(T/n)'s Pov
Adoro le vacanze di Natale. Le città si colorano con mille luci variopinte, si cominciano a sentire i dolci canti natalizi per le strade ed in tv e soprattutto niente scuola.
Inoltre, stando in montagna, nevica anche spesso e contribuisce a dare un'atmosfera più magica al tutto.
Infatti la nostra casa sta ai piedi di un certo Monte Ebott e anche solo affacciandosi da una finestra si può vedere la cima innevata.
Tuttavia non sono mai andata sulla cima, i miei genitori dicono che è troppo pericoloso per me.Era ormai sera e mi stavo rilassando sul divano, riscaldandomi davanti al fuoco scoppiettante del camino in mattoni, quando il mio telefono vibra. Lo tiro fuori dalla tasca dei pantaloni del pigiama e noto la presenza di un nuovo messaggio da parte di Alex, il mio migliore amico d'infanzia.
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"Hey (T/n)! Domani andrò finalmente sulla cima del monte Ebott! Vuoi venire?"
"Mi dispiace, sai che i miei non me lo permettono... :c Fammi vedere delle foto poi!"
"Ah già, peccato. Beh contaci! Prima di partire passerò anche da casa tua visto che è sulla strada, se non ti dispiace~"
"Va bene, allora a domani! :D"
"A domani"
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La conversazione finì lì. Ammetto di essere un po' invidiosa di Alex, lui vedrà la cima mentre io dovrò restarmene in casa ad annoiarmi. Fin da piccola ho nutrito una certa curiosità per il Monte e mi divertivo a fantasticare su cosa potesse nascondere la cima, ma è sicuro che prima o poi ci andrò anch'io.
Per distrarmi un po' decisi di prendere le mie cuffiette e ascoltare la musica, sdraiandomi sul divano.
La dolce melodia delle note di "Echo" fu una ninna nanna per me e mi addormentai di lì a poco.《Hey tesoro svegliati, è ora di fare colazione!》
I miei sogni furono interrotti dalla voce di mia mamma che mi chiamava. Lentamente aprii gli occhi e notai che ero ancora sul divano, sulle mie gambe era "magicamente" apparsa una coperta e fuori ormai era ormai mattina... ma quanto avevo dormito? Mi tolsi le cuffie e mi alzai, recandomi al tavolo della cucina dove erano poste due tazze fumanti di cioccolata calda.
Mi sedetti al mio posto e presi la tazza, soffiandoci sopra per farla raffreddare un po', era quasi bollente. Mia madre mi raggiunse e si sedette davati a me, aggiungendo un po' di zucchero nella sua cioccolata.
《Mamma perché non mi hai svegliato ieri? Adesso ho un leggero mal di schiena per colpa di quel divano, non è certo il posto migliore in cui dormire tutta una notte!》
《Scusami tesoro, ma dormivi così bene che mi è sembrato un peccato svegliarti...》
《Fa niente, però la prossima volta svegliami...》
Mia madre annuì e iniziai a bere la mia cioccolata, nelle fredde giornate d'inverno era un piacere sentire le bevande calde scivolare dolcemente all'interno del corpo.
Finita la colazione rimisi la tazza a posto e prima che andassi a cambiarmi mia madre mi fermò, dicendomi che sarebbe andata in paese per fare la spesa e che probabilmente ci avrebbe messo un po'. A me non cambiava niente, anzi, preferivo rimanere da sola in casa, quindi annuii e andai in camera a cambiarmi mettendomi qualcosa di decente.
Mi buttai poi sul letto e passai il tempo vagando fra i vari social, finché non sentii suonare il campanello.
Mia madre se n'era già andata quindi mi alzai e andai ad aprire, doveva essere lui.
《Hey (T/n)!》
Alex mi rivolse un grande sorriso che ricambiai, riusciva sempre a trasmettere una contagiosa allegria.
《Hey! Allora andrai sulla cima, eh? Beato te, ho sempre voluto andarci ma i miei me lo proibiscono... beh entra, non vorrai restare sulla porta!》
Gli feci cenno di entrare ma lui rifiutò gentilmente.
《In realtà sono venuto solo per un saluto, non ho tempo da perdere, mia mamma mi ammazza se torno troppo tardi!》
《Oh, va bene... poi devi raccontarmi tutto però!》
《Ma così ti rovino la sorpresa~》
Ridacchiò prendendosi gioco della mia curiosità.
《E dai! Tanto lo sai che non potrò andarci molto presto...》
Sospirai sconsolata.
《Tranquilla, ti dirò tutto di lassù, non sono così cattivo》
《Uhm... su questo avrei qualche dubbio...》
《Hey!》
Con una mano mi arruffò i capelli e per colpa dei guanti che indossava si elettrizzarono un po'.
《Ho detto solo la verità!》
Ridacchiai cercando inutilmente di rimettermi a posto i capelli.
《Certo... beh, adesso è meglio che vada!》
《Okay... ma sta' attento! La montagna può essere molto pericolosa...》
《Tranquilla, mi conosci ormai!》
《...è proprio per questo che mi preoccupo~》
《Sempre la solita...》
Ridacchiò e mi abbracciò. Fui un po' sorpresa da quel gesto ma ricambiai e dopo poco ci staccammo.
《Allora... a dopo!》
Disse facendomi un cenno con la mano e sistemandosi la sciarpa.
《Sì, a dopo!》
Lo vidi allontanarsi tra la neve poi rientrai in casa, chiudendo la porta.
Adesso ero di nuovo sola con niente di bello da fare.Decisi di farmi una camomilla e una volta pronta mi sedetti a berla sul divano, era davvero rilassante.
La finì in un batter d'occhio e poggiai la tazza sul pavimento, sprofondando nel divano.
Guardai le fiamme del camino ondeggiare in modo disordinato finché le mie palpebre non si fecero più pesanti e mi addormentai di lì a poco.
La camomilla mi faceva spesso questo effetto.C'era neve, tantissima neve. Il vento soffiava molto forte facendo piegare non poco le punte degli alberi, era evidentemente una tormenta. La strada era in salita e si potevano vedere delle profonde impronte sulla neve fresca. Seguendole, piano piano dalla nebbia si cominciò ad intravedere una figura che si muoveva a fatica. Avvicinandosi ancora di più notai che era un ragazzo ma il suo volto era oscurato e impossibile da distinguere. Mi guardai intorno e vidi che stava cercando di entrare in una grotta più avanti. Lo superai e mi avvicinai alla grotta ma mi bloccai all'istante.
Sulla soglia si trovava uno strano essere completamente ricoperto di una sostanza nera. Ora che lo guardavo bene sembrava avesse le sembianze di uno scheletro. Dalla sua schiena uscirono quattro grandi tentacoli e mi fissò, sorridendomi poi con un sorriso inquietante.Mi svegliai di colpo, con il fiato corto.
Per fortuna era solo un incubo.
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Breakable || Killer!Sans × Reader [Completa]
FanfictionBreakable, fragile. Fragile come l'anima di un umano o di un mostro. Fragile come la pazzia o la ragione. Serve tempo per coltivarla, un secondo per perderla e una vita per riprenderla. La barriera che divide queste due cose è sottile come la lama d...