Capitolo 14 • Incubo o verità?

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Ricky: Cos'è questo posto? Perché mi è così familiare?
Il ragazzo cammina per i corridoi di quella che gli sembra una scuola elementare, ma quasi tutte le luci hanno le lampadine fulminate, il che rende il luogo un po' buio e tetro. Ad un tratto si sente una melodia.
Ricky: Questo... è un pianoforte!
Riccardo cerca di seguire la musica con l'udito. Pochi passi e arriva in una stanza, stavolta luminosa. Incuriosito si affaccia: nell'aula ci sono molte persone di spalle, che fissano un punto. Riccardo si fa spazio tra la folla e vede cosa c'era. Due bambini, uno dai capelli castani e lunghi e l'altro bianchi, suonano un pianoforte più grande di loro.
Ricky: Questa canzone... so tutte le note a memoria. La suono da quand'ero piccolo.
Un po' d'ascolto e si rende conto che quei bambini sono lui e Terry.
Ricky: Non può essere!
Alla fine della canzone, la folla inizia ad applaudire verso il Riccardo bambino, che ha suonato effettivamente meglio di Terry, e gli va vicino per fare i complimenti, ignorando il compagno. Il piccoletto dai capelli bianchi, piangendo quasi trattenuto, esce di corsa dall'aula.
Ricky: Ora ricordo... andò proprio così quel giorno. Terry, spero tu possa perdonarmi.

Detto ciò esce dalla scuola, trovandosi in un prato.
Ricky: Ma dove mi trovo?
Dietro di lui, la scuola svanisce. Il Virtuoso si ritrova da solo nell'erba. Improvvisamente delle figure compaiono. Un uomo e una donna parlano seduti, e nei dintorni un bambino fa dei palleggi con un pallone, con l'aria triste.
Ricky: Quello è ancora Terry! Solo che adesso sembra essere un po' più grande. Cosa vorrà dire ciò? Avrà passato la sua vita da solo? Solo con il calcio?
In lontananza si vedono altri bambini, tutti compagni di scuola elementare di Terry e Riccardo. Facevano una partita insieme, mentre il giovane portiere era escluso.
Bambino: Grande, Riccardo!
Bambina: Sei un vero Virtuoso!
Terry: a bassa voce Avete ragione. Io sono solo un perdente.
Ricky: Ma io... no! Terry!
Dopo averlo chiamato per qualche volta, capisce che non poteva sentirlo.
Terry: stringe i denti No! Non sono un perdente! Migliorerò e dimostrerò a tutti che sono più bravo di lui! Può esserci un solo Virtuoso qui, e quello sono io!
Ormai Riccardo era senza parole.

Riccardo sente una voce femminile parlare. Si volta e arriva improvvisamente in una cucina di una casa.
Ricky: Dov'è finito il prato adesso?
A tavola sono seduti Terry, età attuale, e i suoi genitori.
Papà: Perché l'anno prossimo non vai al liceo della Raimon? Tu ami il calcio e quella scuola sarebbe perfetta per te!
Terry: No, grazie. Preferisco la Fantasy Football School, che non è tanto lontana dal liceo che mi consigli.
Mamma: E perché?
Terry: Perché no.
Ricky: Allora è andata davvero così...
Xx: Ed è arrivato il momento di cambiare la storia.
Una voce proveniente dalle spalle di Riccardo gli giunge all'orecchio. Un po' spaventato si gira e si ritrova faccia a faccia con Terry. Diventa tutto nero e i due si ritrovano nel nulla.
Ricky: Te-Terry! Che vuoi da me?
Terry: Mostrarti come sarebbe dovuto andare tutto!
Archibald schiocca le dita, teletrasportando sé e il compagno al momento dell'esibizione al pianoforte da bambini.
Ricky: Ancora qui! Terry, senti...
Terry: No, senti tu! indica i bambini che suonano.
Il Terry bambino da una spinta col gomito al piccolo Riccardo, notando che stava avendo più attenzioni. Il Virtuoso sbaglia le note e perde il filo, poi la gente inizia ad ammirare la bravura dell'altro.
Ricky: Cosa?! Perché?!
Da quel momento tutte le scene che Riccardo ha visto ricompaiono, ma con lui al posto di Terry e il portiere al suo.
Terry: Adesso ammira: Terry il Virtuoso e Ricky lo sfigato!
Riccardo si mette le mani nei capelli con gli occhi lucidi. Si sentiva quasi mancare.
Terry: lo guarda con aria infuriata Capisci cosa provo adesso?! Come dovrei sentirmi?!
Ricky: No...!
Terry: Tutto quello che hai tu, lo merito io!
Ricky: NOOOOOOOO! urla piangendo.

.

Ricky: NOOOOOOOO!
Urlando si alza, restando seduto sul suo letto. Si poggia una mano sulla guancia e sente le lacrime scendere. Si guarda intorno: la sua camera è illuminata leggermente da una lampada su un mobile, che tiene accesa durante la notte.
Ricky: Era solo un sogno?
Si strofina gli occhi con le mani e continua a respirare a bocca aperta affannato.
Ricky: Non posso crederci... è stato orribile. Oh, Terry...
Alla porta bussa una domestica da poco arrivata 'in famiglia'. Apre lentamente.
Domestica: Signorino Di Rigo, tutto bene? Vi ho sentito urlare.
Ricky: Sì, solo un incubo.
Domestica: Va bene. Dorma pure ora, che è notte fonda.
Ricky: Certo. Notte.
Domestica: Buonanotte!

Angolo scrittrice:
Scusate per il capitolo abbastanza lungo ;p spero vi piaccia comunque (se avete la pazienza di leggere hehe)

[SOSPESA] Che ne pensi di me? (Inazuma Eleven Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora