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- welcome to the jungle.

Ho alzato gli occhi al cielo e ho sorriso, poi ho preparato dei drink anche per loro.
Mentre mi toglievo il grembiule, ho visto Axl salire sul palco e prendere il microfono, pensavo fosse un altro dei suoi attacchi oppure avesse bevuto troppo, ma poi ha urlato:

«BENVENUTI NELLA GIUNGLA!»

Gli altri quattro membri della band sono saliti sul pacco e hanno preso possesso degli strumenti, ho cercato con lo sguardo Chris e l'ho visto che stava diventando rosso per la rabbia. Ma appena Slash ha suonato il riff, gli altri lo hanno seguito attaccando con la canzone, le persone hanno iniziato a ballare e a cantare, prendendo più drink e attirando l'attenzione da fuori. In poche parole, non avevo mai visto il Sick n' Gone così pieno. La faccia di Chris è mutata radicalmente, ha aspettato che i ragazzi finissero di suonare, poi è salito sul palco e ha strappato il microfono da Axl, che stava per colpirlo:

«Ed ecco a voi i...» ha detto Chris, con l'intenzione di presentarli al pubblico, Axl è rimasto a guardarlo per qualche secondo e dopo ha urlato, sorridendo:

«GUNS N' ROSES!»

Il pubblico è scoppiato in un ruggito e i miei amici sono saltati dal palco, io li ho aspettati fuori:

«Ehi ragazzi...siete stati fantastici.» ho detto, andando ad abbracciare Axl.
Loro mi hanno sorriso, poi Duff e Slash si sono portati appresso quelle due ragazze, mentre Izzy e Steven avevano deciso di condividere la stessa ragazza. Axl, invece, non aveva nessuno:

«Axl, come mai solo?» ho detto, prendendo la sua mano, lui mi ha sorriso e ha detto, continuando a camminare:

«Non sono solo.»

Mi ha guardato e io non ho potuto fare a meno di lasciargli un bacio sulla guancia, ancora non mi capacitavo che Axl Rose era sobrio quella sera.

Quando siamo arrivati all'angolo dove c'erano i nostri appartamenti, gli altri membri della band sono direttamente andati a soddisfare le loro voglie, invece io e Axl siamo andati nel mio appartamento. Quando siamo entrati, mi sono tolta il giubbotto e lui ha fatto lo stesso, poi siamo rimasti a guardarci, con un po' di imbarazzo:

«Allora...» ho detto, guardandomi intorno, la luce del lampione fuori era l'unica fonte di illuminazione che lasciava l'appartamento nella penombra. Quell'atmosfera mi piaceva.
Axl si è avvicinato a me e mi ha messo una mano sul fianco, ho sentito un brivido percorrermi tutto il corpo, poi ho alzato la testa e ho puntato i miei occhi in quelli di Axl:

«Axl...»

Lui mi ha sorriso e poi mi ha baciato. Le sue labbra erano fantastiche, anche nel baciare era perfetto. Lui mi ha stretto contro il suo corpo, poi io ho circondato il suo collo con le mie braccia e ho iniziato a giocare con i suoi capelli. Ha iniziato ad approfondire il bacio, mi stirava la maglia e mi spingeva verso il divano, poi ci siamo buttati lì sopra e lui ha iniziato a slacciarsi i pantaloni. Con Izzy, arrivati a quel punto, avevo bloccato tutto. Ma lui era Axl, e Axl aveva uno strano effetto su di me.
Mi ha tolto la camicia e poi mi ha tolto i pantaloni, lui intanto si stava stirando via anche le mutande, ha allungato le mani lungo il reggiseno, ma la porta ci ha interrotto:

«No, non aprire...» ha detto Axl, con tono affannato, mentre continuava a baciarmi, io ho sorriso e l'ho allontanato dolcemente.

«Ci metto cinque secondi.»

Mi sono alzata e ho preso la camicia, lasciandola aperta, giusto per coprire un po', quando ho aperto la porta, mi sono nascosta dietro quest'ultima per coprirmi ancora di più, era Izzy:

«Ehi Jen...che ne dici di continuare quello che abbiamo interrotto oggi?» puzzava di alcol e aveva una canna tra le labbra. Stava facendo un casino.
Axl è scattato in piedi, si è avvicinato alla porta e mi ha guardato:

«Che intende?»

«Niente, è solo ubriaco.»

Izzy si è messo a ridere e ha sbuffato un po' dalla canna:

«Ah davvero? Ti stavo per sbattere sullo stesso letto in cui dorme lui.» ha detto, indicando Axl, io sono sbiancata e il ragazzo accanto a me ha storto il naso. L'ho visto mentre caricava il pugno e lo sbatteva sul naso di Izzy, lo ha portato a terra e ha iniziato a prenderlo a pugni, il sangue iniziava a uscire.

Io sono scattata vicino ad Axl e ho provato ad allontanarlo dal suo amico, ma vedevo che non ci riuscivo, così ho urlato:

«SLASH!» ho strattonato via Axl, ma lui ha ripreso a prendere a pugni Izzy «DUFF!»

Ho visto la porta dell'appartamento affianco al mio aprirsi lentamente, Slash è spuntato e aveva l'aria di qualcuno che aveva oltrepassato il limite sia con l'alcol che con la droga. Mi sono alzata e sono andata davanti al chitarrista, gli ho dato uno schiaffo in faccia, dicendo:

«Aiuta Izzy!»

Lui mi ha guardato un po' stordito, poi mi ha spostato ed è andato a prendere Axl, ma non riusciva a staccarlo, così poi Duff si è accorto del macello che stava scoppiando lì fuori e si è aggiunto a Slash. Hanno sollevato Axl per le braccia e lo hanno trascinato dentro, io sono andata per terra accanto a Izzy:

«Izzy...vieni, ti dò una pulita.»

Gli ho messo una mano intorno alla schiena e ho provato ad alzarlo, lui ha fatto un verso di dolore, poi Steven è venuto ad aiutarmi e lo abbiamo portato al bagno. Gli abbiamo sciacquato il viso e io gli ho messo dei cerotti sul labbro e sul sopracciglio. Anche se, secondo me, ci volevano i punti.

Axl stava seduto sul divano e muoveva convulsivamente la gamba, Izzy gli stava accanto con del ghiaccio sullo zigomo.

«Axl, io e Izzy non abbiamo fatto niente.» ho detto, mettendomi davanti al diretto interessato.

«Izzy non dice cazzate quando è ubriaco, non è come Steven.»

Steven ha annuito, dando ragione ad Axl, poi Izzy ha spostato il ghiaccio e si è rivolto ad Axl.

Give me a rose.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora