporeggia, balza in piedi e mi raggiunge, spingendomi dentro il box.
E come prima, perdo il senso di me stessa. C'è solo lui, che riempie lo spazio vuoto in me.

SIAE Sempre e per sempre.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora