07: "Facciamo un patto, muto."

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Non posso. Non posso.

-Non puoi –Mi lesse la mente Niall –C’è ancora qualcuno. Aspetta che se ne vadano, o lascialo alla sua sorte…ci riescono sempre.

Mi girai a guardarlo, ma non potei chiedere niente, sapevo che a lui gli faceva male tanto quanto a me. Come fa a trattenere tutta questa tristezza davanti ai suoi amici?

Mi allontanai inevitabilmente da quel posto. Non potevo smettere di guardarlo. Non potevo. Stavo per tornare indietro mentre lui si puliva la faccia, non ha potuto gridare.

Se avesse gridato. Lo avrei fermato, non lo avrei difeso , ma qualcosa avrei fatto.

Era zitto.

Non ha potuto gridare per quanto i colpi gli facessero male.

Arrivai ad un punto in cui c’era solo il muro, mi rannicchiai su me stessa ancora con la bocca tappata. Zayn mi vide tra tutti i piedi dei ragazzi, eravamo alla stessa altezza ma dall’altro lato del corridoio, io negai con la testa ripetutamente mentre lui annuiva. Mi stava perdonando.

-Alzati,scemo! –Gridò Derek sollevandolo, era molto forte –Sai la fortuna che hai di essere nostro? Guarda il lato positivo! – Si inclinò fino a essere fronte contro fronte –Ci divertiremo molto.

Mi tappai gli occhi. Non potevo vedere tutto questo.

-Dio, ogni giorno mi amo di più –mormorò qualcuno affianco a me. Lorena era inchinata per potermi guardare.

-Tutto questo è stata una tua idea –Sussurrai.

-Non devi ringraziarmi amore, davvero. –Sorrise mente mi prendeva per mano –Andiamo, dobbiamo avvicinarci, andrà bene.

Io non mi fermai, ( Perché non mi fermai? Sono una fottuta idiota.) Finché non arrivammo in prima fila. Vidi come i piedi di Zayn erano alzati. Stava tremando.

-Perché non ci canti una canzone? –Chiese Derek con una voce da bambino. Crudele. –Andiamo,ti faccio il coro…

-Che canti! Che canti!

Le lacrime di Zayn iniziarono ad uscire.

-Che canti! –Continuarono gli altri.

-Hai sentito? Puoi sentirli? Vogliono che canti, canta! –Lo sputò. Zayn continuava ad essere alzato da terra.

Merda.

-Non può parlare…-Disse un Terzo. In qualche minuto un Quarto.

Derek si girò rapidamente, e senza dire assolutamente niente i suoi amici avanzarono contro il Terzo. Dio.

-È sicuro? No no, a me non piace la discriminazione, Zayn, andiamo…Dimostra a questo ragazzo che puoi parlare. Parla.

Silenzio.

-Parla –Ripeté.

-Basta,basta –Ripetei con sommo silenzio.

-Parla.

-Basta.

-PARLA ADESSO! – Lo prese con più forza e lo scaraventò contro gli armadietti in una forma brutale, un metro e mezzo di puro dolore. Un metro e mezzo che avrei potuto evitare.

Si zittì.

Derek rise con tutti i suoi amici, gli diede la mano e si avvicinò a Zayn, inchinandosi –Facciamo un patto –Gli sussurrò –Quando potrai dire il mio nome, ti lascerò in completa pace.

Si alzò,pulì le sue scarpe nei jeans di Zayn e si girò. In questo momento, come se tutto fosse finito, tutti se ne andarono.

Io restai li.

Lui restò li.

Mi guardò con un occhio viola, e poi sorrise.

“Non succede niente” disse con le labbra. Si alzò con tutte le sue forze e si diresse al bagno.

Io restai li.

Non sai fare altro? Andiamo,Rachel! Mi girai e entrai nel bagno dei ragazzi, che le fa.

-Dove ti fa male? –Chiesi velocemente controllandogli la faccia, lui mi segnalò la spalla e l’occhio –Puoi aprirlo completamente?

Lui ci provò.

-No no,lascialo così, ascolta…dopo scuola ti aspetto nel parcheggio. Non voglio lasciarti così, andremmo a casa mia e…

-Rachel? –Chiese qualcuno.

Derek.

-Che fai qui? –Chiese.

-Che ci fai tu qui? Cosa ci fai parlando con questo?

-Gli stavo dicendo solamente…che tu e io ci vedremo stasera. No? – Mi precipitai sulle sue braccia, lui sorrise –Adesso dimmi cosa ci fai qui.

-Mi hanno detto che il muto era qui dentro, volevo semplicemente rivedere questa faccia da scemo che mi piace tanto –Sorrise lasciandomi e avanzando fino a lui, gli prese la faccia –Ti ha già raccontato del patto che abbiamo fatto?

-No –Risposi, anche se era chiaro che lo aveva fatto. “Facciamo un patto,quando potrai dire il mio nome, ti lascerò in completa pace.”

-Era qualcosa tipo: Non smetterò mai di dargli fastidio, non smetterà mai di essere mio, perché? Perché non potrà mai compiere quello che gli ho detto.

-E cos’è quello che gli hai detto?

Prima che potesse rispondere, Zayn li diede un pugno nella mandibola riuscendo a liberarsi dalle sue mani. Uscì correndo in un modo straordinario.

-Merda! –Gridò Derek mentre colpiva il pavimento –Che aspetti! VAI E DI A NIALL CHE LO PRENDA! LO UCCIDERÓ!

Uscì correndo da lì. Proprio quando girai per vedere dove se ne era andato, lo vidi entrare in caffetteria.

-Zayn! –Gridai raggiungendolo –Zayn per favore!

Vidi come si mise sotto un tavolo.

-Zayn per favore –Ripetei silenziosamente –Giuro che non lo dirò a Derek che sei qui. –Fu in questo momento che decise di uscire pian piano, come un cagnolino spaventato –È troppo,non so come farò, ma adesso stesso noi andremmo a casa mia.

MUTO│Zayn Malik (Book #1) (Traduzione in Italiano)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora