Caduta

42 8 19
                                    

Quel dì funesto ricordo con dolor,
quando sì come volatile
le mie piume vidi tarpate con orror;

l'occhi dei fratelli miei, respiro labile,
un'infausta punizione.
Del padre la voce non più udibile.

Del colpo fatal fingo sia finzione
la casa che s'allontana,
quale ingiusta ostracizzazione...

Cadetti in terra, ora non più piana;
guardavo ancora triste 'l lascito.
Credevo che l'azione mia fosse sana.

Rimasi a rimirar, a lungo, tacito.
Preferirei lo brutal assassinio,
che infausto destino tragico.

Or mi ritrovo codesto scuro dominio,
tetro antro solitario;
solo, ora, sicché visto come abominio!




AprosìaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora