4

630 29 0
                                    

- chaos.

«Quindi tu eri il batterista degli Hollywood Rose.» ho detto indicando Steven, poi ho indicato Izzy «Tu invece eri il chitarrista negli Hollywood Rose.» ho guardato Axl «Axl era il cantante degli Hollywood Rose.» poi ho indicato Slash e Duff «E voi due stavate negli Hollywood Rose insieme ad Axl e Izzy.»

«In teoria è così, ma c'entrano anche gli L.A. Guns.» ha detto Izzy, buttando una cicca nel posacenere.

«Ragazzi, siete impossibili.» ho detto, sbuffando e lasciandomi cadere sul divano, tra Slash e Axl.

Tra quei due scorreva un rapporto di amore e odio, anche se la maggior parte delle volte era solo amore. Axl si preoccupava molto per la salute di Slash e Slash si preoccupava per la salute mentale di Axl. Sì, perché nel frattempo avevo scoperto che Axl soffriva di bipolarismo.

«Axl, ho letto che confidarsi periodicamente con qualcuno aiuta il bipolarismo.» ho detto, mettendo una mano sulla gamba di Axl, per fargli capire che gli ero accanto.

Lui ha guardato prima la mia mano, poi i miei occhi e a quel punto mi sono persa:

«Penso dipendi dalla persona con cui mi confido.» ha detto, sorridendomi e mettendomi il braccio intorno alle spalle.
Una serie di sensazioni si sono mescolate in me, stavo sentendo uno strano vuoto nella pancia e il mio cuore stava battendo troppo velocemente. Izzy mi stava guardando e aveva dei cerchi rossi intorno agli occhi, forse era semplicemente fatto, ma non capivo il perché continuasse a osservarmi.

Il pomeriggio, hanno preso gli strumenti e si sono messi a provare, io ogni volta restavo strabiliata dalla loro bravura. Appena finivano una canzone, mi alzavo in piedi e iniziavo ad applaudire e ad urlare:

«Sì, bravi! Date un Grammy a questi ragazzi!»

E ogni volta, Axl mi sorrideva, Izzy abbassava la testa imbarazzato, Slash rideva, Steven mi guardava con orgoglio e Duff veniva ad abbracciarmi. Ormai era un rito, che amavo.
Axl era andato a farsi una dormita perché era molto stanco, infatti ogni volta che finivano le prove evitava sempre di parlare ed era sfinito; Slash e Duff hanno continuato a provare con il basso e la chitarra, mentre Steven batteva il tempo. Izzy invece era andato in camera, portandosi dietro una bottiglia di Nightrain.
Senza volerlo, l'ho seguito e mi sono fermata davanti alla porta semiaperta, ho strizzato gli occhi e ho scosso la testa, non potevo entrare così nella sua camera.

«Se vuoi, puoi entrare.»

Ho sgranato gli occhi e li ho alzati verso il cielo, che figura di merda. Ho aperto lentamente la porta e ho sorriso a Izzy, stava seduto sul letto mentre beveva il liquore dalla bottiglia e preparava una striscia di eroina, a quanto pare preferiva sniffarla invece che iniettarsela.

«Izzy...» mi sono avvicinata al letto e mi sono seduta davanti a lui, prendendogli la mano, lui si è subito bloccato e mi ha guardato.

«Che stai facendo?» mi ha detto, facendo una faccia sconvolta, come se nessuno avesse mai avuto il coraggio di fermarlo.

«Izzy, non devi per forza drogarti per stare bene.»

«Chi cazzo sei, mia madre?» ha detto alterato, scacciando la mia mano, io l'ho guardato male e allora mi sono arrabbiata. Adesso basta, prima Slash, poi Izzy. Dovevano imparare a stare al mondo.

Gli ho preso la striscia e l'ho messa sul comodino del letto, lui mi è venuto dietro borbottando e mi ha bloccato contro il muro:

«Non devi azzardarti a levarmi la droga dalle mani.» aveva gli occhi di chi aveva bisogno di qualcosa urgentemente, era la dipendenza e io non potevo starmene a guardare in silenzio quella situazione.

«Io faccio quello che cazzo mi pare.» ho detto, con tono di sfida, lui ha fatto una faccia un po' stupita dalla mia risposta.
Poi si è messo a ridere, mi ha accarezzato la guancia delicatamente:

«Duff e Axl non sono gli unici che vorrebbero scoparti.» ha detto, osservando le mie labbra, Izzy lo trovavo attraente allo stesso modo che trovavo gli altri, aveva quell'aria misteriosa che mi piaceva, ma quando ha detto che piacevo anche ad Axl, non ho più ascoltato nessuna parola.

«Axl...» non ho fatto in tempo a dirlo, che Izzy si è letteralmente fiondato sulle mie labbra.
Baciava bene, era molto deciso, mi stringeva i fianchi e io mi ero aggrappata al suo collo, stavo giocando con i suoi capelli mentre lui continuava a baciarmi con foga, ormai non pensava più all'eroina. Mi ha portato sul letto e ha iniziato a slacciarsi i pantaloni, poi però mi sono accorta che a me piaceva Axl. Ed era stato proprio Izzy a farmelo capire.
Ho messo una mano sul petto di Izzy e l'ho allontanato lentamente, lui mi ha guardato mentre respirava affannosamente:

«Izzy...che stiamo facendo?»

Lui mi ha guardato, poi ha sbuffato e si è allungato accanto a me, mentre accendeva una sigaretta:

«Stavo quasi per scoparti mentre gli altri stanno di là. Cazzo, sarebbe stato divertente vedere la faccia di Axl mentre sentiva i nostri versi.» si è messo a ridere mentre si metteva a sedere e prendeva un sorso dalla bottiglia di Nightrain.

Mi sono seduta anch'io e ho detto, abbassando lo sguardo con imbarazzo:

«Ehm...lo dirai ad Axl?»

«No, non voglio un pugno in faccia.»

Io ho sorriso, nascondendomi tra i capelli, poi mi sono alzata e ho detto, mettendo una mano sulla spalla di Izzy:

«Se ti droghi, ti ammazzo.» gli ho sorriso dolcemente e sono uscita dalla camera, seguita dallo sguardo di Izzy.

Axl stava seduto sul divano, Slash era sparito, Steven e Duff stavano parlando seduti a tavolo. Quando sono uscita dalla camera di Izzy, quest'ultimo mi ha seguito e siamo andati sul divano, Axl ha guardato Izzy con uno sguardo omicida:

«Izzy dobbiamo parlare.» ha detto Axl, alzandosi davanti a Izzy.

«Non è successo niente, era venuta solo per togliermi l'eroina.»

Axl ha guardato me, come per conferma di quello che il suo amico stava dicendo, io ho annuito con fermezza e lui ha guardato di nuovo Izzy. Poi si è girato e ha detto:

«Slash esci da quel cazzo di bagno!»

Give me a rose.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora