- Guns N' Roses.
Ero appena tornata dal mio turno al Sick N' Gone, mentre cercavo le chiavi del mio appartamento, un uomo con una giacca di pelle ed una cartella in mano era appena uscito dalla porta affianco alla mia:
«Buonasera.» ha detto, con un sorriso sulle labbra, aveva circa trent'anni, io ho sorriso con educazione e ho infilato le chiavi nella serratura, quell'uomo mi stava ancora guardando.
«Vuole una mano?» mi ha chiesto, indicando le chiavi, io ho sorriso e ho detto:
«No, non si preoccupi...» poi ho assottigliato gli occhi e ho continuato «Come mai da queste parti?»
«Dovevo concludere un contratto con questi ragazzi, lavoro alla Geffen Records.»
Ho sgranato gli occhi, quell'uomo ha sorriso nel vedere la mia reazione, poi la porta si è aperta improvvisamente e la criniera di Slash è spuntata fuori:
«Che sta succedendo qui?»
«Slash!» sono corsa da lui e ho detto «Mi hanno appena informato di un certo contratto...»
Lui ha sorriso e si è grattato la testa con imbarazzo, ho sentito una felicità improvvisa invadermi il corpo, ho allargato le braccia e l'ho abbracciato, lui mi ha stretto a sé. L'uomo della Geffen ha fatto un colpo di tosse:
«Via dal cazzo, l'ho capito subito che volevi provarci con lei.» ha detto Slash con tono alterato, lui ha sgranato gli occhi ed è letteralmente scappato via, io sono scoppiata a ridere.
Mentre mi congratulavo con tutti i ragazzi per il contratto appena firmato, Axl è arrivato con una bottiglia di champagne e sei bicchieri:
«Brindiamo?» il suo sorriso era fantastico.
Eravamo tutti felicissimi e io ero davvero fiera di quello che erano riusciti a fare, erano partiti da un appartamento schifoso a Los Angeles e adesso stavano scrivendo un album. Slash mi ha preso da parte e mi ha baciato, poi mi ha sorriso maliziosamente e ha continuato a baciarmi, spingendomi sempre di più verso la camera da letto.
Siamo entrati e lui si è tolto i pantaloni, visto che era l'unica cosa che indossava, poi mi ha sfilato via la maglia e mi ha fatto allungare sul letto, ha iniziato a lasciarmi baci lungo la pancia e quando è arrivato ai jeans li ha slacciati via:«Ti amo, ti amo, ti amo...» sussurrava, mentre mi baciava e mi accarezzava, io avevo brividi lungo tutto il corpo, quel ragazzo mi sconvolgeva ogni volta.
Quando abbiamo finito, mi sono posata sul suo petto, lui mi ha baciato sulla testa e poi ha allungato la mano verso il comodino:
«Che hai adesso?» ho chiesto, sentendolo agitare le braccia.
«Sto sistemando una striscia.»
Mi sono alzata di scatto e l'ho visto mentre sniffava una striscia di cocaina, l'ho guardato male e ho iniziato a rivestirmi:
«E adesso dove vai?»
«A casa, devo prepararmi per questa sera, visto che dovete suonare.» mi sono avvicinata alla porta, lui aveva un'espressione contrariata «Anche tu dovresti prepararti.»
Stavo riflettendo sul divano di casa mia della situazione con Slash, non riusciva a smettere di bere e di fumare, la droga era dappertutto e non riuscivo ancora a capacitarmene, anche se era passato quasi un anno da quando lo conoscevo. Mi sono accorta che stavo finendo tutte le unghie delle mani, così ho sbuffato e mi sono alzata, andando verso la porta di casa e preparandomi psicologicamente ad una serata piena di sesso, droga e rock.
I Guns N' Roses mi stavano aspettando sotto al palazzo, la Geffen aveva affittato un Van per gli strumenti, in modo da facilitare il trasporto.
Appena siamo arrivati al locale, la gente straripava dalle quattro mura dell'edificio, non avevo mai visto così tante persone, tranne quando ero andata al concerto dei Led Zeppelin a Wembley. I ragazzi sono entrati da una porta sul retro e hanno preparato il palco, si sono presentati e hanno iniziato a suonare, io li sentivo da dietro le quinte, erano strepitosi.Al termine del concerto, l'uomo che avevo incontrato quello stesso giorno era arrivato nel locale, appena i ragazzi sono scesi dal palco si sono avvicinati e mi hanno abbracciato, Slash mi ha baciato, erano tutti sudati fradici ma non mi interessava. Poco dopo sono andati a parlare con l'uomo della Geffen e quando sono tornati da me erano ancora più felici di prima:
«Cosa è successo?»
«Il prossimo anno faremo un tour per la promozione di Appetite for Destruction!» ha urlato Axl, mentre Izzy e Duff lo abbracciavano, Steven stava ancora realizzando ciò che aveva appena scoperto, Slash mi è subito venuto incontro e mi ha alzato in aria. Erano diventati i Guns N' Roses ed ora lo sapevano tutti.
Siamo andati in un locale per festeggiare, c'erano un sacco di loro amici, un sacco di alcol e un sacco di droga. Si ballava e beveva, fumava e sniffava, baciava e scopava, la classica festa dei Guns N' Roses. Slash mi stava baciando il collo e mi accarezzava la schiena, poi si è staccato ed è andato verso un ragazzo con il cappuccio in testa, sicuramente gli serviva un po' di eroina. Ho abbassato la testa, afflitta:
«Lo so, esageriamo sempre.»
Mi sono girata, Izzy stava accanto a me e stava osservando la situazione, era un bel casino. L'ho guardato e ho detto:
«Ma perché?»
Lui ha alzato le spalle e ha bevuto un sorso di birra, poi ha tirato su con il naso e ha dato un'occhiata ad Axl che stava limonando con una ragazza:
«Sai, è ancora innamorato di te.»
Ho sgranato gli occhi, era una cazzata. Doveva esserlo:
«Izzy...non prendermi per culo.»
«Te lo giuro. Me lo ha detto lui stesso, però ha anche promesso che non si intrometterà, sia perché vuole bene a Slash sia perché ti ama.»
Ho sentito gli occhi inumidirsi, ho abbassato la testa per non farmi vedere da Izzy, lui riusciva sempre a capire quando qualcosa non andava. Poi mi sono alzata e sono andata un po' in giro, volevo cercare Slash ma a quanto pare stava troppo fatto e ubriaco, poi ho visto Axl che stava aspettando la sua "ragazza" fuori dal bagno, mi sono avvicinata e ho detto:
«Axl...» gli ho messo una mano sulla guancia e gli ho lasciato un ultimo bacio, lui è rimasto sconvolto, io gli ho sorriso e me ne sono andata.
Me ne sono andata da quel posto, da loro, dall'alcol, dalla droga, dal sesso, da Los Angeles, da tutto.
Quella situazione era diventata insopportabile.
STAI LEGGENDO
Give me a rose.
FanfictionJen stava tornando dal suo lavoro come barista in un locale di Los Angeles, ma mentre attraversava le strade più malfamate della città, diretta verso il suo appartamento, ha incontrato due ragazzi di una band emergente formata da altri tre ragazzi c...