Casa di Rachel –PDV:
Lunedì.
Avevo passato tutto il fine settimana da sola chiusa in camera mia pensando a tutto quello che era successo nelle ultime settimane. Era incredibile.
Ricevetti anche 72 chiamate da Harry.
15 da Lorena.
7 da Niall.
E due da un numero sconosciuto.
Non risposi a nessuna di queste.
Dovevano capire la mia situazione proprio adesso, non insistermi tutti i maledetti giorni e notti, però beh…oggi era un nuovo giorno. Finì di prepararmi per andare a scuola, asciugandomi le lacrime e sistemandomi il mio lucidalabbra. ùSalutai i miei genitori, presi la borsa e aprì la porta.
Ed era lì.
-Hey –Sorrisi, lui si avvicinò e mi sorrise –Che bello che sei oggi –Gli sussurrai a due centimetri dalla sua bocca, lui non resistette più e mi baciò –Mmm –dissi –Come sati?
Lui annuì nel mentre che si stringeva tra le spalle, normale.
-Bene, andiamo?
Luì annuì nuovamente, lo presi per mano e iniziammo a camminare, fino a scuola.
OSPEDALE –HARRY –PDV.
Il dolore nella spalla mi svegliò, ogni giorno era sempre più insopportabile. Aprì gli occhi completamente e tolsi il telefono da sotto il cuscino. Nessuna chiamata da parte di Rachel.
Sospirai e mi sedetti sopra il letto, mi faceva male il sedere.
-Buongiorno, ragazzo–Mi sorprese un’infermiera entrando bruscamente, sembrava molto agitata, controllò un macchinario che era vicino a me e mi guardò la ferita del braccio –Una delle due, o non vuole rimettersi in sesto o è un idiota.
Cosa?
-Perché lo dici? Chiesi facendo una faccia addolorata sentendo una delle sue dita nelle mie ferite.
-Perché questo non sta facendo progressi, e sa perché? Perché continua ad occupare il suo corpo come se ci stesse meravigliosamente.
-Sta meravigliosamente –Difesi, lei alzò un sopraciglio incredula.
-Aha, dillo a questo qui –Rispose indicandomi la cartella dove c’erano tutti i miei dati e quello che avevo: Ferite di secondo grado maggiori. –Le raccomando soltanto di non muoversi molto, ragazzo.
-Mi chiamo Harry –Dissi stufo del fatto che mi dicesse “ragazzo”, che poi avevamo la stessa età.
-Lo so che si chiama così –Rispose alzando la cartella –Però risulta che ho qualcosa chiamata etica…e non arriverò mai dicendole “Hey, Haroldo pazzo, come va?” –Disse imitando una voce da quartiere, io risi e annuì con la testa, accettando il fatto che avesse ragione –Bene, credo che sia meglio che la lasci, ho molte altre persone da controllare, si curi per favore, non lo voglio più di due mesi qui perché la finirei con il lanciarla fuori dalla finestra –Scherzò, o almeno spero –Oh, ho appena visto la sua visita giornaliera arrivare…vado a dirle che può entrare.
La mia visita giornaliera?
Rachel!
Saltai fuori dal letto per sedermi completamente e iniziai a pettinarmi i capelli, l’infermiera si gettò su di me cercando di farmi ricoricare –Giovane, si fermi! Si farà male, cazzo!
Mi fermai completamente, cos’aveva detto?
-Oh, Gesù…io non volev….cioè…è che lei…
-Va bene –La calmai mentre le prendevo la mano –è mia la colpa, non era mia intenzione preoccuparti, mi dispiace –Lei annuì un po’ più calma.
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MUTO│Zayn Malik (Book #1) (Traduzione in Italiano)
FanficMUTO. "-Come fai a sopportarlo? È muto! -E che avvolte non servono le parole per dire quanto vuoi bene ad una persona- Rispose Rachel con un sorriso ricordando Zayn, il muto." Questa non è una mia storia, è stata scritta da xUnpredictablex. Le ho se...