Dei senescenti

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Come parassitati ci lasciamo,
inconsapevoli,
divorare intonando vetuste liturgie,

mi sento soffocare dalla catena
di ombre di divi maledetti,
che, laboriosi, tramano empietà.

Dei senescenti,
marcenti,
di adulazioni vi coprite
ostentando frivolezze,
mostrando, miseri, la vostra luce smunta.

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