Prologo

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<Soraya non piangere>
<Soraya non essere felice>
<Soraya la colpa è tua>
<Soraya non vivere>

Le lacrime rigano il mio viso abbronzato, lacrime di frustrazione di sottomissione, lacrime di terrore.

Guardo il mio riflesso allo specchio, mi dico mentalmente di non mollare, mi dico di non cadere nella tentazione della morte.

Guardo le mie lacrime cadere sul pavimento roseo come guardo le gocce di pioggia rincorrersi sulle vetrate.
I miei capelli nero corvino appiccicati sulle guance bagnate, i miei occhi neri che nascondono infinite cose agli altri e a me stessa.

Cerco di calmarmi, il cuore, beh credo di avercelo ancora, è ghiacciato dal male che ho ricevuto e che ricevo tuttora dalla mia famiglia.

Strappo una foto dall'album della mia famiglia e altre lacrime scorrono furenti come tori alla carica.
Mia madre, quanto mi manca! I miei zii mi avevano detto, quando ho cominciato a sentire la sua mancanza, che era scomparsa, così come mio padre, io so che la loro anima non è qui, ma è in cielo, lo sento.

Io ho diciotto anni, sono maggiorenne, ma ció non comporta la mia completa autonomia, io sono uno spirito libero, ma che ha grosse catene che lo bloccano che lo fanno sentire nessuno, i miei zii.

Loro mi hanno raccontato all'età di sedici anni, che dopo la scomparsa dei miei, quando avevo tre anni, loro mi avevano adottato, cosa terribile.

Loro sono due licantropi, come me, non ricordo di che colore è il mio lupo, non permettono la mia trasformazione e il mio lupo ne risente moltissimo ed anche io.

Mio zio Arthur e mia zia Carmela sono dei solitari, non sopportano essere delle marionette, ma la vita da solitari comporta molti più pericoli di essere in un branco, ovvero se si è attaccati nessuno verrà ad aiutarti, hai dei confini ristretti, e hai meno cibo a disposizione.

Una luce peró sconvolse la mia vita tempo fa, Noah il mio ragazzo è stupendo sia caratterialmente che fisicamente, ha dei folti capelli neri come i miei e degli occhi ahimè azzurri.
Dico questo perché chi ha degli occhi azzurri anche nel proprio lupo è un omega, considerato uno scarto, e quando nasce in una famiglia viene rifiutato o addirittura ucciso, ma Noah viene da una famiglia di omega, ed è di razza pura.

La mia "famiglia" non ne è a conoscenza, per fortuna, loro li odiano.

Io lo amo terribilmente, ma sempre la sfortuna è dalla mia parte, i miei zii mi hanno comunicato che devo lasciare tutte le persone a me più care, sono una promessa sposa.

Quel giorno il mio cuore ha cessato di battere, loro si sono preoccupati sì, ma al mio risveglio mi dissero «per fortuna ti sei svegliata, sennò perdevamo il matrimonio».

Ho dei ricordi terribili, Natale... tutte le feste sono un terrore, loro due litigano in continuazione.

Il mio promesso sposo è un'Alpha terribile, è maturo di età ed è potente molto potente, ma io non voglio.

Apro la finestra, il vento gelido di inverno mi sfiora la faccia delicatamente, salto sopra di essa e atterro in un modo perfetto, dovuto alle molte volte che ripeto quell'azione essenziale per scappare da quella casa.

Mi inoltro nel bosco sempre più folto, ho voglio di vederlo, di vedere il mio omega.

Ciaooo, eccomi ritornata con una nuova storia, e con una nuova avventura.
Spero che vi piaccia.

La promessa sposa dell'alpha.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora