Sento un rumore assordante cerco il telefono a fatica e spengo la sveglia, mi alzo dal letto ma subito dopo mi gira la testa per essermi alzata così velocemente così mi stendo di nuovo su di esso. Prendo il telefono e controllo l'orario sono le 7:10, mi do una spinta e mi alzo del tutto, vado in bagno mi lavo i denti e mi pettino i capelli che arrivano fino alle spalle. Sto cercando i miei jeans preferiti nell'armadio ma non li trovo -Gravy ti muovi sono le 7:30!- grida mia madre per farsi sentire, -mamma hai messo a lavare i miei jeans neri?-, -no cerca meglio-, -okay- gli rispondo cerco più a fondo e finalmente li trovo e me li infilo, mi metto una felpa bianca e non possono mancare le mie adorate superstar, all'improvviso sento una fitta ai reni e mi ricordo che giorno è oggi stupido ciclo dico tra me e me vado di nuovo in bagno e mi sistemo, scendo di sotto faccio colazione prendo lo zaino e saluto velocemente mia madre. Esco di casa correndo in preda ai crampi ma arrivo a scuola un secondo prima che suoni la campanella, corro verso la classe di fisica mi siedo all'ultimo banco in mezzo, dopo un po' il prof. entra ma non ascolto niente di quello che spiega, l'ora passa velocemente e ho passato tutto il tempo a pensare a Mark e a Hunter. Esco dalla classe e raggiungo velocemente quella di letteratura la prof. entra dopo di me io mi siedo accanto a Camille -ciao- sussurra per non farsi sentire la saluto con un cenno del capo e cerco di concentrarmi sulla lezione ma non ci riesco -allora ragazzi prendete pagina 21 e leggetevi questa lettura perché io devo sistemare alcune cose nel registro- dice la prof.
Qualcuno bussa alla porta ed entra Hunter che si siede alla mia sinistra, proprio ora che ero riuscita a concentrarmi sulla lettura, la lezione continua in silenzio e l'ora sembra non passare mai ma poi sento la campanella suonare e senza accorgermene sospiro di sollievo ed esco dalla classe, sento dei passi pesanti dietro di me -ragazza arrabbiata col mondo ti vuoi fermare? Hai dimenticato la penna- mi giro di scatto e vado da lui strappandogli la penna dalle mani -mi chiamo Gravity demente quante altre volte te lo devo dire?- ringhio -non c'è di che- dice sorridendo, mi giro e vado verso la prossima classe che è quella di religione mi siedo all'ultimo banco al centro tiro fuori i libri e appena mi rilasso sulla sedia un altro crampo mi fa stendere sul banco mi rialzo a fatica e in quel istante vedo Mark entrare, appena incontra il mio sguardo io distolgo subito il mio ma si siede alla mia destra -ciao Gravy- dice lui con la voce che trema -ciao Mark- rispondo secca e per mia fortuna entra il prof. non credo di essere stata così felice di vedere un insegnante in tutta la mia vita appena entra comincia a parlare e non la smette più. Suona la campanella ed é ora di ricreazione esco correndo dalla classe e mi dirigo al bar trovando Camille seduta ad un tavolo con due cornetti al cioccolato mi siedo davanti a lei a la ringrazio per avermi comprato la merenda. -Oggi sei strana che hai?- mi conosce troppo bene -niente- rispondo di fretta abbassando lo sguardo -non è vero hai qualcosa che non va- afferma -e tu come fai a saperlo?- -lo so perché ogni volta che menti abbassi lo sguardo e soprattutto perché ci conosciamo da 4 anni- mi sento in ansia non gli voglio dire cos'è successo...ma in realtà non è successo niente Vero? No non è successo niente. In quel momento suona la campanella e ringrazio Dio per aver inventato le campanelle.
***
Esco da scuola e mi incammino verso casa ma sento il rombo di una moto dietro di me non mi volto finché la moto si ferma -ciao Gravity ti accompagno a casa?- ma perché non mi lascia stare? -vedo che hai imparato il mio nome comunque chiamami Gravy- dico -si, allora ti accompagno?- sono tentata visto che i crampi non la smettono di torturarmi e alla fine cedo -va bene- lui sembra sorpreso, ma poi si riprende subito va verso la moto è io lo seguo, mi porge il casco che mi metto, salgo sulla moto e lui fa altrettanto non so dove aggrapparmi quindi avvolgo le mie braccia attorno a lui ma poi lo sento ridere -che hai da ridere?- dico con voce irritata -niente solo stringimi forte se non vuoi cadere- lo stringo più forte e da gas, il vento mi sfiora la pelle velocemente cerco di aggrapparmi ancora più forte a lui -Gravy così mi stritoli- lo sento dire così allento la presa -scusa, devi girare a destra e siamo arrivati-, appena si ferma scende e mi da una mano per scendere senza fare figure di merda -grazie per il passaggio-, -di niente- non so bene come salutarlo quindi gli dico semplicemente -ciao a domani- -a domani- vado verso la porta di casa infilo la chiave ed entro -ciao Gravy come è andata a scuola?- mi chiede mia madre -bene-, -sto per uscire per il lavoro è ritornerò verso mezzanotte ciao- -ciao- e salgo le scale per arrivare in camera mi butto sul letto e metto un cuscino sotto la pancia per alleviare il dolore, apro il libro di matematica e cerco di studiare ma non ci riesco quindi prendo il libro di letteratura e comincio a leggere ma non capisco niente anche dopo aver letto la stessa pagina 2 volte, il telefono vibra e lo prendo, Camille mi ha mandato un messaggio con scritto che stasera c'è una festa ad un pub qui vicino gli rispondo subito di no e butto il telefono dall'altra parte del letto ma poi vibra così tanto che mi arrendo e rispondo alla quarta chiamata -Gravy devi venire per forza e poi non puoi stare rinchiusa in casa a leggere- prendo un respiro e gli rispondo -devo studiare- e riattacco metto il telefono in silenzioso e ricomincio a leggere...Hey sono in ritardo lo so, al prossimo aggiornamento.
Riya
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Gravity (revisione)
WerwolfUna lupa che non sa di esserlo si ritrova nel mondo umano che è casa sua fin dalla sua nascita ma un giorno scoprirà di essere una lupa nei peggiori dei modi... #59 1/05/2018