Tolsi una spalla dello zaino per riuscire a prendere le chiavi ed aprire la porta, entrai e salutai tutti i presenti, ovvero mia mamma e mio fratello. “Giulia, perché hai fatto così tardi?” chiese Sandra.
“Andrea è venuto a prendermi e forse ci abbiamo messo troppo a venire” risposi sinceramente, evitando che scoprisse qualcosa o che cominciasse a farmi l'interrogatorio.
“E lui dov'è?”
“Mi ha accompagnata fino a qui fuori, ora penso che vada al suo hotel” aggiunsi, andando nella mia stanza per appendere lo zaino e la giacca, tornando in cucina per mangiare.
Presi posto e mi buttai un po' di pasta dentro al piatto. “Quindi, insomma, tu sapevi che lui sarebbe venuto a prenderti?” domandò Peppe, mentre si riempiva un bicchiere d'acqua.
“No”
“Ti ha fatto una sorpresa?”
“Ma secondo te?”
“Che hai Peppe? Ancora questa storia che non ti sta bene. Giunvitalo a cena, domani, così vedremo come cambierai idea. No, Giulia?” intervenì mia mamma.
“Sì, certo. Se viene anche Veronica, con Jako. Lei ci è passata, magari lo fa ragionare a 'sto qua” parlai, dopo aver iniziato a mangiare.
Giuseppe fece finta di niente, ma ad attirare la sua attenzione fu la mia suoneria. Presi il telefono dalla tasca, praticamente scioccata dal fatto che mi stesse suonando il cellulare, e notai che era Andrea.
“Chi è? Rispondi” mi incitò Sandra, e così feci.
G: Pronto, chi parla?
A: Giuli sono Andrea, stai bene? Va tutto bene?
G: Sì, certo. Perché dovrebbe andare male? - ridacchiai - Andre ma piuttosto stai bene tu?
A: No è che non ti ho lasciata proprio davanti al cancello e sono stato così stupido da non controllare se eri entrata o meno.
G: Ma tu stai male Andre, ora sto pranzando però. Ci sentiamo dopo, ti scrivo io.
A: Okay, a dopo bimba.
G: A dopo - sorrisi - Andrea.“Ma che voleva quello?” sbottò Peppe, guardandomi quasi male dalla rabbia infinita che provava guardandomi così presa da lui e così felice con lui, cosa che non si sarebbe aspettato e che complicava il suo volerci allontanare.
“Voleva sapere se stavo bene, perché ci siamo salutati all'incrocio, e non davanti al cancello” risposi, vedendo mia madre con gli occhi a cuoricino. Era esaltata e contenta per me, e per noi.
“Voi due state male. Credevo che con la tua esperienza avessi deciso di dare del peso a conoscere prima la vera natura delle persone Giulia” si pulì con il tovagliolo, tornandosene in camera sua.
“L'ho fatto per anni, chiudendomi in me stessa. E se non ti sta bene che io ora voglia ricominciare a vivere, va benissimo, perché non mi interessa la tua opinione” urlai, abbastanza forte da farmi sentire.
“Lascialo perdere, quando capirà che lui ti fa felice imparerà a smettere di essere così contrario. Perché lui ti fa felice, no?” chiese, chiedendo praticamente se ero realmente presa da lui.
“Da morire, mà” risposi con gli occhi sognanti, tenendo i palmi delle mani in alto per appoggiarci il mento. Lei inevitabilmente sorrise.
“Non ho fame, ti aiuto a sparecchiare?” proposi, alzandomi come fece lei. “Certo, se ti va” disse, decisamente colpita, iniziando a portare i piatti nel lavandino.
“Comunque, questo Andrea si chiama come quello che ti ha salvata, che caso.. è una bella cosa” sorrise, facendomi sentire una grande stupida, avendo la paura di non averle mai detto che si trattava esattamente di lui.
“Mamma, ma è lui l'Andrea con cui mi sono fidanzata.. non te l'avevo detto?” chiesi un po' in soggezione, finendo il mio bicchiere d'acqua, sorso dopo sorso.
“Cosa? È lui? A Giù, ma non me lo potevi dì?! Dio, ma lo conosco già, potevi avvertirmi!” esclamò varie volte, rispondendo automaticamente alla mia domanda.
“Me sarò dimenticata, che te posso dì” mi venne il dialetto dal leggero imbarazzo, poiché aveva appena scoperto una cosa scomoda.
“Va bene, ora và in camera tua dai, che il tuo Andrea starà a aspettà co ansia che tu glie scrivi” disse, la ringraziai ed andai nella mia stanza, sentendo la forte mancanza di Andrea, che mi dava la voglia di scrivergli subito.
A: Andrea
Eccomi bimbo 🐧
Da: Andrea
Stavo aspettando solo questo, come sta la mia bambina?
A: Andrea
Non lo so manco io, Peppe quando mi hai chiamata si è arrabbiata e mi ha dato della inguenua. Mia madre ha scoperto che l'Andrea di cui mi sono follemente innamorata, è quello che mi ha salvato la vita. Avevo dimenticato di dirglielo.
Da: Andrea
Immagino la sua faccia perfettamente, e stranamente pure come si è comportato Peppe. Non è la prima volta.
Ma nonostante questo, come stai seriamente?
A: Andrea
Ora che mi scrivi meglio.
Domani sei invitato a cena da me.
Da: Andrea
Me l'aspettavo, sinceramente. Ho già ansia ma penso che appena ti vedrò svanirà del tutto, perché voglio averti tutta per me, ma voglio anche il consenso della tua famiglia. Voglio che le nostre famiglie abbiano un bel rapporto.
A: Andrea
Ci sposiamo, eh?
Da: Andrea
Sono così innamorato e lo sono ogni giorno di più. Non ti dico che durerà per sempre perché alle parole non ci credo, ma giuro te lo dimostrerò perché i fatti sono la cosa più importante.
E niente, lui mi aveva presa e non aveva intenzione di lasciarmi più andare, per fortuna.
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Il Miracolo Della 34A Strada.
Romance"Ci sono giorni in cui sprofondi nel passato, e poi giorni in cui pensi solo al futuro. Ci sono giorni in cui l'amore ti salva, e poi giorni in cui ti strazia. Ci sono giorni in cui si vive, e poi giorni in cui ti senti solo morire. Ma poi i giorni...