Parte 8

39 5 0
                                    

Zoey restò piuttosto delusa dal Villaggio Tapu, che era solo un piccolo agglomerato di resti di muri e non di antiche costruzioni come sperava. L'unica cosa positiva erano le statue tipiche di Alola che erano sparse ovunque. Zoey trovò la scusa di fotografare proprio quelle, per lasciare Lucas e Lylia da soli al Centro Pokémon a prendere qualcosa da bere. Nella sua esplorazione dei dintorni scoprì una spiaggia dalla sabbia nera, vicino cui sorgeva un vecchio supermercato abbandonato. La strada che conduceva sulla cima del monte era chiusa e gli operai sostenevano fosse perché era in costruzione la Lega Pokémon proprio sopra alla cima.
Dopo un po', la ragazza tornò dagli altri due, che ridevano e scherzavano seduti a un tavolo. Era un peccato disturbarli, pensò Zoey, ma dovette farlo, dato che Malpi li aspettava. Il terzetto si rimise in marcia quindi e uscì dal Villaggio Tapu.
La Residenza Aether era una costruzione fatta di blocchi bianchi che sorgeva contro la roccia dura del Monte Lanakila.
«È una struttura che accoglie anche i bambini» spiegò Lylia.
I tre entrarono.
Era piuttosto semplice, con un Oranguru addetto alla reception e, in un angolo, due bambini che giocavano con uno Yangoos.
«Eccovi qui finalmente!» esclamò Malpi «Venite, venite!».
«Bambini, posso farvi una foto?» domandò Zoey.
I piccoli acconsentirono, contenti.
«Sono i miei fratelli» spiegò Malpi «Vivevamo tutti a Poh, prima che... Non importa. Allora, Lucas, vuoi che ti mostri dove si svolge la prova del giro?».
«Oh, sì, non vedo l'ora di iniziarla!».
«Voglio venire anch'io, per immortalare quello che posso!» intervenne Zoey.
«Io posso restare qui con i bambini» propose Lylia.
«Poi non sarai sola a lungo, tra non molto arriverà Hapi» aggiunse Malpi.
Zoey non sapeva di chi stessero parlando, mentre Lylia e Lucas parevano conoscerla. Le spiegarono che si trattava di una ragazza proveniente da Poni, l'ultima isola di Alola. L'avevano conosciuta a Malie prima del giorno dell'incontro al giardino.

* * *

La professoressa Magnolia era una donna gentile e ospitale. Aveva lasciato restare Vergil e Brandon nella stanza accanto alla sua del palazzo in cui si trovava il Centro, così per non scomodarli a cercare un altro alloggio. Poco dopo il loro arrivo a Kantai, l'aereo del Team Galassia era atterrato, lasciando scendere Venere, una donna sulla trentina con i capelli biondo scuro e un grosso paio di occhiali a coprire gli occhi. Indossava una tenuta tipica del Team Galassia, con rifiniture e dettagli gialli. Lei e Magnolia erano andate subito d'accordo.
Quel giorno avrebbero dovuto assemblare i pezzi del macchinario in grado di rilevare gli ultrvarchi. Brandon aveva appena chiuso una telefonata con Lucas, che gli aveva detto che lui, Lylia e Zoey si trovavano alla Residenza Aether e che entro poco avrebbe sostenuto la prova del Capitano Malpi. Lavorarono al dispositivo per quasi tutto il pomeriggio, fino ad arrivare a sera.
Il risultato fu soddisfacente: un piccolo schermo che nascondeva complessi chip di ultima generazione e un minuscolo cristallo di Rossocatena, in grado di rilevare le fluttuazioni nello spazio-tempo e indicare se si trattava di distorsioni o ultravarchi. Nel caso di questi ultimi, riusciva a dare un'immagine più o meno nitida di cosa c'era dall'altra parte. Almeno in via teorica. Finché qualcuno non apriva un ultravarco, non era possibile testarlo, ma Venere si dimostrò fiduciosa.
«La Rossocatena non fallisce e su questo abbiamo le prove» disse «Quando sarà il momento, funzionerà».
Infine, esausti per la giornata di lavoro, si sedettero nell'ufficio di Magnolia, dove Brandon accese il suo Poké-gear e attese.
«Cosa fate?» domandò la professoressa ai ragazzi e alla scienziata.
«Aspettiamo una notifica sull'inizio di una conferenza stampa indetta alcuni giorni fa a Sinnoh» spiegò Brandon «Ci sarà un annuncio molto importante».
Prima che Magnolia potesse indagare oltre, l'oggetto emise un suono.
«È cominciata» annunciò Venere «Se vuole vedere, professoressa, assisteremo alla diretta».
Sullo schermo comparve un palco con un leggio, dietro cui stava in piedi un giovane uomo dai capelli blu.
«Salve a tutti, mi conoscete, sono Saturno, comandante del Team Galassia» disse «Vi starete chiedendo perché abbiamo richiesto questa conferenza. Ebbene, il motivo è un annuncio importante, che speriamo cambierà per sempre il destino di questo pianeta. Ora lascio la parola a Yvonne, che spiegherà ogni cosa».
Saturno si fece da parte e al suo posto si sistemò una donna di almeno ventisette anni, dai capelli bianchi e occhi azzurro intenso, con indosso una divisa bianca e verde acqua.
«Salve. Come ha già detto Saturno, io mi chiamo Yvonne. Il mio scopo qui è annunciare che il Team Galassia è andato incontro al suo ultimo e più profondo cambiamento. I ranghi sono stati espansi a dismisura, fino a trasformare ciò che conoscevate in qualcosa di completamente nuovo. Ora il Team Galassia non esiste più. Nasce dalle sue ceneri la Divisione Galassia, una piccola parte di un'associazione più grande, la Chronos Energia. Io sono la direttrice della Chronos e quelli che indosso sono i nostri colori. Come azienda, il nostro scopo è fornire a tutti il risultato della nostra ultima scoperta: energia pulita e illimitata, a un prezzo molto basso. Abbiamo già preso accordi con alcuni governi e la distribuzione è iniziata una settimana fa, senza intoppi. Però siamo molto più di un'azienda. La nostra missione è difendere gli oppressi, sia umani che Pokémon, in questo folle mondo di pregiudizi. Per questo abbiamo aperto molte filiali della Chronos in varie regioni, tranne qui a Sinnoh, dove siamo già attraverso la nostra Divisione Galassia. Le risorse di cui disponiamo sono pressoché illimitate, grazie alla nostra fonte di energia e a strategici acquisti di terreni ricchi di materie prime. Il nostro quartier generale, l'Eden Prime Tower, si trova non lontano da Kalos, in un piccolo arcipelago che abbiamo acquistato e che fungerà da riserva di pace e prosperità. Lì svolgeremo esperimenti e produrremo nuove tecnologie, il cui scopo sarà rendere più facile al vita di umani e Pokémon. Il problema che sorge a questo punto è: gli esperimenti saranno eticamente accettabili? I governi tenteranno di intromettersi? L'unica soluzione che abbiamo trovato per evitare tutto ciò, ovvero l'unica che non prevede la violenza, è quella che vi illustrerò, nonché il vero scopo di questa conferenza» la donna prese fiato e parve lanciare occhiate penetranti a coloro che sedevano sotto di lei «Da questo momento, la Chronos dichiara la propria sovranità sui territori che le appartengono, a prescindere dalla regione in cui essi si trovano. All'Eden Prime Tower, nell'edificio di Rupepoli di Sinnoh e a Clives, dove stiamo costruendo una vera e propria città, vigeranno le nostre leggi e nessun governo straniero dovrà mai interferire con ciò che facciamo entro i nostri confini. Non fate l'errore di sottovalutarci, perché, nonostante siamo piccoli, disponiamo di tecnologie avanzate che progrediscono ogni giorno. Lasciateci fare il nostro lavoro, ovvero proteggere chi ne ha bisogno e noi non diventeremo ostili, cosa che peraltro non rientra nei nostri piani. Questa dichiarazione ha solo lo scopo di aiutare la Chronos a portare avanti i suoi progetti di salvaguardia del pianeta, non è una sfida. Certi atti vi sembreranno addirittura bellicosi, ma lo scopo è solo quello di proteggere tutti a qualsiasi costo. Gli accordi presi con gli altri governi non cambiano e continuiamo a sperare in un futuro di energia rinnovabile e illimitata. Nei prossimi giorni pubblicheremo sul nostro sito ufficiale tutte le informazioni che qui non sono state dette. Per ora è tutto. Vi saluto e vi auguro un radioso futuro e spero vivamente che la Chronos vi possa aiutare a realizzarlo» Yvonne si girò e se ne andò impettita, seguita da Saturno e da alcuni membri di quella che ormai era la Divisione Galassia.

Pokémon Fanfiction-Avventura ad AlolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora