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Cammino per almeno mezz'ora prima di arrivare alla mia destinazione e man mano che mi avvicino un brutto presentimento mi assale bè è normale sto andando nel quartiere più pericoloso di Londra anzi di tutta Inghilterra.

Mi affaccio davanti al quartiere, non promette bene, sentivo odore di sovrannaturale già da un chilometro di distanza ma questo posto trasuda di quel odore e adesso che sono qui la puzza e quasi insopportabile, ci sono dei bidoni che si muovono.

cammino a passo svelto guardo i numeri delle case siamo a 10 vedo un ragazzo seduto sul marciapiede e sulla maglia ha una macchia di qualcosa che non riesco a identificare forse sangue misto ad alcol, gli passo davanti sperando che non mi noti e ci riesco.

È pieno di confraternite e feste con la musica a palla passo almeno davanti a 5 case che sono in quello stato ma non mi rendo conto che sono arrivata al numero 33 così ritorno indietro e guardo meglio ma dopo il numero 20 si passa al 23, noto un vicolo cieco ci entro è pieno di topi e altri bidoni ma alla fine di quel vicolo c'è un muro con disegnato un simbolo satanico d'istinto lo tocco e noto che si illumina di poco così estraggo uno dei pugnali d'argento mi taglio il palmo della mano che brucia e la appoggio al centro del graffito che prende fuoco,  emette un bagliore così forte che sono costretta a chiudere gli occhi quando li riapro il muro è sparito ma c'è una casa con su scritto 21 col sangue.

Bene sono arrivata giro intorno alla casa e noto con sollievo che c'è una finestra ma è sbarrata con delle travi di legno cerco di guardare meglio da delle fessure che non sono state sigillate bene e quasi non vomito ci sono due lupi impiccati al centro della stanza per terra altri lupi annuso meglio l'aria, sono tutti licantropi e i due impiccati sono l'Alpha e la nostra Nym, oddio rimango inorridita da quell'immagine raccapricciante i lupi sono tutti morti ma né mancano molti cerco con lo sguardo Tyler ma non lo trovo, mi vengono le lacrime agli occhi ma le trattengo forse è in un'altra stanza in cui ci sono i cuccioli si sarà per forza così.

Ritorno davanti alla porta d'ingresso la apro lentamente e una secchiata di morte e putrefazione mi inonda le narici, l'aria è irrespirabile è tutto buio cerco l'interruttore sulla parete ma niente tasto di più ma colpisco qualcosa di morbido ritraggo la mano di scatto che cosa era? Prendo il telefono e metto la torcia la punto contro quella cosa morbida sobbalzo vedendo la coda di una volpe appesa, questo posto da i brividi punto la torcia sul pavimento che è cosparso di animali morti tra cui lupi, tigri, pantere, linci sono tutti mannari mi sta venendo da piangere sono tutte vite innocenti che sono state sacrificate per cosa? Uno stupido rito satanico mi porto la mano al naso non riesco a respirare mi manca l'aria esco un attimo tenendo la porta socchiusa respiro un po' d'aria e rientro mi faccio coraggio oltrepasso i cadaveri cercando di non calpestarli.

Una goccia di sangue mi cade sulla guancia la asciugo con il dito e la annuso orso mannaro, sposto il telefono sopra di me puntando la torcia sul soffitto, un intero branco di orsi mannari impiccati appesi a dei ganci che sono attaccati a delle travi sobbalzo a quella visione un brivido mi scuote sono tutta un fremito ho paura troppa paura la prima regola che mi sono imposta è non emanare odore di preda davanti al predatore e io sto cercando di non avere tutta questa FIFA ma è un impresa.

Continuo a camminare apro un altra porta e trovo Tyler in forma mannara immezzo ad altri corpi più piccoli i cuccioli lo sapevo, mi avvicino a lui e gli accarezzo la testa con delicatezza cerco di scuoterlo per svegliarlo ma niente ci riprovo ma con lo stesso risultato oddio non può essere morto lo scuoto con molta più forza e apre gli occhi meno male appena mi vede si trasforma in umano e si alza -che ci fai qui?- chiede sussurrando -sono venuta a salvarti anzi a salvarmi- lui scuote la testa -non puoi loro lo sanno ormai se fai in tempo potrai scappare vai corri- ma che? Sta scherzando vero? -ma che dici ho fatto tutta sta strada per niente oggi è il mio compleanno e ho visto cose orrende, da far accapponare la pelle per salvarti quel culo peloso che ti ritrovi e tu mi dici di andarmene? Scordatelo!- parlo così minacciosamente che la vena sul mio collo si è gonfiata così tanto che sembra che stia per esplodere -è poi chi sono questi cosiddetti "loro"?- dico disegnando le virgolette in aria ma prima che lui apra bocca uno sparo lo colpisce mi cade addosso -NOOOOOO!!!- urlo così forte da far piegare in due dal dolore l'assassino della mia metà, lo poso per terra e lo guardò negli occhi -tu non puoi morire! Non azzardarti a lasciarmi adesso!!- urlo in preda ad una crisi strappo un lembo del maglione e lo avvolgo attorno alla ferita.

Respira ancora -TYLER!!!- urlo tra le lacrime che mi bagnano il viso lui me le asciuga con il pollice -ei, non ti preoccupare per me, pensa a salvarti- dice indicando con la testa l'assassino mi alzo in piedi di malavoglia impugno la revolver e sparo all'essere disgustoso che ha organizzato questo schifo lui si accascia per terra ma respira ancora lo colpisco ancora ma stavolta al cuore mi avvicino e gli alzo il cappuccio nero che gli copriva il volto scatto indietro per l'orrore -papà- sussurro sotto shock lui era mio padre ho ucciso mio padre! Sollevo Tyler mettendo il suo braccio sopra la mia spalla lo trascino fino all'uscio, esco mi taglio di nuovo il palmo della mano -che fai?- chiede lui vedendomi -esco da questo schifo- trattengo le lacrime a stento ormai non ha più senso tengo Tyler stretto a me e riusciamo a uscire e a ritornare nel mondo reale lo appoggio per terra e gli sussurro all'orecchio -devi trasformarti se vuoi che la ferita si rimargini- lui ci prova ma non ci riesce tolgo la stoffa del mio maglione impregnato di sangue ed esamino la gravità della situazione il proiettile è d'argento è ha perforato un polmone ma non è così in profondità prima di mettere le mani chiedo il permesso concio sguardo guardandolo con preoccupazione lui acconsente c'è la posso fare. Tremo come una foglia.

Infilo due dita nel torace lui trattiene un urlo, vado più in profondità tocco qualcosa di duro che mi brucia la pelle eccolo lo trovato prendo un respiro e muovo di più le dita con un po' di dolore riesco ad afferrare il proiettile e lo estraggo entrambi tiriamo un sospiro di sollievo, lui si trasforma e la ferita si rimargina, mi trasformo anche io e corriamo verso il bosco

Buonasera nuovo capitolo abbastanza complicato da scrivere ma spero vi piaccia.

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