Capitolo 2

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"Ognuno ha il proprio passato
chiuso dentro di sé
come le pagine
di un libro imparato a memoria
e di cui gli amici
possono solo leggere il titolo."
- Virginia Woolf

Kyle's Pov

Stavo cercando di riscuotere i soldi che mi spettavano da quel coglione di Luke quando era arrivata quella morettina a rovinare tutti i miei piani, così, ormai stanco di sentire scuse da quel biondino, l'ho ucciso. Tanto quel coglione non mi serviva più a nulla. Aveva fatto fin troppi errori e passi falsi e non mi stava per niente bene che ritardasse sempre con i pagamenti.

Mi risvegliai dai miei pensieri e mi diressi verso la ragazzina con la bocca larga che, a quanto pareva, piaceva proprio cacciarsi nei guai.
Una volta di fronte a lei puntai la mia pistola sul suo viso.
Bellissimo, direi.
No,orrendo.
Si, certo come no, il tuo è orrendo.
Non ti intromettere proprio adesso, stupida coscienza.
Dopo aver zittito finalmente la mia coscienza mi concentrai su di lei.
Non sembrava per nulla spaventata dalla pistola. Nei suoi occhi riuscivo a leggere solo un' emozione : la completa e più totale indifferenza.
Come se le capitasse tutti i giorni di avere di fronte un uomo che la vuole uccidere con una pistola.

Tutto questo mi fece rimanere così stupito che non mi accorsi nemmeno del momento in cui abbassai leggermente la mano. Lei, però, a differenza di come avrebbero fatto la maggior parte delle persone, non si era mossa di un millimetro. I suoi occhi erano vuoti e vacui, come se fosse immersa nei suoi pensieri.
Tutto questo era assurdo.
Non mi era mai capitato di vedere una persona, soprattutto una ragazza, che di fronte a una pistola rimaneva indifferente come se fosse una cosa da niente e che per di più quando ne aveva l'occasione, non scappava via.

《Perché non scappi?》 Le chiesi curioso, cercando di scovare dentro alla sua mente che cosa ci fosse di così sbagliato.
《Dovrei?》 Rispose con la stessa domanda del bar.
《Beh, penso di si. Ti ho lasciato libera potresti pure andartene così da non morire questa notte.》Le risposi ovvio, ma lei, ancora una volta, non accennò a muoversi di un millimetro.
《Morire sarebbe la mia ultima preoccupazione in questo momento.》 rispose con voce atona e distaccata, facendomi accapponare la pelle.
《Ma che cos'hai in testa?》Le posi l'unica domanda che in questo momento mi venne in mente.
Ma che problemi ha questa ragazza?
《Molto probabilmente quello che non hai tu, un cervello.》
Boom! 1 a 0 per lei amico. Vedo che sei sempre dalla mia parte.

E con queste parole mi lasciò lí, come un coglione, ritornandosene tranquillamente, da testimone di un omicidio, dentro al "Light Blue".
Ora ero ancora più confuso.
A risvegliarmi dai miei pensieri ci pensò Richard, del quale non ricordavo neanche la presenza.
《Capo dobbiamo andarcene da qui prima che qualcun'altro esca e ci veda con un cadavere. Che facciamo con la ragazza? Vuoi che la sistemi?》
Non risposi. Non mi preoccupava quello che avrebbe potuto dire, anche perché avevo la netta sensazione che sarebbe rimasta in silenzio. Mi avviai direttamente fuori dal vicolo con la mente ancora annebbiata da quello che era appena successo. Richard mi seguì e insieme ci dirigemmo verso la mia macchina: una Lamborghini Huracan nera. Una volta entrati, accesi il motore e pigiai sull'acceleratore partendo a massima velocità.

Che strana ragazza.

*****

Hayden's Pov

Ci sono riuscita.
Sono riuscita a rubargli la chiave.
Sono riuscita ad aprire
quella maledetta porta
che mi teneva chiusa dentro quell'inferno.
Sono riuscita finalmente a scappare.
E appena metto piede fuori da lí,
lo sento.
"Dov'è finita quella puttana?"
E inizio a correre.
Inizio a correre verso il bosco.
Inizio a correre senza pensare a Lui.
Lui che ho lasciato nelle loro grinfie.
Corro.
Continuo a correre fino a che non sento il fiato mancarmi,
le gambe molli
e il cuore uscirmi dal petto.
Corro fra l'erba alta
con i rami degli alberi che si infrangono sulla mia pelle lacerandola,

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