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Pov's Caroline

Sto sudando ansia da tutti i pori e questo vestito stretto non aiuta. Se mi muovo di solo qualche centimetro di troppo rischio di far vedere il mio corpo e con Damon al mio fianco direi che non è proprio il caso.

"Stai tranquilla, se sarai così in ansia anche alla festa ci smaschereranno in neanche due secondi. Fatti valere e pensa solo a divertirti "dice Edward seduto alla mia destra con un dolce sorriso.

Annuisco e prendo un bel respiro mentre Antony alla guida, canta una canzone alla radio per smorzare un po' tutta la tensione. Damon, seduto alla mia sinistra, guarda fuori dal finestrino e qualche volta si gira ad osservarmi.

Dopo qualche minuto arriviamo davanti ad un'enorme villa con delle luci accese tutte attorno, sembra un hotel non una normale casa. È enorme, probabilmente la villa più grande che io abbia mai visto.

Ingoio un groppo di saliva mentre scendo dall'auto accompagnata da Edward che mi porge la mano e mi sussurra "Io sono sempre qui, se la situazione si farà pericolosa, ti tiro fuori"

A queste sue parole mi tranquillizzo un po' e rispondo "Andrà tutto bene, e poi non mi posso perdere te che chiedi a Jen di uscire"

Damon appare accanto a me e mi porge il braccio con un falso sorriso e a denti stretti dice "Sono io il tuo cavaliere signorina "

"Certo"mormoro prendendogli il braccio con la mano come una perfetta coppia.

Già, sembriamo davvero una coppia, se non fosse per il fatto che questi saranno gli ultimi momenti che passerò standogli così vicino. Gli ultimi momenti prima che Melanie riappaia accanto a lui, sostituendo quello che avevo sperato essere il mio posto.
In questa storia è tutto al contrario. Se insisterò con i miei sentimenti per lui, sarò la cattiva.. quella che tutti nelle fiabe odiano, perchè divide i due protagonisti dal loro amore.

"Ricorda io sono Daniel e tu Natasha. Sei un'amica dell'invitata- mi porge un biglietto che non so da dove diavolo l'abbia preso- entreremo faremo finta di essere due innamorati che si godono la festa e poi ci avvicineremo al padre della festeggiata. Tu devi solo fare la parte della fidanzata innamorata, il resto lascialo a me. Intesi?"sussurra al mio orecchio provocandomi mille brividi che non riesco a controllare.

Annuisco senza proferire parola anche perchè la vicinanza della sua bocca sul mio collo , mi rende incapace di formulare una frase a senso compiuto.

"Bene , allora entriamo" dice mettendomi una mano dietro alla schiena nuda e guidandondomi verso l'interno della casa.

Così non va affatto bene.
Se non riesco a controllarmi finirà che farò qualche casino, me lo sento.

La sua mano sulla mia schiena mi dà una sicurezza e forza allucinante, all'improvviso con un solo suo tocco mi sento meglio, più sicura. Uno dei dannati effetti che Damon ha su di me.

"Biglietto prego?"chiede un uomo che non fa altro che guardare la scollatura del mio vestito in modo molto esplicito.

"Tenga"rispondo sperando di poter andarmene il prima possibile dalla vista di questo essere che avrà si e no la mia stessa età.

Guarda attentamente il biglietto e poi dice"Numero di telefono?"

"Cosa?"chiedo sperando di aver capito male.

"Il numero, il tuo numero zuccherino"ammicca ingorando completamente la presenza di Damon al mio fianco, che fino a questo momento si è limitato a guardarlo male e a stringere la presa sui miei fianchi.

"Zuccherino lo dici a qualcun'altro"dice Damon guardando il ragazzo con uno sguardo carico di odio e che mette i brividi.

Per un secondo penso che quello sguardo è dovuto a me, che mi sta proteggendo e che forse, in fondo, anche lui prova qualcosa... poi però l'immagine di Melanie mi ritorna in testa e tutte le mie speranze mi cadono addosso.

"Posso passare o devo chiamare mio padre?"dico con un tono da ragazza viziata. "Non so se gli piacerà sapere che sua figlia è stata importunata, e per di più sta facendo un colloquio molto importante..." fingo di digitare un numero e neanche dopo qualche secondo, il ragazzo ci lascia passare e Damon non riesce a nascondere il sorrisetto che gli si è formato.

"Sei stata davvero convincente"sussurra appoggiando la sua bocca sul mio orecchio.

"Non hai ancora visto niente"rispondo portandogli una mano sul collo e lasciandogli un bacio sulla guancia.

Lui rimane stupito da questo mio gesto, finché non gli sussurro all'orecchio queste parole.

"Le guardie ci stanno guardando da un po', sembrano avere dei sospetti. L'ho fatto solo per questo"spiego.

Damon lancia un veloce sguardo alle guardie e nota con una smorfia che non ci staccano gli occhi di dosso.

"Scusa Caroline"dice.

"Scusa per cos?"

Subito le sue labbra incontrano le mie, chiudendosi in un bacio appassionato. La sua lingua chiede accesso alle mie labbra e senza che me ne renda conto il mio corpo sta già rispondendo al suo bacio. Un milione di scosse e brividi percorrono la mia schiena, isolandomi da tutto il resto del mondo. Le mie gambe tremano e il mio fiato è sempre più corto. Damon si stacca dalle mie labbra e inzia a succhiare il mio collo rendendomi incapace di parlare. Degli ansimi veloci fuoriescono dalle mie labbra ad ogni suo tocco.

"Non ci stanno più guardando, vedi?"dice ad un certo punto sorreggendomi per i fianchi.

"Già"sospiro tornando alla realtà.

Il suo 'piano' ha funzionato a quanto pare e non me ne sono neanche accorta. Ero così presa da lui, dalle sue labbra che se in quel momento fosse entrato un clown vestito di viola con in mano dei fiori, non me ne sarei nemmeno accorta.

Mi mordo il labbro inferiore, pensando a quanto sono stata stupida a farmi trascinare così da un solo suo bacio.

"Sei tutta rossa"dice ad un certo punto.

Mi porto le mani sulle guance e sento che stanno andando a fuoco, percorro con le dita il mio collo e noto che c'è un punto che mi fa male.

"Mi hai.."dico ma le parole mi muoiono in bocca appena realizzo.

"Fatto un succhiotto? Si piccola, questa sera sei solo mia, vorrei evitare che qualcun'altro ci povasse con te"dice facendomi un occhiolino che mi fa battere il cuore all'impazzata.

Mi ha fatto un succhiotto.
Proprio a me. Ora.

La mia mente cerca ancora di realizzare il tutto quando Damon mi prende per mano e mi guida all'interno della festa dove numerose persone ballano e bevono alcolici.

Mi guardo intorno cercando di tornare come prima, concentrata e senza le guance in fiamme e il cuore a mille... ma quando Damon si abbassa fino ad arrivarmi all'orecchio e dice queste parole, il mio cervello va completamente in tilt.

"Mi sono dimenticato prima..."comincia inumidendosi le labbra.

"Sei un incanto sta sera"



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