Beautiful Pain

Capitolo 31

!!!! IMPORTANTE:LEGGETE A FINE CAPITOLO. !!!!

Siamo fatti della materia
di cui son fatto i sogni;
e nello spazio
e nel tempo
d'un sogno
è racchiusa
la nostra breve vita.
-William Shakespeare

Hayden's Pov

《Sm...Smett...SMETTILA KYLE!》 Dissi, mentre continuavo a contorcermi e a ridere come una pazza.
《Di fare cosa?》 Chiese con fare innocente, continuando a torturarmi. 《Non so di cosa tu stia parlando.》
《Ohhh lo sai benissi...benissimo, invece!》 Dissi, cercando di assumere una voce autoritaria e arrabbiata con lui, ma non riuscendoci per niente, visto che continuavo a ridere.
《Intendi accarezzarti piano e dolcemente i fianchi?》 Mi chiese, ancora con fare innocente e curioso di sapere la risposta, anche se già la sapeva.
《 No! Intendo far....farmi il solletico, stupido!》Dissi, fermandomi a metà frase per colpa delle sue mani che continuavano a farmi il solletico da almeno cinque minuti.
Mi fece una linguaccia come un bambino, finalmente fermandosi, così io potei, finalmente, respirare normalmente. Anzi, avrei potuto, se subito dopo lui non avesse iniziato a baciarmi con dolcezza e passione allo stesso tempo.
Ma comunque, in qualche modo, io ottenevo l'ossigeno di cui avevo bisogno.
Si, perché i suoi baci, in questi giorni, come le sue coccole, i suoi sorrisi e le sue attenzioni, erano diventati ossigeno per me e, mi spiace per lui, ma ormai non potevo starci senza.

Erano passati 2 giorni da quella sua visita a casa mia, architettata dalla mia oramai non più migliore amica, Elisabeth, e potevo sinceramente dire, che questi giorni erano stati i migliori che avessi mai vissuto in tutta la mia vita.
Li avevo passati sempre a casa, per via della febbre, infatti non ero neppure andata a lavoro.
All'inizio volevo lo stesso andarci, anche con 38 di febbre e un mal di testa da far schifo, visto che non volevo rimanere in questa casa da sola tutto il tempo, persa nei miei più oscuri pensieri, ma alla fine Kyle mi aveva convinto, in poche parole obbligato, a rimanere a casa per riprendermi e lui era stato la maggior parte, se non tutto, del tempo con me.

Mi aveva lasciata da sola solo per andare a lavoro e vedere due secondi come andasse la squadra, modo carino per dire gang, senza il capo.
Ah, e ovviamente per dormire, ma ogni mattina si recava qui verso le 10 con un cornetto caldo e un cappuccino di "Starbucks", per poi tenermi compagnia tutto il giorno fino alle 8 di sera, quando scappava, e dico letteralmente scappava, per andare a lavoro,visto che il suo turno iniziava proprio a quell'ora.
Diceva che lo faceva per tenermi compagnia il più possibile e io lo sgridavo perché così sarebbe stato licenziato, e mentre lui alzava le spalle indifferente visto che faceva parte di una gang e i soldi ottenuti illegalmenre gli uscivano dal...meglio non dirlo, io lo minacciavo dicendogli che così non avrebbe potuto tenermi compagnia a lavoro, quando ci sarei tornata, e grazie a questo lui si precipitava come un pazzo a lavoro.
Tutto ciò era successo entrambi i giorni, visto che, a quanto pare, la mattina dopo la prima sera, si era già scordato ciò che gli aveva detto.

Avevo passato queste giornate nei migliori dei modi con Kyle, dimenticandomi di tutto il resto.
Dimenticandomi del mio passato.
Dei miei incubi, che a quanto pare si erano placati.
Di quello che avevo passato e che avrei potuto passare in caso fossero riusciti a riprendermi con Loro.
Del fatto che, meno di una settimana fa, avrei potuto perdere la mia migliore amica, ma non era successo, e ora lei era in vacanza con il suo ragazzo ed io la sentivo tutti i giorni, ma sapevo benissimo che prima o poi avrei dovuto rivolgerle quella domanda.
La domanda che ogni tanto mi veniva in mente.
Che cosa era successo realmente quella sera e perché mi aveva mentito?

Lei e Diego avevano detto che un ragazzo l'aveva travolta, o quasi, ma che comunque lei era cascata e per questo riportava quelle piccole ferite, ma Loro tramite messaggio mi avevano detto un'altra versione, ovvero che Diego l'aveva salvata da un'agressione che stava per essere compiuta da un loro scagnozzo con un coltello.