14-Addio

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-Cosa stai dicendo?!- disse Giovanni, scioccato e arrabbiato allo stesso tempo.

-Davvero. Basta.- Andrea era più deciso che mai -E questa volta non mi farai cambiare idea-

Il più giovane di alzò in piedi, tentando poi di mantenere l'equilibrio.
Anche lui sapeva di essere debole, ma non gli importava.

-Sei uno stronzo!- gli urlò contro -Sto male senza! Ne ho bisogno!- si morse il labbro - Tu non capisci niente-

-Smettila di fare la vittima- Andrea girò il viso, per non guardarlo -C'è gente che ha superato la dipendenza, puoi farlo anche tu.-

Giovanni era indeciso se colpirlo o andarsene.
Per lui Andrea era solo un egoista, e non pensava minimamente ai suoi bisogni.

-Riflettici- riprovò Giovanni -Io ho bisogno di te- sussurrò.

-
No. Non è vero- si alzò il vampiro, guardandolo negli occhi. -È esattamente il contrario. Preferisco il tuo odio alla tua morte-

Il ragazzo abbassò lo sguardo, deciso a non voler rimanere un minuto di più.
Anche se era tarda notte, e non aveva un posto dove andare, di certo non voleva stare lì. 
Cercò di dire qualcosa, ma alla fine si limitò a correre.
Si stava finalmente allontanando da quella casa che lo faceva solo soffrire.
Per poco si era convinto che i vampiri non fossero così male, ma come al solito si era sbagliato.
Andrea provò ad afferrarlo, ma non ci riuscì.
Rimase immobile per un po', non sapendo cosa fare.
L'istinto gli diceva di farlo scappare, il cuore di inseguirlo.
Ma chi era lui per farlo? Nessuno.
Probabilmente doveva essere grato anche solo di averlo conosciuto.
Ma era troppo pericoloso uscire a quell'ora.
Bastò qualche secondo per raggiungerlo, nonostante si fosse allontanato parecchio.
Il vampiro lo afferrò,  stringendo a se per bloccarlo.

-Giova,calmati- sussurrò mentre l'altro si dimenava.

-Lasciami subito!- Urlò, provando a colpirlo in tutti i modi possibili.

-Non ti voglio impedire di scappare- provò a convincerlo -Ma aspetta almeno che sia giorno-

-No Andrea, lasciami. Basta così- il suo tono freddo stupì il vampiro, che mollò la presa, deluso.

-Va bene...- sussurrò girandosi -Addio Giovanni.-

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-Che vuol dire "l'ho lasciato andare"?!- gli urlò contro Federico -Sei coglione o cosa?-

-Non voleva stare qui, non potevo costringerlo- sussurrò, rimanendo disteso sul divano.

Entrambi erano nel salone.
Mentre Federico buttava legna nel camino, Andrea ripensava a tutti i ricordi che aveva su quel divano.
Lì era cominciato tutto.

- Ma tu lo amavi Andrea!- Federico sembrava deluso- Era l'unica persona che ti aveva mai fatto provare qualcosa...-

Questa volta il vampiro non rispose.
Sapeva bene che ormai negare era inutile.
La verità era una sola, ed era che provava dei sentimenti per Giovanni.

- Se ami qualcuno, lascialo andare,no?- sussurrò Andrea, non incontrando il suo sguardo -Io lo amavo Fede. L'ho fatto per questo.-

Federico abbassò lo sguardo, provando dolore per la sofferenza del suo amico.
Non aveva mai immaginato Andrea in una relazione stabile, ma ora stava davvero soffrendo per essa.
Un cinico bastardo che soffriva per amore. Che scherzo del destino.

-In ogni caso, starà bene... immagino.- Andrea si girò verso l'amico -può sempre tornare a casa sua...-

-Viene da una condizione particolare- sussurrò Federico, senza guardarlo -Suo padre è stato rinchiuso in un manicomio-

Andrea si stupì di quella scoperta, sedendosi poi in modo composto.
Non aveva mai pensato al motivo della presenza del ragazzo in quella casa, e in effetti, pensandoci, quella sembrava una motivazione più che perfetta.

-Non può vivere da solo. Non ha niente- Federico incrociò gli occhi dell'amico.

-Smettila di parlarmi così...- Mormorò Andrea -Già sto male di mio. Non potrei aiutarlo, mi odia-

-Non ti odia-

-Si invece!- alzò il tono di voce -Tu non hai visto come mi guardava. Quello era odio puro-

-Era solo arrabbiato. Non pensava realmente alle sue parole.- Federico si sedette accanto a lui. -Ti prego, pensacci. Gli hai salvato la vita dalla dipendenza-

-Dipendenza che io ho creato- abbassò nuovamente la testa -Non lo vedrò mai più.

E infondo era vero.
Sperava che stesse il più lontano possibile da lui, che gli causava solo sofferenza.
Non sapendo chiaramente del pericolo che stava intanto correndo il ragazzo, mentre si fermava in una strada buia.
Aveva fatto davvero bene a pensare che Giovanni era al sicuro?

Piccola curiosità, chi di voi ha Telegram?:3

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