Capitolo 1

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Buona lettura.♥

Andrea

Urla, urla e ancora urla.
Come al solito i miei stanno urlando.
No...Mi dispiace deludervi ma non litigano tra di loro, ma litigano per me.

«Deve andarci!» Urla mia madre adirata verso mio padre.
Mio padre sbuffa e poi si siede accanto al divanetto, sulla poltrona.
«Scordatelo Hope non manderò mia figlia a villeggiare da sola con dei ragazzi!» Ribatte sta volta papà, mamma si avvicina a lui con la mano su un fianco.

«Prima di tutto ci sono i figli di Crystal e Marge, poi gli altri amici.
Seconda cosa calmati altrimenti ti faccio vedere io.»

«Hope ma non capisci che mia figlia non può convivere per tre mesi con dei ragazzi?»

«Invece tu stai zitto, nostra figlia ci andrà. Deve scusarsi anche con Zeno e lo sai bene!» Gli punta un dito in faccia e poi alza un sopracciglio.

Dovreste vedere le loro facce, quasi pronte a scannarsi e poi subito dopo sono abbracciati a fare i romantici.

«Vai papà, diglielo! Io resto qui e non chiedo scusa proprio a nessuno!» Sorrido io vittoriosa, ma subito la mamma mi prende per un orecchio.
«Finché abiti in questa casa, qui comando io e poi devi smetterla di trattare con arroganza il povero Zeno!!» Quasi mi minaccia arrabbiata.

Si allontana e va in cucina, così ne approfitto per scappare di sopra a preparare le valigie.
Entro in camera e subito sbatto la porta con forza, maledette vacanze.

Mi lancio sul letto e batto i pugni sul cuscino, maledetto Zeno.!
Mi volto a pancia in su e osservo il soffitto dipinto di blu, da me.

«Quanto cazzo odio quel bamboccio..» Sbuffo sul punto di spaccare qualcosa, ma come si fa a sopportare uno così?

Così come?
Un ragazzo che sorride sempre, si comporta da uomo maturo, fa il sapientino, e la sa lunga su ogni cosa.


Mi alzo dal letto decisa e inizio a preparare la valigia, ne porterò una.. sarà più che sufficiente.

Pov's Zeno

Mi butto sul letto e inizio a sbuffare, perché deve esserci anche lei?
Mi rende la vita un inferno, mi fa sentire sempre una nullità.

Ieri era l'ultimo giorno di scuola e mi ha fatto fare una brutta figura davanti a mezza scuola.
Mi ha lanciato addosso un secchio di un liquido verde, credo sia del detersivo per i piatti.
Mi ha umiliato e lo fa ogni volta, ma la stupido sono io che non reagisco.

Sento la porta di camera aprirsi e subito mi aggiusto alla bell e meglio.

«Zeno mi dispiace per come ti tratta mia sorella... Lei vuole solo essere al centro dell' attenzione, in fondo è buona.» Riconosco subito la voce di Caleb, ma dopo un po mi sento di nuovo male.
Mi alzo dal letto con uno scatto e lascio che mi guardi in faccia, non importa come sono ridotto.
Non importa se sul mio viso il dolore, la tristezza e l'umiliazione venga letta.
«Lei è una maledetta stronza Call, e lo sai anche tu. Non c'è la faccio più! Dimmi perché sono così buono con lei?» Gli grido contro sentendomi peggio di prima, in fondo lui non ha fatto nulla di male con me.
«Perché in fondo sai che nemmeno lei ama ciò che fa.» Abbassa lo sguardo sentendosi in colpa,ma dopo un po decido di passarci su...
Ancora una volta.

·Tu sei la Forza nella Debolezza· (In Fase Di Correzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora