5

626 30 0
                                    

- intimidating.

Slash era uscito dal bagno borbottando qualcosa di incomprensibile, poi si è messo una maglia e ha preso un giubbotto di pelle:

«Dove vai?»

«Da Jeff, tra poco inizia il giro della coca. L'eroina te l'ho lasciata perché a me fa un po' schifo.» ha detto con nonchalance, come se stesse parlando di cose normali.

Izzy mi ha lanciato uno sguardo, sapeva che odiavo quell'argomento, Slash ha guardato prima me e poi Izzy:

«Izzy, se Axl lo scopre...»

«Non deve scoprire niente, perché non è successo niente.» ho detto, alzandomi in piedi e mettendomi davanti a Slash «E adesso tu posi quel giubbotto e resti qui, perché non ti serve nessuna cocaina.»

Slash ha alzato le sopracciglia e ha fatto anche lui una faccia stupita, Izzy ha sommesso una risata, Slash gli ha lanciato un cattivo sguardo:

«Scusa cosa hai detto Jen?»

«Ho detto, Slash, che non devi andare da nessuna parte.» gli ho messo la mano sul giubbotto e gliel'ho sfilato lentamente, lui è rimasto a guardarmi mentre lo facevo, sorridendo sotto i baffi.

«Mh...dovresti spogliarmi più spesso.»

Io mi sono subito allontanata, lasciandogli il giubbotto in mano, poi mi sono accorta che anche Duff e Steven si erano messi a guardare la scena. Axl stava appoggiato allo stipite della porta del bagno:

«Allora Jen, hai intenzione di farci impazzire?» ha detto, sorridendo.

«Perché?»

«Perché pendiamo dalle tue labbra.» ha detto Steven con tranquillità, si vedeva che lui era il più "innocente" tra quei cinque.

«Io non pendo dalle sue labbra» ha precisato Slash, poi mi ha guardato dalla testa ai piedi «ma dal suo corpo intero.»

Ho abbassato la testa, un po' imbarazzata, non pensavo di far provare loro quelle cose, insomma, sapevo che a loro piaceva il sesso. Non che fosse il loro pensiero fisso.
Axl ha sbuffato ed è andato in camera, Izzy ha alzato gli occhi al cielo e si è avvicinato a me e Slash:

«Ecco, adesso starà tre giorni chiuso in camera sua. Potevi stare un po' zitto.» gli ha detto, a bassa voce.

«Ma che vuoi, Axl non è l'unico che può permettersi di scopare.»

«Slash, lo vedi anche tu come guarda Jen. Forse non si tratta solo di sesso, almeno per una volta.»

Sembrava che stessero parlando come se io non fossi tra loro, ma forse era proprio questa schiettezza che mi piaceva di loro. Slash mi ha guardato e mi ha sorriso, Izzy si è rivolto a me:

«Lascialo stare, quando deve fumare da un po' è sempre troppo eccitato.» poi si è avvicinato e ha detto, guardandomi le labbra, come se ormai il nostro rapporto dipendesse da quel bacio che avevamo avuto «Ma a te piace Axl, vero?»

Duff, Steven e Slash stavano in un angolo e non prestavano attenzione alla conversazione che stavamo avendo io e Izzy:

«Io...non lo so. Però mi fa un certo effetto.»

«Bene, vai da lui e cerca di farlo calmare.»

Io l'ho guardato e ho annuito, poi ho fatto grandi passi verso la camera di Axl. Ho bussato con delicatezza e un po' di timore, la voce profonda di Axl mi ha fatto entrare.

«Ehi...» mi sono seduta accanto a lui, mettendogli una mano sulla gamba.

«Jen...»

«Lo sai che cado ai tuoi piedi ogni volta che mi chiami?» ho detto sorridendo, lui mi ha sorriso a sua volta e mi ha guardato negli occhi. Era bellissimo.

«Non so cosa mi prende, è solamente il mio carattere. Alcuni dicono che sono pazzo.»

«Non è vero, Axl.»

Lui si è messo a ridere sommessamente, poi ha distolto lo sguardo e ha tirato su con il naso:

«Penso sia ora di raccontarti una cosa importante su di me.»

«Axl, adesso mi fai preoccupare...» mi sono avvicinata ancora di più a lui, prendendogli la mano.

«Quando ero piccolo, a Lafayette, mia madre si è sposata con un altro uomo e lui...abusava di noi. Di me, mia madre, mia sorella...» gli ho stretto la mano, ero sconvolta «Così io mi sfogavo in giro per la città, combinando casini. La polizia mi portava in centrale e mi mettevano in galera. Sono stato lo zimbello di Lafayette per tutta la mia vita, i poliziotti mi torturavano psicologicamente ogni volta che mi vedevano e io continuavo a combinare casini...» lui ha alzato lo sguardo e ha puntato i suoi occhi nei miei «Alcuni psicologi che ho visto hanno detto che è per questo che sono bipolare e mentalmente instabile.»

Avevo le lacrime agli occhi, gli ho sorriso e l'ho abbracciato, l'ho stretto a me e lui ha ricambiato il mio abbraccio.

«Jen, penso che tu sia la persona che mi capisce di più qui dentro. E ti conosco da meno tempo di tutti.»

Io gli ho sorriso e ho abbassato la testa, un po' imbarazzata, poi però ho visto l'ora:

«Oh cazzo, devo prepararmi.»

Axl ha detto, non capendo la situazione:

«Cosa?»

«Devo andare a lavoro...al Sick n' Gone.» mi sono alzata in piedi e sono uscita dalla camera, Axl mi ha seguito e tutti mi sono rimasti a guardare.

«Dove corri?» ha chiesto Izzy.

«Devo andare a lavoro...ci vediamo.» sono uscita dall'appartamento e sono corsa a casa.

Dopo una corsa di non so quanti interminabili minuti, sono arrivata davanti al locale. Era putrido, come sempre.

«Hook, sei in ritardo.»

Chris era il vecchio proprietario del locale, si preoccupava della gestione finanziaria e della sicurezza, io mi limitavo a preparare i drink.

«Scusami Chris, ho avuto dei problemi.» sono andata dall'altra parte del bancone, mi sono messa il grembiule nero e ho iniziato  servire gli ordini.

Mentre scattava la fine del turno, ho visto un po' di casino vicino all'entrata del locale, così ho allungato lo sguardo e ho visto la chioma ineguagliabile di Slash. Ho sgranato gli occhi e mi sono girata dall'altra parte, sperando che non fossero venuti per me.

«Jen!» la voce di Axl mi ha riportato alla realtà, mi sono girata sorridendo e ho detto:

«Posso offrirvi qualcosa?»

«Uh...sei carina con quel grembiulino addosso.» ha detto Axl, mordendosi il labbro «Uno shot.»

Poco dopo, Duff e Slash sono arrivati insieme a due ragazze e hanno ordinato un po' di superalcolici, stranamente provavo un odio incontrollato verso la ragazza che Slash portava sotto braccio. Ho scacciato dalla mente quei pensieri appena ho visto Izzy e Steven avvicinarsi al bancone:

«Jen...» Izzy si è sporto verso di me e io mi sono avvicinata a lui, poi mi ha sussurrato «sei sexy così.»

Give me a rose.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora