Zeno
Sono sotto la doccia da qualche minuto e non faccio altro che pensare ad Andrea.
Vorrei essere capace di entrare nel suo cervello, per capire cosa realmente prova verso di me.Il getto d'acqua freddo mi arriva dritto sulla testa e mi rinfresca dalla giornata trascorsa.
Dentro di me alleggia il caos più totale, solo se penso a lei.Ogni volta che la penso, ogni maledetta volta che le sono vicino il mio cuore perde un battito.
È come se lei fosse in grado di riportarmi in vita, di darmi quella scossa di vita.
Ci ho provato giorno e notte a non pensarla ma è più forte di me, più grande di me.
Magari sono stupido, sono un ragazzino ma cosa posso farci?Non riesco ad essere come quei famosi ragazzi stronzi, non riesco.
Non riesco a spezzarle il cuore.
Non riesco ad essere un insensibile, che ogni giorno cambia ragazze come se fossero mutande.Purtroppo non riesco perché voglio lei...
Andrea
Mille pensieri mi attanagliano lo stomaco non facendomi chiudere occhio per l'intera notte, facendo si che il mattino seguente abbia delle occhiate enormi sul viso.
Mi trucco nascondendo le mie borse e accentuando il colore chiaro dei miei occhi con un mascara scuro.
Indosso dei pantaloncini di jeans bordeaux e un top bianco che faccia si che il mio corpo leggermente in carne risulti più proporzionato.Scendo le scale sentendomi sempre più stanca, sempre più debole.
Sarà il tempo, sarà il sonno mancato, sarà che magari non sto bene o saranno i miei stupidi pensieri.Tutti sono in cucina a fare colazione mentre ridono e scherzano, e io sta mattina decido di essere buona e aggregarmi a loro.
«Buongiorno» Saluto cortesemente e qualcuno ne resta meravigliato, non sentendo volare vaffanculo a destra e a sinistra.
«Qualcuno sta mattina è felice» Mi canzona divertita Melissa, e come darle torto?«Sono di ottimo umore, quindi non rovinatemi la giornata che si prospetta.» Avviso tutti con un sguardo serio e repentino, afferro una ciambella con la glassa al cioccolato e subito la mangio.
«Avete visto Zeno?» Chiede Tomas curioso ai ragazzi che alzano le spalle con nonchalance, che sia finalmente andato via?
Oh andiamo cosa hai contro quel poveretto?
Zitta tu! Non osare parlare di prima mattina.Prendo una borsa dal divano vuota e ci butto dentro ogni cosa che serva per passare una giornata in spiaggia.
«Andrea che va al mare? Questa giornata è da segnare sul calendario» Sgrana gli occhi Luke divertito, al contrario del fratello lui mi sta simpatico ma è un po troppo impertinente, per i miei gusti.Filo di sopra e indosso un costume lilla a due pezzi, un semplice costume, nulla che possa attirare sguardi languidi.
Scendo al piano inferiore con indosso delle zeppe da spiaggia, e un medesimo vestitino.«Ulalà ma che bella signorina» Esclama Tomas facendomi sorridere, ma che idiota di cugino mi ritrovo?
Scendo in spiaggia e mi levo il vestitino poggiando tutto nella borsa abbastanza spaziosa, mi siedo sulla sdraio e mi fermo a contemplare il rumore delle onde.
Vedo un ragazzo uscire con una tavola da surf dal mare, si passa la mano tra i capelli e poi fissa il sole alto nel cielo.
Mi fermo ad osservare sta volta il suo dorso, sembra molto familiare e subito sento un fremito dentro me.Sulla sua tavola da surf completamente bianca c'è un incisione.
«You are a disaster. Mine.» Non so come ma leggendo quella frase sento uno strano brivido percorrermi la schiena, come se quella frase fosse stata scritta apposta per me.Il ragazzo misterioso si incammina al lato opposto della spiaggia, e subito si allontana dalla mia visuale.
Vorrei tanto capire chi sia, ha un qualcosa che ti intriga, che quasi ti incanta.Mi alzo dalla sdraio e lego i miei capelli color ebano in una lunga coda.
Decido di fare un bagno e mi avvio a riva, entro in acqua sentendo subito dei brividi per il freddo percorrermi la pelle.
Chiudo gli occhi e mi godo la sensazione di relax, tutto sembra così perfetto, così surreale.Decido di nuotare e non mi accorgo che nuoto proprio nella direzione del ragazzo misterioso.
Lo osservo da lontano e lo noto intento a prendere il sole, su un asciugamano disteso sulla spiaggia... Ancora una volta è troppo lontano dalla mia visuale.Noto un particolare che attira la mia attenzione, ha un tatuaggio.
Una scritta precisamente al livello del cuore, però non si legge da lontano.Lui nota qualcosa in acqua e si alza di scatto, così mi immergo e inizio a nuotare velocemente verso l'altro lato della spiaggia.
Giungo a riva e subito mi avvicino alla mia sdraio circondando il mio corpo con un telo bianco.
Dopo qualche minuto indosso il vestitino e butto ogni cosa restante nella borsa comprese le zeppe da spiaggia.
Noto il ragazzo venire in questo lato della spiaggia e mi affretto a correre lontano da lì, non voglio che mi scopra.Corro verso casa sentendo l'adrenalina salirmi, e pompare fino al cuore.
Mentre corro a più non posso inizio a ridere come una pazza, mi sento così felice.Quel ragazzo misterioso mi ha messo di buon umore, oggi o domani scoprirò chi è senza però farmi scoprire io.
Arrivo a casa e apro di scatto la porta non trovando però nessuno, quando sento delle risate provenire dal giardino.
Mi affaccio dalla porta finestra di vetro e noto l'intero gruppo o almeno quasi divertirsi.
Ho un enorme sorrisone stampato in faccia e in realtà non ne conosco nemmeno io il motivo.«Ehi Andy come mai così felice?» Urla Aura, la chiamo così da quando sono piccola.
Abbasso lo sguardo e non posso far altro che sorridere ancor di più con gli occhi che mi brillano.«Io... Sono felice perché mi sento capita.» Alzo lo sguardo e osservo le mie amiche stupite, e sento i miei occhi luccicare.
«Da..?» Chiede curiosa Meli, eh no questo non devono saperlo o almeno non per il momento.«Nessuno. Vado a fare una doccia» Indietreggio e scappo al piano notte, per poi chiudermi in bagno sorridendo a più non posso.
È vero non conosco quel ragazzo, magari non lo rivedrò mai più eppure qualcosa dentro me mi dice che non è così.
È come se con un sola frase avesse acceso qualcosa dentro me, e poi quei suoi modi così familiari che mi riportano in qualche modo a stare bene.
Non lo so perché!
È assurda come cosa, ma spero di rivederlo e scoprire la sua identità.
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·Tu sei la Forza nella Debolezza· (In Fase Di Correzione)
RomanceSequel di Aspetto tuo figlio. Andrea ascoltava ogni giorno la storia dei propri genitori. La storia di che ne aveva passate tante e superate tutte. Era così felice di avere una famiglia perfetta, così serena di poter vivere in pace ma si sa... Non t...