10-Il locale

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Giovanni prese un respiro profondo dopo essersi rivestito.
Il dolore era passato del tutto, e sentiva dentro di se una piacevole  sensazione di euforia.
Si era seduto davanti al camino per riscaldarsi, quando capì che stava tremando dal freddo.

-Era proprio necessario?- Chiese, continuando a fissare il fuoco.

Il vampiro si girò verso di lui, incuriosito dalla domanda, mentre chiudeva la cerniera della giacca.
Non aveva aperto bocca da quando si erano rialzati.

-Spiegati meglio-

-Era proprio necessario spingersi così oltre?- Riformulò la domanda, alzando leggermente il tono della voce.

-Onestamente? No- Andrea prese posto accanto al ragazzo, guardando anch'esso verso il fuoco -Ma mi andava-

Giovanni sospirò, stringendo poi le ginocchia al petto.
Si sentiva in qualche modo sfruttato, ma ripensandoci non aveva posto resistenza.
La colpa era anche sua.

-Pensavi davvero di essere vergine?- sussurrò a bassa voce, cercando di avere un minimo di tatto.

Il ragazzo annuì leggermente, evitando lo sguardo dell'altro.
Era imbarazzante prendere certi discorsi, nonostante avessero fatto anche di peggio.
Sentì una risata alle sue spalle e sbuffò, quando capì che il vampiro alle sue spalle si stava prendendo gioco di lui.

-Tu? Vergine?- rise ancora più forte -Dovevi vederti l'altra sera moccioso-

-Fa silenzio!- Lo spinse senza troppa forza, lasciandolo però immobile.

-Eri tutto un "Andrea! Oh Andrea! Ti prego! Continua!"- rise ancora più forte.

-Idiota...- mormorò, cercando di ignorarlo.

Andrea sospirò, alzandosi poi da terra e stiracchiandosi.
Aveva bisogno di riposare un po'.

-Ascoltami moccioso- disse, facendo cessare i mormorii dell'altro -Fatti elegante stasera, ti porto fuori.-

Poi uscì dalla stanza, lasciando l'altro sbigottito.

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-Quando ha detto che mi portava fuori, non pensavo proprio a questo...- borbottò, mentre osservava l'ambiente che lo circondava.

Sembrava un covo di loschi individui e prostitute, con alcool, luci e spacciatori che vendevano chissà quale tipo di sostanza mortale.
Alcune ragazze ballavano su un palco, visibilmente ubriache.
In tutto ciò, lui era seduto in un divanetto all'angolo del locale, mentre tutti i vampiri si divertivano a ballare e mordere gente.
L'unico che era rimasto a fargli compagnia era Pietro, che sembrava disgustato da ciò che vedeva.

-Vengono qui una volta a settimana- Borbottò Pietro -È un luogo di incontro per dipendenti del veleno e vampiri-

Giovanni sbuffò, mentre incrociava le braccia al petto.
Non poteva nemmeno ordinare da bere, poichè la maggior parte  delle bevande erano a base di sangue.
In più, quello che doveva essere il suo accompagnatore, era sparito in uno dei bagni con due ragazze da circa mezz'ora.
Oltre al fatto che quella musica ad un volume così alto gli dava il mal di testa.

-Molto divertente... perché mi avete portato qui?-

-Preferivi rimanere da solo nella Villa? Lo spirito della signora Loan non ne sarebbe stato felice-

Un brivido percorse la schiena del ragazzo a quelle parole.
Rimanere da solo in quella Villa enorme?
Probabilmente infestata e conosciuta da chissà quanti vampiri?

-L-Lo spirito...?- Balbettò Giova -vuoi dire che...-

-Scherzavo! Dai!- rise Pietro -Sei il nostro animale da compagnia, ogni tanto dobbiamo farti fare un giro-

Era passato in pochi giorni da spuntino ad animale da compagnia.
Non sapeva quale delle due opzioni fosse peggio.
Vide avvicinarsi un uomo abbastanza imponente, che teneva un drink in mano.

-Che bel bocconcino che abbiamo qui- Sorrise, l'uomo, adocchiando Giovanni -Il tuo odore si sente per tutto il locale-

-Stai dicendo che puzzo?- Rispose scocciato Giovanni.

-Hai pure il senso dell'umorismo- rise l'uomo -Posso assaggiare, vero?-

-Cosa? No!- disse ribellandosi, mentre l'uomo afferrava il suo braccio -Mollami subito!- guardò Pietro, cercando aiuto, ma quello abbassò lo sguardo.

Una mano si poggiò sulla spalla dell'uomo, facendolo sospirare.

-Hey Billy, il moccioso non è roba tua- disse una voce familiare.

Andrea infatti era tornato da loro, mentre richiudeva gli ultimi bottoni della camicia.
Giovanni sembrò abbastanza seccato da quel particolare.

-Come posso saperlo se non lo provo?-Rispose tranquillamente l'uomo.

-Oh beh, fa pure allora- alzò le spalle il ragazzo dagli occhi verdi, continuando ad osservarlo.

-Cosa?! Sei pazzo?!- Urlò Giovanni, mentre l'uomo si avvicinava al suo polso.

In pochi secondi, i canini stavano già facendo il loro lavoro, mentre Giovanni imprecava mentalmente.
Come al solito, quella scarica di piacere lo colpì improvvisamente, impedendogli di parlare, ma non era forte come quella che provava con Andrea.
Venne lasciato dopo circa un minuto.

-Stai scherzando spero- disse Billy sorridendo -È davvero ottimo... quanto vuoi per lui?-

Giovanni guardò confuso Billy e poi Andrea, mentre stringeva il polso dolorante.
Andrea intanto alzò un sopracciglio, ghignando leggermente.

-Non è in vendita-

-Come no? Dai amico -Sorrise Billy dandogli una pacca sulla spalla -Ti posso dare tutto il denaro che vuoi. Se desideri alcune delle mie ragazze te le cedo volentieri.

Con noncuranza, Andrea spinse via la mano dell'uomo, sbuffando.
Odiava le persone insistenti.

-Ho detto che non è in vendita-

-Non fare lo stronzo... arriviamo ad un compromesso.-

Blood fault ||Camperkiller||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora