Capitolo 12

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Avrai vinto quando
guarderai negli occhi di
chi ti ha ucciso e non
proverai più dolore.
-Anonimo

Kyle's Pov

Dal capitolo precedente:

Chiusi la porta e poggiai il regalo sulla scrivania. Iniziai a scartarlo, curioso di cosa contenesse.
Appena finì di togliere la carta regalo, alzai il coperchio della scatola,
e quel che vidi mi fece spalancare gli occhi per la sorpresa e per i ricordi che portava con sè.

La scatola conteneva una bambola di pezza.
Quella bambola di pezza.
Per molti può sembrare una cosa banale essere sorpresi di vedere una bambola di pezza, ma per me no.
Soprattutto se quella bambola era
la sua.
Della mia piccola Hay.

Flashback

Ero finalmente giunto in camera dopo giorni strazianti rinchiuso in quella prigione chiamata "Stanza Nera".

Appena aprì la porta, saltai quasi dalla paura.
Hay era seduta sul mio "letto" mentre giocava con qualcosa ma da quella distanza non riuscivo a decifrare cosa fosse.
《 Hey Hay!》 Le dissi, cercando di attirare la sua attenzione che in questo momento era focalizzata su quell'oggetto.
Sussultò per lo spavento, ma quando si rese conto che ero solo io si tranquillizzò per poi assumere un espressione arrabbiata.
Alzai le mani in segno di resa, sapendo già cosa intendesse dirmi.
《Scusa.》Le rivolsi un piccolo sorriso.
Lei si rilassò immediatamente e mi fece un grande sorriso.
Oggi era stranamente felice.

All'improvviso si alzò e mi si buttò fra le mie braccia, come se si fosse resa conto solo in questo momento che dopo estenuanti giorni ero uscito da quella prigione ed ero tornato da lei.
《Stai bene? Come è stato stavolta? Ti hanno fatto troppo male? Ti devo disinfettare qualche ferita?》 Iniziò a fare domande a raffica, come suo solito.
L'abbracciai stretta a me per tranquillizzarla e le sussurrai:《 Sto bene,piccola Hay. Non ti preoccupare, ormai ci sono abituato.》
Lei mi strinse più forte a me.
《 Come farei senza di te?》
"E io come avrei continuato a vivere in questo posto senza di te?"
Pensai, ma non ebbi il coraggio di dire queste parole ad alta voce.

《 Che cosa stavi facendo prima che ti interrompessi?》 Le chiesi cercando di farla distrarre, e a quanto pare ci riuscì perché mi mostrò il sorriso più bello che avessi mai visto.
Mi prese per mano e mi trascinò fino al mio "letto".
Prese in mano quello strano oggetto e notai che fosse una bambola.
Una bambola di pezza.

《 L'ho trovata stamattina di fronte alla porta della mia "camera" e non potevo credere ai miei occhi.》 Mi disse continuando a sorridere.
《 È una semplice bambola di pezza.》 Le dissi prendendola in mano ed esaminandola.
Lei mi guardò, ancora sorridente.
《 Ed è qui che ti sbagli, mio caro. Questa non è una semplice bambola.》 Disse riprendendo la sua bambola dalle mie mani.
《Questa è stata la mia prima bambola.
Me la regalò mia nonna per il mio quarto compleanno e ne fui felicissima, perché non era semplice e monotona come quelle che si comprano ai negozi, ma era stata fatta da lei con amore e l'aveva personalizzata in modo che assomigliasse quanto più possibile a me.》 Continuò il suo discorso, facendomi capire l'importanza di quel giocattolo.

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