Capitolo 27

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HO MESSO LA CANZONE CONSIGLIATA PER QUESTO CAPITOLO CON LA TRADUZIONE, VISTO CHE IO QUANDO L'HO LETTA MI SONO COMMOSSA.
L'ASCOLTO DI QUESTA CANZONE È PREFERIBILE IN UN PUNTO DEL CAPITOLO CHE SICURAMENTE CAPIRETE QUAL È.
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Ho incontrato i tuoi occhi e ho guardato dentro di te.
Tutto quello di cui avevo bisogno
lo avevi nascosto
in posti irraggiungibili.
Tutto quello di cui avevo bisogno,
eri tu.
-Anonimo

Hayden Pov's

《Buon compleanno, vecchiotta mia! Uhhhh, stai invecchiando, sei piena di rughe!》 Erano queste le parole che avevo urlato a Elisabeth alle otto di mattina, entrando di corsa nella sua camera e buttandomi sopra di lei, ritrovandomi così faccia a faccia con il suo viso assonnato.
《Ho solo un anno in più di te, non sono poi così tanto vecchia!》 Disse con voce roca, spostando il mio peso per poter andare in bagno. 《E non ho le rughe!》
Mi misi quasi a ridere per quell'affermazione: era veramente andata in bagno per controllare se fosse vero ciò che le avevo detto prima, ovvero che aveva le rughe?

Dopo pochi minuti, in cui io mi misi a sistemare il suo letto da brava migliore amica della festeggiata, dal bagno uscì quest'ultima con la faccia ricoperta di crema, a mo' di maschera.
Appena la vidi, mi misi subito a ridere, mentre lei mi guardò confusa e subito  mi chiese:《 Che c'è? Sei tu che mi hai detto che avevo le rughe in faccia! 》
Cercai di calmarmi per poterle rispondere, ma il tutto fu invano per la durata di un altro paio di minuti, in cui Elisabeth continuava a fissarmi confusa e anche un po' arrabbiata, perciò piano piano cercai di placare le mie risate.

Una volta calma mi accorsi di esser finita spaparanzata sul letto che avevo appena sistemato, perciò mi alzai e lo rimesi a posto.
Una volta fatto, mi avvicinai alla mia amica e le misi le mani sulle spalle, rispondendole alla domanda fattami da lei precedentemente.
《Elisabeth, io scherzavo. Tu non hai per niente le rughe! La tua pelle è più liscia e bella del culetto di un bambino!》 Dissi l'ultima frase, indicando con entrambe le mani il suo viso perfetto.
Elisabeth mi lanciò una veloce occhiataccia, per poi fare spallucce.
《 Beh, meglio prevenire che curare. E poi non vorrei ritrovarmi proprio oggi qualche ruga in più, che per stasera devo essere perfetta.》 Disse lei, con fare ovvio.
Splancai gli occhi nell'udire quelle parole. Che cosa significava " per stasera devo essere perfetta"? Giuro su Dio che se Richard si è fatto scappare qualcosa, gli taglio le palle e le butto nell'oceano, così che le possano mangiare gli squali.

《 Perché? Che cosa fai stasera?》 Le chiesi, con fare innocente e curioso, mentre dentro di me ribolliva pura rabbia per quel "fra poco non più" uomo.
Elisabeth mi guardò con uno sguardo furbo per poi dire:《 Oh, niente. Sai, Richard mi ha invitato a cenare a casa sua per festeggiare il mio compleanno...》 Disse tranquillamente, ma ancora non riuscì a capire il motivo di quello sguardo. Poi continuò, e quasi mi andò la saliva di traverso per le sue parole. 《...E successivamente ha detto che avrebbe mangiato pure me.》

E furono quelle parole a farmi tranquillizzare, ma anche a convincermi a saltare la colazione, mentre a Elisabeth gliel'avevo preparata già io, prima di passare dalla sua stanza per svegliarla e farle gli auguri, come facevo tutti gli anni il giorno del suo compleanno.
Passammo l'intera mattinata e metà pomeriggio insieme.
Prima guardammo qualche puntata di Grey's Anatomy, la sua serie tv preferita, insieme, mentre eravamo entrambe stravaccate sul divano, poi, verso le undici e mezza iniziammo a cucinare un pranzo speciale, e ovviamente il suo preferito: scaloppine con salsa rosa accompagnate da delle buonissime patate al forno che aveva preparato, ovviamente, lei, visto che io ero negata in cucina, ma l'avevo aiutata nel tagliare le cose e passarle gli ingredienti.
Mangiammo verso le tredici e mezza e dopo aver sparecchiato e lavato i piatti, compiti che avevo svolto solamente io, visto che lei doveva rispondere agli auguri che le facevano via telefono ogni due per tre, ci mettemmo sul divano a chiacchierare finché lei non dovette scappar via con il suo amato, Richard, così io potevo andare a decorare il posto scelto per l'occasione, ovvero lo "Smokey Pub".

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