Rigor mortis

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False speranze lasciano la mente
e 'l cuor lento, poi fermo se ne pente.
La luce che m'allontana dal presente;
andrò in alto o nella fiamma latente?

Osservava muto il mio corpo terreno
che fermo giace, occhio vitreo. Strano,
di luce scura si riempiva sereno,
nessun angelo alato gli mise freno.

Un brusco lampo m'acceca improvviso,
la oscura visione svanì con un sorriso;
infine, sveglio, mi specchio 'l viso
ed eccolo, demone dal volto condiviso.


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