Dangerous Love

77.

Pov's Damon

"Hai cinque minuti"dico guardando la strada di fronte a me.

"Mi ha chiamato J, ha detto che le cose che ti ha detto il signore della festa combaciano con i dati che abbiamo raccolto"risponde nervosamente.

"E quindi?"chiedo.

"Quindi l'unica cosa su cui dobbiamo indagare è chi ha preso con sé Melanie. Chi è l'uomo che ha salvato tutte quelle ragazze da Rick? Se riusciamo a capire chi è e dove si trova adesso, automaticamente capiremo dov'è Melanie"spiega.

"3 minuti"le ricordo guardando l'orologio.

"Davvero?!
Sto cercando di mantenere fede alla promessa che abbiamo fatto entrambi e tu mi conti i minuti?"

"Queste sono tutte cose che già sapevo"rispondo annoiato.

"Ah si? Allora illuminami, chi è il signore che ha aiutato Melanie e le altre a fuggire?"chiede incrociando le braccia al petto.

"È qualcosa che devo ancora accertare... lascia fare a me, ci sto lavorando"rispondo.

"No che non lo stai facendo. L'unica cosa che fai è andare dietro a quella Caroline e a proteggerla come se fosse davvero importante"

"1 minuto"

"Okay, almeno dimmi questo.
Ti sta piacendo davvero Caroline?"

"40 secondi"

"Non ci credo- ride amaramente- l'hai già dimenticata Melanie?"

Alzo lo sguardo su di lei e mi avvicino al suo viso.

"Io non dimentico mai niente, ricordalo"

"Ma allora perché ti stai comportando in modo diverso? Non era questo il piano!"si lamenta.

"Ti ho fatto una promessa e io le mantengo sempre le mie promesse, lo sai meglio di me Anna"

"Si e so come guardi Caroline"conclude.

"Come la guarderei?"dico scocciato.

"Proprio come guardavi Melanie"

Pov's Caroline

Non riesco a concentrarmi.
Tra qualche giorno c'è l'esame di matematica e devo ancora studiare tutto, sento già che questa verifica sarà uno schifo.

Jennifer è appena uscita con Edward, spero davvero si divertino come meritano entrambi. Hanno sofferto abbastanza e sono tutte e due delle brave persone, meritano solo il meglio.

Jennifer deve smetterla di svalutarsi su ogni cosa e Edward deve smetterla di incolparsi automaticamente.

Il vibrare del mio telefono distrae i miei pensieri.

«Dimmi che non sono l'unico che non sta capendo un cazzo di italiano»
-Erik

Sorrido a questo suo messaggio.

Io ed Erik siamo sempre stati diversi sotto questo aspetto.

«Italiano? Scherzi, è matematica qui il problema» rispondo.

«Matematica?
Okay che ne dici se domani facciamo un equo scambio di intelligenza per il bene comune?»
-Erik

«Scambio accettato. A domani»rispondo.

Erik è sempre stato il ragazzo carente nelle attività letterarie che richiedono vulnerabilità e sentimento. Al contrario è davvero un prodigio in quelle scientifiche! E non scherzo, se non fosse che è nella sezione B, quella dei servi, diventerebbe una sorta di scienziato.