21-Promessa non mantenuta?

548 61 43
                                    

Giovanni non prestava più caso a ciò che stava succedendo intorno a lui.
Era colto dalla confusione più totale, non riuscendo a fare nulla, se non stringere tra le braccia il corpo immobile di Pietro.
Perchè lui era lì? Non doveva morire al posto suo.
Anche se non lo conosceva da molto, piangeva come se fosse la morte di un fratello.
Era lo stesso che provavano Matteo e Andrea, entrambi reagendo in modo diverso alla situazione drammatica.
Il primo bloccò la porta, per evitare l'entrata di vampiri indesiderati, correndo poi a controllare le condizioni di Pietro.
Andrea invece non ci aveva visto più dalla rabbia, ed era saltato addosso a Billy, cominciando a colpire violentemente il suo viso, deciso a vendicare il suo amico scomparso.
Probabilmente, era l'unico dei tre che aveva la piena consapevolezza di ciò che era successo, e del fatto che quel bastardo aveva messo fine alla vita di Pietro.
Afferrandolo per il colletto della maglia, lo costrinse a fissarlo.
Si rese conto anche di quanto ormai fosse in condizioni pessime.
La sua intera faccia era sporca di sangue.
Andrea sorrise sadicamente a quella visione.

-Come hai osato toccare Pietro?!- Gli ringhiò contrò -Non ti ha mai fatto nulla di male! Perchè lo hai fatto?!-

Il silenzio del vampiro non faceva altro se non accrescere l'ira di Andrea, che strinse i denti.

-DIMMELO-

Persino Matteo sussultò, quando notò il tono di voce che Andrea aveva assunto.
Era raro che perdesse in questo modo il suo atteggiamento freddo e distaccato, ed era una novità per tutti.
Matteo guardò ancora una volta il corpo di Pietro.
Sembrava dormire, ma una grande macchia di sangue era presente sul petto del giovane vampiro, e non si sarebbe rimarginata.

-È stato un errore...- sussurrò Billy, con un tono dispiaciuto che Andrea catalogò come falso.

-Avresti comunque ucciso Giovanni- Lo sbattè con forza contro il freddo pavimento. -L'ho visto che non hai nemmeno provato a fermarti quando hai visto Pietro.-

Billy lo supplicò con lo sguardo, mentre un espressione sofferente si formava sul suo volto.

-Ti giuro Andrea... Non avrei voluto...-

-Hai calpestato il suo corpo!- Gli urlò contro, mentre stringeva la presa sul suo collo.

-Mi spiace!- Billy gli poggiò le mani sulle spalle, cercando di allontanarlo -Portami alla Corte, loro sapranno cosa farne di me... sconterò la mia pena... ma non uccidermi.-

Andrea lo guardò attentamente, con una rabbia negli occhi che mai aveva mostrato.
Per lui la decisione era una sola: Ucciderlo.
Le motivazioni?
Aveva ucciso uno dei suoi più cari amici, e si era preso gioco di lui senza il minimo rispetto.
Aveva costretto il suo Giovanni a donare più e più volte il suo corpo, ignorando le sue richieste.
Cosa aveva fatto di buono quell'uomo nella sua vita?
Nulla, che lui sapesse.
Con la sua soluzione avrebbe aiutato tutti.
Ma come al solito, qualcuno non era d'accordo.

-Forse ha ragione lui...- sussurrò Matteo, mentre si alzava, caricando Pietro sulle spalle.

-Cosa?- Andrea sembrava stupito da quelle parole.

-Soffrirà di più se marcirà in una prigione. Se muore ora... proverà un dolore troppo veloce, non credi?-

-Voglio ucciderlo con le mie mani- Ringhiò Andrea, mentre si girava nuovamente verso Billy, che sembrava terrorizzato.

-Non pensare alla tua vendetta personale... Morirò comunque- Sussurrò Billy sorridendo -Saresti perseguibile per legge se mi uccidessi qui-

Bastò un occhiata di Andrea per far zittire nuovamente l'uomo, che voltò lo sguardo.
Però aveva ragione.
Uccidendolo, sarebbe passato dalla parte del torto.
In quel momento, per levare Billy dalla circolazione, avrebbe dovuto farlo arrestare.
E c'erano tutti i presupposti.
Guardò lo sguardo deciso di Matteo per qualche secondo, per poi sospirare.

-E sia- sussurrò insicuro, mentre si alzava, liberando dalla sua presa Billy.

-Ti ringrazio...- sussurrò quest'ultimo, mentre faceva lo stesso.

-Non ringraziarmi. Ora andiamo dritti alla Corte-

Billy annuì, mentre Andrea si avvicinava ai suoi amici, e guardava il volto di Pietro.

-Mi... spiace...- sussurrò Giovanni, mentre singhiozzava ormai da minuti.

Teneramente, Andrea lo strinse tra le sue braccia, facendogli poggiare la testa sul suo petto, e accarezzando i suoi capelli.

-Non è colpa tua- sussurrò per tranquillizzarlo -ora torniamo a casa,ok? Tu devi stare tranquillo-

Annuendo leggermente, Giova si staccò da lui, cominciando poi a camminare.

-Andiamo- ordinò Andrea a Billy, che annuendo si avvicinò a lui.

Nessuno notò che una delle mani dell'uomo si era fatta strada verso la sua tasca, e stava lentamente uscendo.
Matteo intanto, davanti al gruppo, conduceva verso l'altro lato del corridoio.
Il giro sarebbe stato più lungo, ma avrebbero evitato le guardie.

-Cosa stai facendo?- chiese in allerta Andrea, quando vide un comportamento strano da parte di Billy.

-Nulla...- sussurrò, finendo di estrarre l'oggetto del suo interesse.

Andrea spalancò gli occhi quando capì di cosa si trattasse, ma non ebbe il tempo di schivarlo.
Infatti, in pochi secondi, una lama si conficcò nel suo fianco.
Il vampiro dovette mettersi una mano davanti alla bocca per non urlare.

-Una lama benedetta...- sussurrò Andrea, mentre d'istinto, indietreggiava, estraendola dal suo corpo.

-Esatto-

-Andrea!- Urlò Giovanni, correndo e afferrandolo, quando vide che stava per accasciarsi.

-Siete davvero ingenui- rise Billy, allontanandosi da loro.

Matteo impallidì quando vide delle figure avvicinarsi da entrambe le parti del corridoio.
Erano riusciti a forzare la porta.

-Andrea... siamo circondati...- sussurrò impaurito.

Poggiandosi una mano sul fianco, Andrea si guardò intorno.
Era chiaro che questa volta non c'era via d'uscita.
Lui era ferito, e avevano perso Pietro.
Non sarebbero stati abbastanza veloci da fuggire.

-Ci arrendiamo- Andrea era ormai demoralizzato, mentre guardava negli occhi di Giovanni -Mi dispiace... ti avevo promesso che ti avrei portato via. Non ho mantenuto la mia parola-

Giovanni spalancò gli occhi, accarezzandogli poi il viso teneramente.

-Non devi neanche pensarci- gli sussurrò dolcemente, stringendolo a se. -Tu sei venuto, rischiando la tua vita per me.-

Vederlo in quello stato lo faceva stare male.
Di certo però, Giovanni non gli avrebbe permesso di arrendersi così.
Guardandosi intorno, una cosa gli saltò agli occhi.
Al centro del corridoio, nascosta da un'abbondante tenda bordeaux , vi era una finestra.

-Lanciamocci da lì- sussurrò deciso.

Gli altri due seguirono il suo sguardo, ottenendo poi reazioni differenti.

-È quasi l'alba... anche correndo... quante sono le probabilità di arrivare vivi a casa?- Matteo era insicuro su quella decisione.

-Moriremo comunque,no?- Sorrise leggermente Andrea, trovando coraggio quando Giovanni gli strinse la mano, e abbassandosi per farlo salire sulle sue spalle -Sbrigati-

Il ragazzo fece come chiesto, e poi guardò velocemente Billy, che li osservava come se fossero dei pazzi.

-Che state facendo?! Prendeteli!- Urlò alle guardie, che corsero verso di loro.

Ma era ormai troppo tardi.
Prendendo la rincorsa, avevano spaccato il vetro, e si erano gettati giù.

Scusatemi se in questi giorni non ho pubblicato, ma ho l'influenza, e non ero abbastanza cosciente per scrivere 😅
In ogni caso, ci stiamo avvicinando alla fine! Non so bene quanti capitoli manchino, ma vi ringrazio comunque per tutti i voti e i commenti che fino ad ora mi avete lasciato😁
Non ho più niente da dire per ora, e come al solito concludo di colpo.
Bye bye!

Blood fault ||Camperkiller||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora