- in a flat with five guys.
«Appena tornano Steven e Duff, ti facciamo sentire Mr. Brownstone.» Axl mi distraeva e non poco, ma c'era Slash che non la smetteva di guardarmi e Izzy che avevo l'impressione mi odiasse.
Pochi minuti dopo, il ragazzo più alto che avessi mai conosciuto era entrato nell'appartamento, aveva i capelli biondi con alcune ciocche scure, era magro e alto minimo un metro e novanta, poi c'era un altro che era molto più basso di lui, aveva il corpo da lottatore e i capelli biondi ridotti a un groviglio, aveva un viso molto dolce:«Uh, chi è questa bella ragazza?» ha detto il ragazzo alto, sorridendomi maliziosamente e avvicinandosi, io mi sono istintivamente allontanata.
«Si chiama Jen, Axl e Izzy l'hanno invitata a sentirci perché ci abita vicino.» ha risposto Slash, accordando la chitarra.
«Tu ci abiti vicino e io non ne sapevo nulla?» ha continuato il ragazzo enorme «Comunque, io sono Duff, lui è Steven.»
Ho sorriso a tutti e due, poi Axl ha preso il microfono e Duff e Steven si sono avvicinati al basso e alla batteria, come se quello di Axl fosse stato un segnale speciale tutto loro.
«Sei pronta?» ha detto Axl, sorridendomi, io mi sono seduta e ho annuito, impaziente.
Steven ha fatto l'attacco con le bacchette, poi Slash e Izzy hanno iniziato a suonare e sono stati seguiti a ruota da Duff. Poi Axl ha iniziato a cantare. E lì sono anche iniziati i problemi.
Era fottutamente bravo. Irresistibile. Una bestia.
Poi è arrivato l'assolo di Slash, e lì sono letteralmente rimasta a bocca aperta. Quei ragazzi erano bravi davvero.
Quando la canzone è finita, Axl mi è rimasto a guardare, aspettando una mia reazione, ma ero rimasta di pietra.«Ecco, ti fa schifo.» ha detto, lanciando il microfono per terra, io mi sono ripresa e mi sono alzata di scatto.
«Cosa?! Questa è una delle canzoni più belle che io abbia mai ascoltato!» mi sono messa a ridere e poi mi sono avvicinata ad Axl e agli altri ragazzi «Siete fantastici. Dovete continuare, non dovete smettere per nessun motivo al mondo, d'accordo?»
Axl mi ha fatto un sorriso che per poco non svenivo, Izzy ha abbassato la testa come per nascondersi per l'imbarazzo, Slash si è messo a ridere seguito da Steven, poi Duff mi ha preso e mi ha sollevato da terra, ridendo come un matto. Io mi sono messa a ridere a mia volta, poi quando mi ha posato giù, mi ha dato un bacio a stampo:
«Lo sapevo che ti saremmo piaciuti!» ha detto Axl, io ero ancora rimasta scandalizzata da Duff.
«Sarò la vostra fan numero uno, ragazzi.»
«Fino a adesso sei la nostra unica fan.» ha detto Slash, con tono abbattuto, io l'ho guardato con tristezza.
«Vi assicuro che se continuerete così, ci sarà un'intera era chiamata Guns N' Roses.»
Axl ha guardato i suoi amici, loro si sono guardati a vicenda e poi si sono voltati verso di me:
«L'era Guns N' Roses?» ha detto Izzy.
Io l'ho guardato con fermezza:
«L'era Guns N' fuckin' Roses.»
Slash si è messo a ridere e ha posato la chitarra, poi ha preso una sigaretta e mi ha detto:
«Mi piaci.»
Duff mi ha squadrato e ha aggiunto:
«Io ti scoperei.»
Io l'ho guardato male, poi ho controllato l'ora sul mio orologio e ho sgranato gli occhi:
«Oh cazzo, sono le tre. Domani non mi svegliate neanche voi...» Axl e Steven si sono messi a ridere «Devo scappare.»
Mi sono avvicinata alla porta, mi sono bloccata per un secondo e mi sono girata verso quei cinque ragazzi:
«È stato un piacere conoscervi, Guns.»
Ho aperto la porta e sono scappata, senza aspettare una loro risposta, avevo molto sonno ma sicuramente non sarei riuscita a dormire decentemente. Avevo conosciuto una band fantastica e quei cinque ragazzi erano stupendi.
Stranamente mi sono addormentata praticamente subito, appena mi sono allungata sul letto già stavo dormendo. Ho sentito qualcuno bussare alla porta, mi sono alzata e sono andata ad aprire, strofinandomi gli occhi, era ora di pranzo.«Jen, ti ho svegliato?»
Duff stava davanti alla soglia del mio appartamento, aveva dei pantaloni neri di pelle attillati che non lasciavano nulla all'immaginazione, non aveva nulla addosso a parte quello e le scarpe. Una bandana nera stava legata intorno al suo collo e penzolava fino allo sterno, i suoi capelli erano disordinati e gli davano un aspetto punk. Quel ragazzo era attraente, ma a quanto pare tutti in quella band erano attraenti.
«Mh, no, non preoccuparti. Hai bisogno di qualcosa?» ho detto, sbadigliando, poi lui mi ha dato uno sguardo veloce dalla testa ai piedi, io l'ho guardato male e poi mi sono accorta del perché del suo sorriso malizioso. Avevo la mia maglia XL che usavo per dormire, mi copriva fino a dove doveva coprire per non farmi restare spogliata. Come d'istinto, mi sono portata la maglia più giù, pensando che potesse coprire di più.
«Avevamo pensato di pranzare con te, Axl ha ordinato cinese.»
Gli ho sorriso:
«D'accordo, cinque minuti per cambiarmi e arrivo.»
Lui mi ha sorriso e si è abbassato verso di me, mi ha baciato a stampo e poi se ne è andato via. Io sono rimasta lì paralizzata, ancora dovevo abituarmi ai modi di fare di Duff.
Mi sono fatta una doccia, ho preso i jeans neri e li ho abbinati ad una camicia a quadri bianchi e neri, poi mi sono allacciata le All Stars e sono andata fuori, verso la porta dell'appartamento dei Guns.
Ho bussato e, dopo vari urli di Axl, Slash mi ha aperto la porta: aveva gli occhi completamente coperti dai capelli, indossava solamente un paio di pantaloni slacciati che gli cadevano decorosamente e lasciavano vedere i peli pubici. A quanto pare non aveva le mutande. Mi sono schiarita la gola e ho spostato lo sguardo sulla sua faccia:«C-ciao Slash.»
«Ehi Jen.» mi ha lasciato lo spazio per entrare, quell'appartamento era peggiorato dall'ultima volta che l'avevo visto, ed erano passate poche ore.
Axl è spuntato dalla porta del bagno, aveva un asciugamano legato alla vita e le spalle erano nude. Sono rimasta un po' scioccata all'inizio, poi però lui mi ha sorriso e ha detto:«Jen! Mi metto qualcosa addosso e arrivo.»
Io mi sono guardata intorno, con un po' di imbarazzo, poi ho notato che Izzy e Steven non c'erano:
«Izzy e Steven?»
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Give me a rose.
FanfictionJen stava tornando dal suo lavoro come barista in un locale di Los Angeles, ma mentre attraversava le strade più malfamate della città, diretta verso il suo appartamento, ha incontrato due ragazzi di una band emergente formata da altri tre ragazzi c...