11-Rabbia

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Andrea non era una persona facilmente irascibile, anzi, non gli importava nulla di solito.
Sopratutto se stava passando una serata abbastanza "proficua"
Ma la voglia di prendere a pugni la faccia di Billy era sempre più forte.
Era palesemente ubriaco, e non smetteva di insistere, non capendo che chiaramente non gli avrebbe mai ceduto il suo "giocattolo nuovo".

-Ascolta Bil, penso che hai bevuto troppo per questa sera- Disse sedendosi e passando un braccio intorno alle spalle di Giovanni -torna a casa-

-Dai amico, anche solo per una notte-Insistè sbuffando -Pietro, su, ci conosciamo da una vita, digli qualcosa-

Pietro alzò le spalle, facendo intendere che non avrebbe interferito con la decisione di Andrea, facendo arrabbiare ancora di più Billy.
Per qualche minuto, aveva temuto che Andrea lo avrebbe ceduto senza pensarci due volte, ma ora si sentiva rincuorato, sapendo che l'amico era al sicuro.

-Te lo darei per una notte...- mormorò Andrea, alzando gli occhi al cielo -Ma serve già a me... la serata è ancora lunga, sai?-

A quelle parole Giovanni spalancò gli occhi, spingendolo via e alzandosi infuriato.

-Ascoltatemi bene entrambi. Io non sono un fottuto oggetto, smettetela- Li guardò, prendendo un respiro profondo. Era stufo di essere trattato in quel modo. -Non potete barattarmi come se fosse niente-

Vampiri o non dovevano imparare il rispetto.
Rimasero in silenzio per qualche secondo, poi Billy scoppiò a ridere, poggiando una mano sulla spalla di Giovanni.

-Non credo che tu sia nelle condizioni di parlare- sorrise leggermente, poggiandogli una mano sul volto -Voi mortali valete meno di zero. Dovresti essere onorato anche solo di guardarmi-

Giovanni lo spinse via con irruenza, dandogli poi uno schiaffo.
Aveva appena scoperto che tutti i vampiri erano uguali.
Manie di grandezza, egoismo e maleducazione erano di certo i tratti che li distinguevano.
Billy rimase immobile per qualche secondo, lasciando poi che la sua mano toccasse il punto colpito.
Ghignò subito dopo, e con una velocità inumana sbattè al muro il ragazzo.

-Come osi, stupido mortale?- gli ringhiò contro, colpendo con il pugno il muro contro la sua testa.

-Tu e quelli della tua razza dovete andare a farvi fottere- gli urlò contro, dandogli un calcio nelle parti basse, e uscendo rapidamente dal cerchio delle sue braccia.

Solo quando si girò a guardarlo, capì di avere esagerato.
Gli occhi erano rossi, e un ghignò sadico lasciava intravedere i suoi canini.
I pugni erano stretti lungo i fianchi.
Era sicuro che qualsiasi cosa fosse successa, la sua fine era vicina.

-Tu... piccolo insignificante umano...- sibilò, avvicinandosi a lui.

In quel momento, Andrea si mise in mezzo, fulminando con lo sguardo Billy.

-Ora basta, Bil-

-Sei impazzito?! L'hai visto quel figlio di puttana? -Urlò l'uomo -Giuro che lo ammazzo-

-Sarò io ad ammazzarti se non ti dai una calmata- Andrea incrociò le braccia.

Giovanni spalancò gli occhi, quando vide il pugno di Billy scontrarsi contro il viso di Andrea.
Quest'ultimo però non reagì, rimase immobile, semplicemente continuando a fissare l'uomo davanti a lui.

-Ne riparliamo quando sarai sobrio...- sibilò furioso, afferrando poi il braccio di Giovanni. -Pietro, pensacci tu per ora-

-Sei un fifone Andrea!- Urlò, prendendolo in giro -Scappa pure con la tua ragazza-

Sospirando, Giovanni si lasciò condurre in mezzo a tutte quelle persone, cercando in tutti i modi di non urtarle e chiedendo scusa quando questo avveniva.
Riuscì a calmarsi solo quando furono fuori dal locale, da soli, con l'unica compagnia di alcuni corpi ubriachi collassati sul terreno.

-Va tutto bene?- chiese cauto il ragazzo- Fa male...?- Poggiò con delicatezza le dita sul viso di Andrea.

Quest'ultimo sussultò a quel caldo tocco contro la sua pelle fredda.
Nonostante fosse successo altre volte, quel gesto lo fece sentire bene.
Involontariamente, sorrise.

-Non fa troppo male... il dolore non fa effetto- Afferrò una delle mani di Giovanni, poggiandola completamente contro la sua guancia -Scusami per averti portato qui-

Il ragazzo sospirò, abbassando poi lo sguardo.
Se prima provava solo rabbia, ora era la tristezza il sentimento predominante.

-Mi avresti davvero affidato a lui?- sussurrò -anche... solo per una notte? Ti servo veramente?-

Andrea rimase stupito da quella domanda, ma poi girò lo sguardo.
Non voleva vedere quell'espressione così delusa.

-Qui in teoria funziona così- si limitò a dire. -Non posso cambiare le nostre usanze-

Giovanni si morse il labbro, sentendosi veramente ferito da quella realizzazione.
Non credeva di essere davvero interessato a rimanere con Andrea, ma sicuramente era un opzione migliore di quell'idiota.

-Ma no, non lo avrei fatto- disse infine, dopo aver ragionato qualche secondo -E no, se davvero volevo farti qualcosa questa sera, saremmo già chiusi nello sgabuzzino del locale.-

-Perché no?- chiese Giova, non capendo ancora le motivazioni.

Il vampiro sbuffò, scacciando il discorso con un gesto della mano.
Non gli andava di parlare in quel momento.

-Basta domande. Per questa sera ho già subito abbastanza a causa tua- disse scherzando, cominciando a camminare -Ti riaccompagno a casa, e poi torno a fargliela pagare a quel coglione-

Blood fault ||Camperkiller||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora