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Pov's Caroline

"Quindi è questo quello che ha lasciato che Marcus si insospettisse"dico.

Io e Damon siamo seduti su una panchina mentre stiamo aspettando di asciugarci un po' i vestiti bagnati, prima di ritornare a casa Piers. Nel mentre mi ha spiegato tutto ciò che è successo e il perché del comportamento di Marcus.

A quanto pare questa grande compagnia che ha richiesto la mia presenza ha molto potere e influenza tutte le altre, inoltre da anni è in concorrenza con tutte le aziende più importanti.

"Però non capisco davvero, al posto di dire quelle cose non poteva semplicemente spiegarmi la situazione?"chiedo.

Doveva per forza essere così duro e irremovibile. Insomma perchè attaccarmi come fossi una traditrice o assassina? Perchè giudicarmi in base agli stupidi atteggiamenti di mio padre?

"Marcus è fatto così, preferisce sempre sospettare di tutti piuttosto che cadere in qualche tranello"spiega mentre appoggia la testa all'indietro lasciando che il vento gli sposti di poco i capelli.

"Quindi ora cosa devo fare? Nel senso, domani dovrò venire con voi in azienda al posto di andare a scuola?"chiedo.

"Ho già risolto"

Ha gli occhi leggermente socchiusi mentre sembra godersi il leggero vento del momento.

"In che senso?"chiedo.

"Non verrai tranquilla"

"E chi l'ha deciso?"chiedo.

"Io"risponde ovvio.

"Perché?"

Apre gli occhi e mi guarda attento. Sembra riflettere sulle parole che mi deve dire, come se avessero un certo peso.

"Perché finché non sapremo per quale motivo vogliono anche la tua presenza potrebbe essere pericoloso"

"Ma se non vado non vi diranno niente"rifletto.
"E poi voglio davvero sapere come fanno a conoscermi, magari in qualche modo posso esservi utile"provo a convincerlo ma lui rimane fisso sulla sua idea.

"Lo sai vero che mi nasconderó nella tua auto domani mattina pur di venire?"lo sfido incrociando le braccia al petto.

"Lo sai vero che farò ispezionare l'auto prima di salirci?"ribatte.

"Lo sai che so essere invisibile quando voglio?"continuo.

"Lo sai che per me sei trasparente?"dice divertito.

"Vengo"dico direttamente.

"No"ribatte.

"Si"mi impunto.

"No"

"Si"

"No"dice sbuffando.

"No"ripeto sperando che la mia tattica funzioni.

"Si"dice senza rendersi conto.

"Okay se proprio insisti"mi rilasso sulla panchina cercando di non scoppiare a ridere.

"Menomale-"
"Aspetta un attimo"dice voltandosi verso di me.

"Nonono, non ti rimangiare la parola data ormai ho rimosso tutti i miei impegni"lo avverto scuotendo il capo.

"Sei assurda"mormora prima di alzarsi.

"Assurdamente intelligente?
Sisi lo so"rispondo seguendolo.

"Assurdamente asfissiante"dice mentre raggiunge la sua auto.

Mentre passiamo per il parcheggio noto delle ragazze che non fanno altro che guardare in questa direzione. O meglio non fanno altro che guardare Damon e sorridere come delle idiote.

Dangerous Love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora