Capitolo 23

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Dal capitolo precedente

...Ma mi è impossibile.

Chiudo gli occhi quando lo sento rientrare in camera, fingendo di dormire. Si stende al mio fianco e poi sospira. «Lo so che sei sveglia..» Lascia la frase in sospeso facendomi assaporare il silenzio che ci circonda.

«E allora? Vuoi ancora giocare? Fammi capire, perché io sto impazzendo.» Mi alzo di scatto mettendomi seduta, volgendogli uno sguardo pieno di rabbia. «Pure se fosse così? In fondo anche tu hai sempre giocato con me.» Urla anche lui arrabbiato, e sento subito le lacrime bagnarmi le guance.

«Non ho mai scherzato, mai e poi. Non mi sono mai permessa di usarti, ma solo ora dopo quello che è successo sta sera mi fai schifo..» Singhiozzo con un groppo di tristezza in gola, sentendo il cuore spezzarsi per la millesima volta.

«Ah ti faccio schifo? In tanto stavi per farti scopare da me, mi pregavi di farti mia. Sei incoerente e non fare la vittima, che qui chi dovrebbe piangere sono io non tu.» Si alza dal letto camminando avanti e indietro per la stanza.

«Vaffanculo Zeno! Vaffanculo! La sai una cosa? Ogni maledetta volta ho provato a starti lontana, ho mentito a me stessa, ogni singola volta ho cercato di reprimere i miei sentimenti. Ora ho capito non devo reprimerli, devo semplicemente farli morire...» Mi alzo dal letto per uscire dalla stanza, ma lui mi ferma facendomi voltare verso di lui. «Cosa? Cosa provi per me?» Mi fissa negli occhi, alternando lo sguardo dai miei occhi alla bocca. «Tu... Io.. » Non riesco a formulare una frase di senso compiuto, le parole sembrano essermi morte in gola.

«Tu?» Chiede ancora una volta, lo guardo negli occhi con le lacrime che scendono velocemente sul mio viso. «Io ti amo maledizione! Maledizione! Ma perché proprio tu?! Perché?» Batto i pugni sul suo petto, mentre piango a più non posso.

Perché proprio lui? Perché?
Io non vado bene per lui, lui si merita una brava ragazza, una ragazza che sia brava a scuola. Una ragazza che lo ami ogni giorno, che sappia quello che vuole.

Io non lo so, io non so cosa voglia. Non lo capisco. Non ho ottimi voti. Non sono una brava ragazza, il più delle volte mi comporta da stronza facendo solo casini. Io non sono da amare, ma da evitare.


«Solo questo volevo sentirti dire..» Sorride facendomi arrabbiare ancor di più. Gli do uno schiaffo sentendomi ferita, e lui si porta una mano alla guancia guardandomi sbalordito. «Ma che ti prende? Intendevo che finalmente sono sicuro di ciò che provi.» La sua voce si altera e mi guarda scioccato.

«Mi dispiace... Ciò che provavi.» Chiarisco allontanandomi dalle sue braccia, ma lui mi afferra di nuovo e mi bacia.

Ricambio il bacio, piangendo tra le sue braccia mentre mi stringe di più a se. Ad un certo punto mi stacco, voltandogli il viso.

«No, sta volta non ci ricadrò.» Lui si allontana con un sorriso sornione sulle labbra, e le braccia incrociate. «Dai non fare l'arrabbiata».

Gli spacco la faccia, se continua a sorridere come un coglione.
«Stai scherzando.. Stiamo litigando e tu fai il coglione.!» Stringo i pugni e lui scoppia a ridere e poi mi guarda con gli occhi che gli luccicano.
«Si, e sai perché? Perché sono pazza, completamente di te. Perché con te va sempre così, un attimo dopo l'inferno e quello dopo il paradiso, ed è per questo che mi piaci da impazzire... Che ti amo fino ad impazzire.» Mi prende in braccio facendomi fare una giravolta.

È più felice di me, sembra una ragazzina... Ma aspettate un attimo..

Lui.. lui... lui...

Si, lui ha detto che ti ama.

Oh mio Dio! Oh mio Dio! Oh mio Dio!

Mi mette a terra e lo guardo ad occhi spalancati. Adesso? Cosa succede?
Il mio cuore come d'improvviso torna a battere fortissimo, mi avvicino a lui e lo abbraccio.

Lo abbraccio, volendo il suo calore, volendo quell'amore che non ho mai avuto. Forse per questo sono incoerente, perché è lui che mi fa essere così.
Incoerente di fronte all'amore.



****

Zeno

Ieri dopo esserci urlati contro, ci siamo urlati - o almeno lei l'ha fatto - quanto ci amassimo.

Ho semplicemente capito che paura, paura di non essere abbastanza e di mostrarsi per quello che è.

Siamo andati a dormire tranquilli, senza dirci una parola, ma stando stretti uno all'altra.

Chiudo gli occhi cercando di dormire, ma dopo qualche minuto si sentono delle voci.

«Shh..» Chi è adesso?
Apro gli occhi notando tutti e dico tutti i ragazzi di fronte al letto, ma sono per caso pazzi?

«Come siete carini..» Sussurra con la voce stridula Melissa, mentre Aura ci fa una foto.
«Non avete mai visto una ragazza dormire abbracciata ad un ragazzo?» Chiedo scocciato, mentre Luke mi fa un sorrisetto ammiccante.

«Mhm, Zeno spegni la luce» Mugola Andrea mentre strofina la nuca sul mio petto, e osservo i ragazzi che ridacchiano in silenzio. «Spero per il tuo bene che non sia successo nulla.» Mi avverte Call con sguardo scherzoso e minaccioso allo stesso tempo.

«Zeno ti ho detto di spegnere la luce..» Affonda il viso nell'incavo del mio collo, e si butta totalmente addosso a me. «Fuori!» Muovo le labbra cercando di farli uscire, ma nessuno si muove.

Li ammazzo!
Tomas si avvicina ad Andrea e gli tocca la spalla. «Tesoro perché non mi dai un bacio.» Cerca di imitare la mia voce, e i ragazzi ridono in silenzio.

«Mhm, tutto quello che vuoi.. ma dopo.» Dice And, e cazzo non poteva starsene zitta!

«Adesso su!» Imita ancora la mia voce Tom, ma che schifo di voce fa? La mia voce è più bella.
«Mhm, uff.» Alza leggermente il suo viso, e presumo che non abbia notato i ragazzi visto che gli sta dando le spalle. Poggia le sue labbra sulle mille e cerca di approfondire il bacio, ma io non ci riesco sapendo che suo fratello fra pochi minuti mi renderà sterile.

«Che c'è?» Si volta notando tutti i ragazzi e in particolare suo fratello.
Lancia un urlo, indietreggiando e cadendo dal letto portandosi con se tutte le coperte. «Ohh, qui qualcuno deve dirci qualcosa..» Alza un sopracciglio Camilla, con un sorriso malizioso sul viso.

Andrea si alza da terra con i capelli spettinati e guarda suo fratello imbarazzata. «Ecco.. Io.. Zeno ma se sapevi che c'erano i ragazzi qua perché mi hai chiesto di baciarti?» Si volta verso di me confusa, mentre rossa in volta si siede accanto a me.

«In realtà sono stato io... Hahahaha» Tutti ridono ma il viso di Caleb resta immobile. «Ah, bene. Senti Call io..-» Vengo interrotta dalla sua voce, ferma e fredda. «State insieme?»

«Non ancora, però ci piacciamo.» Mi precede Zeno, salvandomi in parte da questa situazione. «Quindi era lei la ragazza che ti piaceva, quella per cui avevi perso la testa, era mia SORELLA che non ti faceva dormire la notte!» Righia furioso.

«Scusa Call se non te l'ho detto, perché so che ti saresti arrabbiato e non volevo litigare con te.» Zeno si alza dal letto cercando di parlarci ma lui si arrabbia. «Cazzo Zeno, non ti avrei impedito di mettermi con lei però capiscimi.. Mi sento tradito, me lo potevi dire invece di nascondermelo.» Urla fuori di se, e poi volge il suo sguardo su di me...

·Tu sei la Forza nella Debolezza· (In Fase Di Correzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora