Fallo, se è ciò che vuoi.

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Il grande edificio davanti a noi era pieno di vetrate e pannelli colorati all'esterno, tanto grande ai miei occhi da apparire come un'astronave. A Midland quella era la superficie di metà città invece lì, era solo una piccola parte, quasi insignificante.
Una scritta al centro della facciata anteriore diceva: "Palladium" affiancata da vistose figure che ritraevano vestiti, accessori ed elettrodomestici per la casa.

Seguii Justin varcando la porta scorrevole d'ingresso, era decisamente più fresco la dentro e non si stava affatto male.
"Allora.." gli occhi di Justin mi guardarono attentamente, riflessivi. ".. iniziamo dalle scarpe?" annuii affiancandolo senza smettere un solo secondo di guardare quelle enormità che mi circondavano. Salimmo nella prima scala mobile affollata del complesso arrivando al piano superiore.
Justin entrò nel primo negozio di quella grande galleria, non lessi il nome, non feci in tempo, i miei occhi vennero subito catturati da centinaia di scarpe disposte in ordine di colore. Justin attirò la mia attenzione mettendomi davanti agli occhi una scatola di cartone, scarpe.
"Queste ti andranno bene, prova" disse.
Andai a sedermi in una delle piccole sedie rosse al centro del negozio sfilandomi quelle scarpe nere e maschili ed aprendo la scatola.
Erano classiche, credo fossero di quella marca molto famosa anche da noi, "Vans" - mi sembra di ricordare - nere e bianche.
Non ero una ragazza viaziata o cose del genere, non ero delicata in fatto di gusti così guardai Justin ed annuii.
"Vanno bene" dissi muovendo le dita dentro il tessuto.
Lui prese la scatola e la portò alla cassa spiegando all'uomo dietro il bancone che le avrei indossate sin da subito. In effetti le altre, iniziavano a farmi dolori ai talloni. Tornò poco dopo con la scatola dentro un sacchetto colorato che recitava il nome del negozio.
Justin mi afferrò il braccio trascinandomi fuori dal negozio. Quel contatto mi fece rabbrividire e per un secondo pensai a Dylan, lui non mi avrebbe mai preso in quel modo. Mi avrebbe baciato le labbra - come sempre - e mi avrebbe preso delicatamente la mano iniziando a camminare a passo lento, al mio fianco.
Justin era l'opposto. Credo non conoscesse la parola, delicatezza.
Mi fermai davanti alla vetrina di un altro negozio e lui allentò la presa fino a lasciarmi andare e ammetto che quel calore che fino a quel momento mi aveva imprigionato svanì. Effetto Justin, suppongo.
"Guarda quello che carino!" dissi indicando un abito nella vetrina. "E quella? Quella è bellissima e poi wow, quella gonna, non trovi sia bellissima?!" esclamai senza staccare un secondo lo sguardo dal vetro.
Justin ridacchiò avvicinandosi.
"Vacci piano, la mia carta di credito non è off limits" disse stringendomi nuovamente il polso. Alzai le spalle ed entrai nel negozio rompendo quel piccolo contatto, mi guardai intorno meravigliata.
Amavo fare shopping, amavo tutto ciò che c'entrasse anche minimamente con la moda, ogni sabato pomeriggio Natasha ed io andavamo a girare i piccoli negozi del centro altrettanto piccolo di Midland.
"Avanti, cosa ti piace?" chiese Justin portando le braccia al petto.
Lo guardai ed ebbi l'impressione che non fosse di casa in quel posto, sembrava fosse la prima volta che faceva compere con una ragazza.
Arrossii all'idea di essere la prima.
"Fa tu" dissi. Inarcò entrambe le sopracciglia. "Mi fido.." spiegai sorpassandolo ".. ti aspetto nel camerino" conclusi guardandolo con la coda dell'occhio.
Sentii per un po' la presenza dei suoi occhi ancora su di me, presi fiato quando girai l'angolo ed ebbi la certezza che non avrebbe potuto guardarmi ulteriormente.

Arrivò dopo pochi minuti con dei vestiti fra le mani, li presi ed entrai chiudendo la tendina color crema.
Guardai quello che aveva portato. Andai per tentativi ritrovandomi con dei jeans scuri aderenti, lunghi fino alle caviglie ed una canotta con vari colori e disegni sul davanti.
"Che ne dici?" chiesi girando su me stessa un paio di volte. Mi osservò per un minuto abbondante dopo di che sorrise.
"Vai bene" disse. Non mi aspettavo altro se ve lo state chiedendo anzi, mi ritenni soddisfatta, onestamente immaginavo una scena muta da parte sua.
Entrai e dopo aver provato un'altra maglietta ed un golfino indossai l'ultimo capo, era un vestito.
Deglutii.
Lo indossai ed era bellissimo. Non credevo che Justin avesse dei buoni gusti anche se gli avevo detto di fidarmi. Era bianco, arrivava appena sopra il ginocchio e nella schiena era ricco di dettagli in pizzo, era bellissimo. Io amavo il pizzo.
Uscii e le sue labbra si dischiusero mentre i suoi occhi mi analizzavano.
"Sapevo che ti sarebbe stato bene" disse in un sussurrò passandosi la lingua sulle labbra. Sentii un leggero rossore diffondermisi sulle guance quasi mi avesse detto in modo indiretto che ero bella, in quell'abito.
"Ehm, mi cambio" dissi imbarazzata. Annuì senza togliermi gli occhi di dosso un solo secondo.

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