Andrea buttò via le sacche vuote, per poi sedersi accanto al corpo inerme di Giovanni.
Come pensava, aveva davvero perso molto sangue, e aveva dovuto fargli delle flebo per renderlo stabile.
Per fortuna, non era la prima volta che succedeva qualcosa del genere nella casa, infatti erano presenti sacche di sangue, flebo e tutto il necessario.
Una domanda però tormentava Andrea.
Valeva davvero la pena di spiegare a un mortale la verità? Sarebbe stato molto più facile ucciderlo, e trovarne un altro.
Sbuffando, mise una mano sul viso del ragazzo, bloccando le vie respiratorie.
Questo fece sobbalzare Giovanni, che, non riuscendo a respirare, si svegliò di scatto, spingendo via Andrea.-Ben svegliata principessa- Lo prese in giro quest'ultimo.
Giovanni si guardò intorno velocemente, cercando di scorpire dove fosse, ma capì in fretta che quella non era la sua camera.
-Dove mi trovo?!-
-È la mia camera- disse il ragazzo, alzandosi e mettendo le mani in tasca - Mi sarei aspettato un... "Oh Andrea! Grazie per avermi salvato!" Come prime parole al tuo risveglio- provò ad imitarlo.
Sorridendo, Giovanni si alzò lentamente, sotto lo sguardo di Andrea, poggiando le mani sulle sue spalle, e puntando gli occhi su di lui.
-Perdonami- sussurrò in modo sensuale- Ma in realtà conosco un altro modo per ringraziarti-
Andrea alzò un sopracciglio, ma ghignò quando capì che il "mortale" lo stava spingendo sul letto.
In effetti non gli dispiaceva quel tipo di ringraziamento.
In pochi secondi, Giovanni lo fece distendere, mettendosi a cavalcioni sopra di lui.-Ti piace così?- sussurrò accarezzandogli il petto.
-Mh... forse...- mormorò Andrea, mettendogli una mano tra i capelli -In effetti, questa scena è già successa una volta-
Con una velocità fuori dal comune, Andrea afferrò i polsi del ragazzo, invertendo le posizioni e tenendolo bloccato al letto.
-Dimmi, volevi colpirmi mentre ero distratto, vero?-
Giovanni serrò i pugni, cercando in tutti i modi di colpirlo.
-Sei uno stronzo!- Urlò, guardandolo negli occhi -Tu mi stavi lasciando morire...! Perché hai aspettato l'ultimo momento per salvarmi?!-
Andrea dovette stringere la presa per farlo stare fermo.
- Cosa succede in questa cazzo di casa?! Dimmelo oppure...-
-Oppure cosa? Mi denuncerai? Che paura- rise -Ora ti calmi, e forse ti spiegherò tutto-
-S-senza forse... voglio sapere...-
Quando finalmente sembrò essersi calmato, lo fece sedere, per poi prendere un respiro profondo.
-Partiamo da un concetto... a me, se vivi o muori, non mi interessa nulla- alzò le spalle con menefreghismo.
-Ma... perché mi hai salvato allora?- Chiese Giovanni.
-Non lo so, credo perché ormai ti ho marchiato come mia proprietà- ghignò- E poi, perché sprecare un gioccatolino che è così bravo a letto?-
Gli arrivò uno schiaffo in pieno volto, che lo fece sbuffare.
Giovanni abbassò lo sguardo, rosso in viso.-Cos'è Matteo?-
-Cos'è Matteo?- Chiese Andrea, trattenendo le risate -Cosa siamo tutti noi, vorrai dire.-
Il ragazzo spalancò gli occhi, tremando al solo pensiero di una casa piena di quei... cosi.
Pronti a ucciderlo.
Andrea afferrò il suo mento, costringendolo a guardarlo negli occhi.
Come quelli di Matteo, erano diventati rossi.
Ghignando, scoprì i canini.
Il respiro di Giovanni si blocco in gola, mentre il cuore martellava nel petto.-Siamo bravi a manipolare le menti, vero?- sussurrò Andrea, accarezzando il viso terrorizzato di Giovanni con il palmo della mano-Gli umani credono quello che non vogliamo fargli credere... facile nascondere qualche morso-
Istintivamente, Giovanni guardò le sue braccia, trovando diversi buchi, perfettamente allineati a coppie.
-C-Cosa mi hai fatto quella notte...?-sussurrò, senza fiato, provocando una risata da parte dell'altro.
-Ho perso il controllo per mezz'ora circa... eri in condizioni pessime- si limitò a dire.
-Devo andare via...- sussurrò Giovanni.
-Eh no, moccioso- disse Andrea, leccandosi le labbra -Sei il giocattolino migliore che sia mai entrato in questa casa. Nessuno ti permetterà di andare via.- si avvicinò al suo orecchio -Ti dissangueremo poco per volta-
-N-no...- tremò Giovanni allontanandosi.
Andrea si alzò sorridendo, dando poi le spalle al ragazzo.
Era sempre divertente terrorizzare i mortali.-Rimani pure qui finchè non ti sarai ripreso- Fece una pausa di qualche secondo, prima di ricominciare a parlare- Sai quella sarà la cosa ironica?- disse mentre si avvicinava alla porta-Sarai tu a volerlo-
Giovanni non rispose, ma sapeva che non era vero.
Voleva solo manipolarlo.
In fondo... Era quello che i vampiri facevano.-Non mi credi, vero?- Si girò per guardarlo negli occhi, sorridendo - Devi solo aspettare che il veleno smetta di fare effetto, e mi supplicherai per darti piacere-
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Blood fault ||Camperkiller||
FanficGiovanni è un ragazzo di appena 20 anni, che per problemi familiari si trasferirà in una città a lui sconosciuta. Per "fortuna" trova ospitalità nell'immensa e particolare villa del signor Luca Denaro, appartenuta per anni alla sua famiglia, e ora...