-Quindi... tu sei fotosensibile?- disse Giovanni ricordandosi delle parole di Luca, mentre guardava i quadri appesi sul muro.
Stavano facendo un giro della Villa, in modo da ricordare almeno le stanze più importanti.
-Si si- sorrise leggermente Pietro, mentre seguiva lo sguardo del moro -Che sfortuna, eh?-
-E i tuoi fratelli?- si girò a guardarlo -Loro hanno qualche problema? Intolleranze alimentari... allergie... problemi di vista...-
-Beh...la maggior parte di noi usa le lenti a contatto. Per il resto nulla, credo- Lo guardò come se stesse parlando con un bambino -Ma non siamo fratelli di sangue.-
Giovanni alzò un sopracciglio. Luca gli aveva forse detto una bugia? Ma che motivo aveva di mentirgli su una cosa così stupida?
-No?-
- No. Diciamo che siamo tutti stati adottati dalla famiglia Denaro. Proveniamo da luoghi e situazioni diverse-
Pietro entrò all'interno della sala da pranzo, mentre Giovanni guardava accuratamente ogni minimo particolare.
Era davvero spaziosa. Potevano siciramente entrarci fino a un minimo di venti persone.-Tu come sei arrivato qui?- chiese sinceramente curioso Giovanni.
-Esattamente come te- disse dopo qualche secondo- Un annuncio. Poi grazie a Giorgio sono entrato a far parte della famiglia-
Giovanni posò lo sguardo su una credenza piena di piatti impolverati. Sembrava che non fossero stati usati da anni.
- Ci sono stati altri annunci prima di questo? Pensavo fosse il primo-
- Ce ne sono stati molti di annunci.- Disse Pietro sorridendo -Però non tutti gli ospiti sono riusciti a rimanere...-
Giovanni prese un piatto e lo rigirò tra le mani. Era davvero ben fatto, ma lo strato di polvere era enorme.
- Oh... i piatti...- sussurrò Pietro -Sono così perché di solito mangiamo fuori...- provò a giustificarsi prendendolo e soffiandocci sopra.
-Capisco- sorrise Giovanni, guardando poi negli occhi di Pietro -E cosa ti ha spinto a venire qui? A seguire quell'annuncio-
Ci fu un forte rumore di ceramica rotta, quando il piatto scivolò dalle mani di Pietro, che era rimasto pietrificato a quella domanda.
Troppi ricordi, troppe immagini si formarono nella sua mente.
Le spalle cominciarono ad alzarsi ed abbassarsi velocemente.-Pietro?- sussurrò -Ho detto qualcosa di sbagliato?-
Nessuna risposta. Rimaneva semplicemente fermo a tremare.
-Hey...?-
-Ho... b-bisogno di Giorgio... perfavore...- disse tenendo lo sguardo basso e porgendogli il suo cellulare -C-chiamalo-
-Cosa...-
-CHIAMALO-
Giovanni afferrò velocemente il cellulare e cercò tra i contatti Giorgio.
Lo trovò tra i preferiti, e subito compose il numero.
Uno squillo, due squilli, ancora non rispondeva.
Lo chiamò una seconda volta. Niente.
Intanto Pietro si era seduto e aveva chiuso gli occhi, continuando a tremare.-Non risponde...- disse Giovanni, poggiando una mano sulla spalla di Pietro.
Quest'ultimo lo spinse via con le lacrime agli occhi.
-STAMMI LONTANO!- Urlò spalancando gli occhi.
-Pietro...-
Nella sua mano qualcosa cominciò a vibrare, e osservò lo schermo del cellulare.
Era Giorgio, lo stava richiamando.- Pietro, cosa c'è? Ero qui con Andre. Continua a non capire. Puoi raggiungermi?-
-Giorgio, sono Giovanni.-Non sentì nessun suono dall'altra parte -Pietro sta avendo come un attacco di panico e...-
Sentii di nuovo squillare, segno che la chiamata era stata chiusa.
Guardò nuovamente Pietro, che a singhiozzava e cercava di trattenersi.
Aveva detto qualcosa di sbagliato? Non riusciva a capire cosa.
In pochi secondi Giorgio entrò nella stanza, seguito da Andrea.
Dovevano essere in una delle stanze vicine, per essere arrivati così velocemente...
Subito il fratello si avvicinò a Pietro, mentre Andrea guardava scocciato i pezzi di piatto sul pavimento.-Chi è stato?- disse guardando Giovanni.
-P-Pietro... Lo ha fatto cadere per sbaglio...-
Intanto Giorgio si limitò a far alzare Pietro, sorreggendolo.
-Lo porto in camera- si limitò a dire prima di uscire, senza nemmeno guardare gli altri presenti.
In un primo momento, Giovanni fu tentato di supplicarli di non lasciarlo solo con Andrea, ma non sarebbe stato giusto.
Si sentiva maledettamente in colpa.-Non volevo reagisse in questo modo...- sussurrò.
-Non esiste un "Non volevo".- Disse freddamente Andrea- O fai qualcosa e te ne prendi la responsabilità, oppure ti chiudi in camera e vivi nella tua bolla-
Giovanni abbassò lo sguardo, decidendo di non incrociare quello del ragazzo, che sicuramente lo stava guardando male.
Solo in quel momento notò che Andrea stava indossando il suo fasciacollo.-E guarda che casino hai combinato- borbottò -Pulisci immediatamente.-
Giovanni annuì tremando, poi, mentre il castano se ne stava andando, si abbassò a raccogliere i cocci.
Non sapeva che Andrea era rimasto ad osservarlo attentamente per qualche secondo, prima di andarsene.
Anche se veniva trattato in quel modo, il moro doveva limitarsi a resistere.
Non poteva tornare indietro.
Distratto dai pensieri, si fece un piccolo taglio sul palmo della mano.
Bruciava leggermente, ma disinfettandolo non ci sarebbero stati problemi.
O almeno, così credeva.Buona Vigilia😆🎄❤
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Blood fault ||Camperkiller||
FanficGiovanni è un ragazzo di appena 20 anni, che per problemi familiari si trasferirà in una città a lui sconosciuta. Per "fortuna" trova ospitalità nell'immensa e particolare villa del signor Luca Denaro, appartenuta per anni alla sua famiglia, e ora...