Outing

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Da quando avevo visto mio fratello era ormai passata più di una settimana.
Gli hyung fortunatamente erano troppo ubriachi per aver notato qualcosa e se anche fosse,avevano passato i 2 giorni che seguirono a bere e dormire trascinando quei frammenti di memoria già danneggiati dall'alcol nel vortice dei loro sogni confusionari.

Gli unici a sapere erano Dawon e TaeTae,ma di loro potevo fidarmi.
La ragazza che si era sempre presa cura di me come se fossi il suo fratellino era probabilmente l'unica ragazza di cui mi fidavo,sapevo di potergli raccontare qualsiasi cosa e contare sulla sua discrezione. Fatto sta che la prima persona con cui feci outing non fu il mio coinquilino che ha l'abitudine di non riuscire a tenere la bocca chiusa ma lei.

Quella mattina era il mio primo giorno di lavoro di quel nuovo anno.
Durante quel periodo di pausa tra Jangjun e Tag era successo qualcosa,lo si respirava nell'aria e diventava palese ogni volta che si guardavano negli occhi,con quegli sguardi sembrava quasi volessero dirsi...'è colpa tua,ti odio'.
Non era una situazione rara,per quanto sia difficile da credere,credo che il segreto del loro essere così uniti sia che almeno ogni 2 mesi litigassero così pesantemente da sembrare che volessero uccidersi quindi non mi feci domande e lavorai come se fosse un giorno normale.

O almeno fino a quando lui non si sedette al bancone dove ero posto io. Entrò come se qualche giorno prima non fosse successo nulla,trovò persino il coraggio di sorridermi quando lo guardai.
"Ti va di parlare?" Mi chiese guardandomi in viso dato che non gli diedi la possibilità di stabilire un contatto con il mio sguardo.

"Sto lavorando,non lo vedi? Se non ti serve altro puoi andartene" sputai.
Dalla notte di Natale non facevo altro che pensare a quello che era successo e ogni volta concludevo pensando che avrei dovuto disprezzare mio fratello ed il fatto che non ne ero capace mi faceva odiare il tutto ancora di più.
Lui abbassò il capo e sospirò
"Tra quanto stacchi?"

"Adesso" Jangjun mi mise le mani sulle spalle e mi sorrise intromettendosi tra me e mio fratello.
Non fa mai niente per gli altri,perché doveva iniziare proprio ora? Lo maledissi mentalmente e sperai che si buttasse il caffè bollente addosso mentre io e Junghyun uscivamo dal retro,cosa che,alla fine successe veramente ,fortunatamente,senza procurare danni.

"Di cosa vuoi parlare?" Chiesi guardando dal lato opposto al suo
"Voglio chiederti scusa,per come mi sono comportato quella sera e di aver scaricato il risentimento per la mia relazione sulla tua" mi afferrò il polso "Mi dispiace,davvero,spero che tu e il tuo ragazzo sarete felici ".

Erano scuse quelle? Poteva impegnarsi di più,ma sapevo che questo era il suo massimo. Devo fidarmi o no? E se dovesse fare così di nuovo? E se continuasse a rendere le cose difficili?
"Facciamo che mi fido e ti perdono,se succede qualcosa del genere un'altra volta,per me resteranno solo mamma e papà "
Spostai finalmente lo sguardo su di lui per fulminarlo.

Lui mi sorrise,sollevato,sollevato per davvero.
"Immagino che in questi giorni avrai pensato ad un centinaio di domande diverse,spara" gli concessi non abbandonando la mia posizione composta.

"In effetti c'è una cosa che mi chiedevo da quando me lo hai detto,ad essere onesti ho avuto qualche sospetto da quando hai iniziato a frequentare le superiori,non c'era nessuna che ti interessava e nella tua cronologia non ho mai trovato un porno,una cosa decisamente strana per un adolescente,quindi mi chiedevo se hai sempre lo saputo ,o nel caso contrario ,quando ti sei accorto di essere gay?"

Questa era la domanda che più avrei preferito evitare perché mi vergognavo della risposta,ma sapevo perfettamente che sarebbe arrivata .
"Quando mi hanno stuprato" mormorai in imbarazzo rimanendo in silenzio e a testa bassa per qualche istante e poi ripresi a parlare a raffica,dicendo le prime parole che mi venivano in mente come mio solito quando devo parlare di me. Una parte di me desiderava che riuscisse a decifrare quell insiemedi parole buttate lì e a dargli un senso ,l'altra invece era ancora terrorizzata di venire giudicata.
"Non credo neanche che questa sia la parola corretta ad essere onesto. Voglio raccontarti come sono andate le cose,però promettimi che non farai niente dopo e che continuerai a considerarmi tuo fratello dopo,va bene ?Okay...Iniziamo dal fatto che all'inizio ero molto confuso, in parte mi piacevano le ragazze,in parte i ragazzi. Un pomeriggio stavo chiacchierando con uno hyung che conoscevamo. Era appena diventato maggiorenne e per festeggiare mi offrì da bere.
Successe quella volta,te lo ricordi no? Avevo ancora 16 anni e quando tornai a casa la sera tardi ancora  puzzavo di alcol e alla mamma quasi veniva un colpo. Ritornando alla storia,credo sia ovvio che accettai la sua offerta e che quello che bevvi fu più di un bicchiere per provare.
Eravamo a casa sua,soli,ad un certo punto si levò la maglietta,ma io ero già andato per poter fare qualcosa se non ricordare. Non feci niente nemmeno quando mi mise le mani addosso,quando mi spogliò e...fece quello che fece.
Poi qualche giorno dopo,quando mamma mi permise di nuovo di uscire tornai da lui,volevo sapere perché lo aveva fatto,ma una volta ottenuta la risposta non provai ribrezzo o odio,ero solo curioso,perché quell'atto cosi volgare in un certo senso mi eccitava? Volevo saperne di più,volevo provare di più. Mi odiai per questo. Cosa avreste pensato di me sapendo che dopo quello che mi aveva fatto io continuavo a tornare da lui e a chiedere di più? Avrei voluto confidarmi con te così tante volte,ma avevo paura..."

La mia voce fu strozzata da un singhiozzo,avevo iniziato a piangere senza nemmeno accorgermene e ormai a causa dei goccioloni che facevano a gara per uscirmi dagli occhi,non riuscivo nemmeno a vedere la faccia di mio fratello. Ne fui in un certo senso sollevato.

Credevo che mi avrebbe odiato e che sarebbe stato disgustato da me,anzi,ne ero quasi sicuro.
Sentii il rumore dei suoi passi,pensavo se ne stesse andando lasciandomi lì,poi mi accorsi che stava venendo verso di me e pensai che mi avrebbe colpito.
Alla fine non fece nulla di quello che avevo pensato e temuto,mi avvolse a se e mi consolò.
Mi lasciai cullare sal suo battito e consolare dalle sue braccia mentre lui mi concesse tutta la comprensione che aveva da offrire.

La sera andammo a cenare e a bere dalla zietta dove mangiavo sempre quando staccavo tardi dal lavoro e finalmente chiacchierammo e parlammo di come ce l'eravamo cavata ora che non vivevamo più a casa.

Mi riaccompagnò all appartamento e solo qualche giorno dopo scoprii che era andato dallo Hyung e lo aveva pestato per quello che mi aveva fatto.

                ➿➿➿
La storia è arrivata a 1000 visitatori,può sembrare un traguardo piccolo,ma è pur sempre un traguardo.
Questo capitolo è qualcosa a cui stavo pensando da tanto tempo e proprio per questo ho paura di non aver fatto un buon lavoro.
Spero possa piacervi lo stesso.
Dal prossimo ci sarà più Vkook alle prime armi con la vita di coppia 😏.
Kissini~

Boi |Vkook|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora