▪ Epilogo ▪

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(T/n)'s Pov

Fui svegliata da una mano sulla spalla che mi scosse dolcemente. Lentamente aprii gli occhi, mugolando qualcosa, per poi vedere Sans in piedi vicino al letto che mi sorrideva. Si era messo dei vestiti nuovi e puliti, benché fossero sempre gli stessi, e si era fasciato meglio le ferite.
Mi feci scappare un piccolo sbadiglio che coprii subito con una mano, avrei tanto voluto rimanere a letto.
《Buongiorno dormigliona~》
Mi disse ridacchiando e non potei non ricambiare il suo sorriso.
《Stavo così bene a letto...》
《Mi dispiace averti svegliato ma oggi ho un'ultima cosa da fare, la più importante...》
Fece una piccola pausa, guardando per un attimo il vuoto per poi tornare a guardarmi.
《Ma prima, hai fame?》
In effetti stavo morendo di fame, ma la tensione e tutti gli avvenimenti successi me l'avevano fatta sentire di meno.
《Sì, decisamente...!》
《Come immaginavo, heh... tuttavia qui non abbiamo molto...》
Disse per poi sparire. Decisi di mettermi seduta sul letto e aspettarlo ma non tardò molto, infatti ricomparve quasi subito con una barretta di cioccolata in mano.
《Come ti avevo detto, heh...》
《Non ti preoccupare, va più che bene!》
Esclamai felice, prendendo la barretta e mangiandola in pochi secondi sotto lo sguardo divertito di Sans.
Finita la "colazione", se così si può chiamare, mi alzai stiracchiandomi per poi guardare Sans.
《Allora... cosa devi fare oggi?》
《Prima facciamo una breve passeggiata, poi... ti spiegherò quando saremo là...》
Non mi sembrava molto sereno ma non feci domande e annuii, così uscimmo da quella casa ormai mezza distrutta, insieme.
Camminammo per un po', fino ad uscire dalla piccola città in cui eravamo. Tutt'intorno non si vedeva anima viva e albergava un gran silenzio.
《Quindi, per tutto questo tempo... siamo sempre stati nel tuo universo?》
Gli domandai mentre imboccammo un lungo sentiero innevato, delimitato da alti abeti.
《Già, heh. Dove credevi di essere?》
《Non saprei, quella volta mi hai teletrasportato in quella casa senza alcuna informazione, per me poteva essere in qualsiasi luogo...》
《A proposito... vuoi ancora tornare a casa?》
Chiese guardandomi con aria triste.
Io abbassai lo sguardo a terra, riflettendo.
Ormai ero scomparsa dalla superficie da molto tempo e probabilmente i miei genitori mi hanno già dato per morta e stanno andando avanti con la loro vita, con una bocca in meno da sfamare. Certo, mi sarebbe piaciuto rivederli ancora, ma questo significherebbe non rivedere più Sans e adesso mi dispiacerebbe molto, alla fine mi sono molto legata allo scheletro che ho affianco.
Alzo lo sguardo e gli rivolgo un sorriso rassicurante.
《No, non m'importa più ormai... anche questa può diventare casa mia.》
Lui ricambia il mio sorriso, visibilmente sollevato, e mi prende per mano. Arrossisco leggermente a quel gesto ma cerco di non farlo notare.
Così, mano nella mano, ci avviciniamo a quella che sembra la fine del sentiero, ovvero un'imponente porta a me vagamente familiare. Era socchiusa e avremmo potuto benissimo entrare ma Sans si fermò, guardandola nostalgico.
《Bene, possiamo anche fermarci qui... direi che siamo arrivati.》
Sospirò, girandosi verso di me.
Io lo guardai interrogativa, non sapendo ancora cosa avesse intenzione di fare.
《Allora, cosa devi far-》
Non riuscii a finire la frase che Sans mi strinse a sé e mi baciò, facendomi arrossire di botto.
L'emozione di quel momento fu però interrotta da un suono particolare alle mie spalle, quasi come quello di un tasto che viene premuto. Mi staccai da Sans e mi voltai vedendo, con mio grande stupore, la sua mano su un piccolo tasto giallo riportante la scritta "Reset".
Non capivo cosa stesse succedendo ma improvvisamente sentii la presa di Sans su di me farsi sempre più debole e mi voltai di nuovo verso di lui appena in tempo per vederlo dissolversi nell'aria in un sussurro:
《Ci vediamo...》
Dopodiché tutto si fece buio per qualche interminabile istante.

Mi risvegliai su un prato di fiori dorati, ancora un po' scombussolata per ciò che era successo.
《Cosa...?》
Mi guardai meglio intorno e ricordai che quel luogo era lo stesso in cui ero precipitata all'inizio di tutto.
Mi alzai e iniziai a camminare, se una volta ero venuta qui per cercare Alex adesso ero qui per cercare Sans.
Ad un tratto però, davanti a me, in un piccolo spazio d'erba, spuntò un fiore più grande degli altri con due occhi grandi e un amichevole sorriso.
《Howdy! Io sono Flowey, Flowey il fiore!》
Guardai quel fiore parlante stupita, non ricordavo di averlo incontrato la prima volta.
《Flowey... tu per caso conosci Sans? Sai dove posso trovarlo?》
A quelle parole il sorriso sul volto del fiore si tramutò in un'espressione sorpresa.
《Sans, eh? Heh... a quanto pare allora sei già stata qua sotto...》
La sua espressione si trasformò in un largo ghigno terrificante.
《Certo... TU VUOI SOLO VEDERMI SOFFRIRE!》
《C-cosa?!》
In un attimo molti petali aguzzi comparvero in aria e mi circondarono.
《Oh, ma non andrai molto lontano...》
Prima che potesse fare qualcosa però, venne colpito da una palla di fuoco e sparì nel terreno insieme ai petali.
《Oh, di nuovo lui, per fortuna sono arrivata in tempo...》
Un'alta capra dalle sembianze femminili uscì dall'ombra e si avvicinò a me, indossava una lunga tunica viola con uno strano simbolo ricamato sopra. Sembrava molto gentile, ma avevo appena imparato che era meglio non fidarsi troppo di nessuno.
《Stai bene piccola? Non devi aver paura, io sono Toriel, custode delle Rovine!》
La sua voce era calma e rassicurante, ti faceva subito sentire a casa.
《Uhm... ciao Toriel, io sono (T/n)... grazie per avermi aiutato con Flowey!》
《Figurati tesoro, era mio dovere! Adesso vieni, ti guiderò attraverso le Rovine, possono essere un posto davvero pericoloso...》
Disse prendendomi amorevolmente per mano.
《Va bene, grazie...》
Lei mi sorrise e così attraversammo le Rovine: erano piene di puzzle e trappole che Toriel risolse in un attimo al posto mio.
Infine arrivammo davanti ad una grande casa accogliente e Toriel mi invitò ad entrare gentilmente.
《Eccoci arrivati, questa è la mia casa ma fa pure come se fossi a casa tua! Le camere sono lungo quel corridoio, sarai stanca immagino.》
Disse indicandomi un lungo corridoio alla mia destra.
Vedendo che la cosa sembrava andare per le lunghe, e non avendo tutto il tempo del mondo, decisi di arrivare subito al dunque.
《Toriel... tu conosci per caso Sans? Sai dov'è?》
Lei mi guardò un po' confusa.
《Uh? Sans? No, non conosco nessuno con quel nome, mi dispiace...》
Sospirai sconsolata per la risposta deludente che avevo ottenuto e solo in quel momento notai alle sue spalle delle scale che conducevano verso il basso, chiuse da una bassa catena e un lucchetto.
《Dove portano quelle scale?》
Domandai curiosa, indicandole.
Il volto di Toriel si fece un po' più cupo ma rispose comunque con un tono gentile.
《Da nessuna parte e non devi avvicinartici, è pericoloso oltre quella catena...》
Le sue parole non mi convinsero molto ma cercai di non darlo a vedere per non farla innervosire.
《Vieni, ti mostro la tua stanza.》
Mi sorrise e mi prese ancora una volta per mano, conducendomi davanti ad una porta del corridoio.
《Ecco, questa è la tua stanza, entra pure e riposati se vuoi!》
Annuii ed entrai, facendo cenno a Toriel che poteva andare e chiudere la porta. Lei mi sorrise e obbedì, sembrava proprio una mamma iperprotettiva e sentivo già di volerle molto bene. Tuttavia non riuscivo a togliermi dalla testa quelle scale, la mia curiosità era troppa e dovevo scoprire cosa nascondevano, ma dovevo farlo quando Toriel non era sveglia altrimenti mi avrebbe fermato subito.
Decisi quindi di farmi un pisolino per aspettare la notte. Appena mi sdraiai su quel lettino così soffice mi sembrò di essere in paradiso e non fu difficile addormentarmi.

Breakable || Killer!Sans × Reader [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora