Inchiodo a pochi metri dal pub. Il viavai di gente è sempre il solito, così come tutto il resto.
Ho sempre avuto la sensazione che il tempo scorresse in un altro modo, qui a New Orleans.
Sarà perché vi ho trascorso i pochi anni felici della mia vita, sarà perché anche il più piccolo mattone è intriso della magia tipica del luogo. Mi sento a casa, mi sento bene.
Tiro il freno a mano e scendo dalla macchina. Una band di strada intona un pezzo jazz che mi riporta indietro nel tempo. Sorrido di questa incursione nel passato.
"Forza Crim!" Bisbiglio per darmi coraggio.
Apro la porta e entro. Il calore, il caos e l'odore dei liquori mi investono, ma non è una brutta sensazione.
Mi avvicino al bancone e chiedo al barista: "Ciao! Dovrei vedere Klaus Mikaelson."
Smette di asciugare il bicchiere e risponde: "un attimo, vedo se è libero." Scompare velocemente dietro una porta.
Osservo l'ambiente nel mentre aspetto; nulla è mutato neppure qui. Tutto è come lo ricordavo.
"Ti può ricevere." Indica la porta da dove è entrato.
"Ok, grazie." Sorrido con calore, lui non contraccambia.
Spingo il battente e trovo tutti e cinque i componenti della famiglia.
"E dunque, cosa posso fare per te?" Interloquisce Klaus.
Apro un poco la giacca e infilo dentro la mano.
Il più giovane di loro, Kol, fraintende. Mi afferra per il collo e mi sbatte contro la parete.
"Sei tanto bella quanto stupida. Venire in casa nostra e cercare di uccidere mio fratello è da idioti."
I tratti mutano, le zanne escono.
Sta per attaccarmi.
"È un peccato doverti uccidere", ma mente. Scatta così velocemente che non ho quasi il tempo di dire nulla.
"Zio Kol!" Riesco a sussurrare.
La mano che mi stringeva come una morsa allenta la presa.
Cinque voci, in coro, dicono: "Crim?"
Lo sbigottimento è palese.
"Sorpresa", borbotto.
Un secondo dopo sono stritolata dai loro corpi.
"Ma perché non hai detto chi eri! Ti avrei uccisa sicuramente. E chi ti avrebbe potuta riconoscere, sei così... cresciuta", non riesce a smettere di fissarmi.
"Non è che mi avete dato tutto questo tempo.
Sempre pieno di nemici eh, zio Nick" lo prendo in giro.
"Sempre, nipote. Ma che cosa ti porta qui? Sono molti anni che manchi da casa."
"Ero nei paraggi e mi sono detta: andiamo un po' a vedere che cosa combinano i miei vecchi zii."
"Vecchia sarai tu, noi siamo in perfetta forma!"
"È vero zia Becks, siete sempre bellissimi."
Uno per uno mi stringono e mi baciano. Zio Nick da ultimo.
"La casa era così vuota senza di te.
Che ne dici di tornare e mangiare qualcosa? Nel mentre ci racconterai dove diavolo sei stata" ringhia in modo scherzoso.
"E dirai anche perché non ci hai mai scritto o telefonato!" Rincara zio Eli.
"Va bene, va bene, vi dirò tutto! Ma fatemi respirare, ho fatto un lungo viaggio."
Zio Kol mi issa sulla schiena e parte come una scheggia. Gli altri non sono da meno.
Una volta davanti al cancello, Klaus mi prende per mano.
"Bentornata a casa Crim."
Un bacio sulla fronte e una piccola spinta.
Varco la soglia e sono a casa... per davvero.
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SIAE Sempre e per sempre.
FanfictionSIAE. Wattys2018. Pubblicata il 17 novembre 2017. Crimson torna a New Orleans dopo anni. I demoni che la tormentano sono decisi a non darle pace, l'unica soluzione è tornare nel solo luogo in cui si è sentita al sicuro. La città che l'ha accolta a b...