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- it was just a dream.

Slash mi stava baciando con fervore, mi aveva bloccato contro il muro e mi teneva per i fianchi. Mi sentivo malissimo per Axl, io pensavo di amarlo ma Slash stava rovinando tutto. Stava mettendo tutta la mia decisione in discussione.
Aveva le labbra morbidissime, erano soffici e in quella situazione sapevano di vodka e fumo, sentivo i suoi ricci che si incastravano con i miei capelli, ho provato ad allontanarlo ma sapevo che non volevo che se ne andasse, che la smettesse. In quel momento ho capito il perché ogni tanto mi ritrovavo a fissare Slash, perché pensavo sempre che le ragazze che portava a letto fossero puttane, perché odiavo il fatto che si facesse del male. Perché in fondo, mi piaceva.
Ho sentito dei passi avvicinarsi da fuori, pensavo fosse qualcun altro ma non sono riuscita a capirlo in tempo. La porta si è aperta improvvisamente, Axl è entrato e io ho spinto Slash via, lui non si era accorto di nulla. Axl ha guardato prima me e dopo Slash, la sua faccia perfetta ha assunto una smorfia di rabbia e si è letteralmente lanciato contro il suo amico.
Lo ha costretto ad allungarsi per terra, lo ha bloccato e ha iniziato a prenderlo a pugni, vedevo Slash che si portava le braccia come copertura, Axl stava scaricando tutta la sua ira su di lui e io avevo paura solamente a toccarlo. Era dieci volte peggio di quando aveva picchiato Izzy, lo vedevo nei suoi occhi, era diventato un animale. Mi sono fatta forza e ho messo una mano sulla spalla di Axl, lui si è bloccato con il pugno a mezza aria e poi si è alzato da Slash, che stava mugolando a terra.

«Tu...» ha detto con tono minaccioso, mi sono allontanata e ho sentito le lacrime minacciare di uscire. Izzy, Duff e Steven stavano sicuramente aspettando Axl di sotto per portare gli strumenti dentro, tra poco sicuramente sarebbero saliti.

«Axl...era ubriaco, non è colpa di nessuno, forse solo mia.» ho detto, con la voce incrinata.

«Devi stare zitta! Sei solo una puttana! È dal primo momento che hai visto Slash che hai sempre voluto scopartelo, dì la verità.» io l'ho guardato con tristezza, davvero pensava quello di me?

«Mi hai anche detto che mi ami! Come cazzo hai fatto a mentire così bene. Appena ti lascio un attimo da sola con lui, ti ci ritrovo appicciata a baciarlo. Sei solo un'approfittatrice, come tutte le altre che pensano solo a scopare uno di noi.»

Quelle parole mi hanno colpita dritto nel cuore, l'ho sentito mentre si spezzava, ho abbassato la testa e ho sentito le lacrime scendere dagli occhi e rigare le guance. Axl ha stretto i pugni e ha continuato ad insultarmi:

«Bene, la prossima volta invece di scopare con il mio migliore amico, potevi startene ferma.»

Poi ho sentito Duff e Izzy che si avvicinavano a Slash e lo facevano alzare, poi sono venuti da me e hanno preso Axl, trascinandolo verso il divano e facendolo calmare. Io intanto stavo per terra, in ginocchio e piangevo. Piangevo come non avevo fatto da parecchio tempo, sentivo i singhiozzi darmi fastidio al petto, poi ho visto Steven che si avvicinava e che si abbassava ad abbracciarmi:

«Ehi Jen, tranquilla. Ci sono qui io.»

Steven mi ha stretto a sè e ha lasciato che mi sciogliessi tra le sue braccia, mi ha accarezzato i capelli e mi ha baciato dolcemente sulla testa. Io ho sentito ancora di più le lacrime scendere dalle guance, poi ho sentito Steven che mi tranquillizzava e mi sussurrava di calmarmi.
Poi ho sentito il batterista che mi aiutava ad alzarmi da terra e mi portava verso il divano, ma lì c'era Axl e io non riuscivo a guardarlo, così mi sono fermata e ho guardato Steven con gli occhi gonfi:

«No, Steven, non da Axl. Portami in bagno.» gli ho detto a bassa voce, Axl stava tra Izzy e Duff che gli stavano urlando contro e gli dicevano che aveva fatto una cazzata colossale. E avevano ragione.

Steven mi ha accompagnato in bagno e mi ha aspettato fuori, mi sono sciacquata il viso e mi sono specchiata: avevo gli occhi rossi e gonfi, i capelli scapigliati e sentivo le forze mancarmi. Le lacrime hanno iniziato di nuovo a scendere, mi sono fatta forza e sono uscita dal bagno:

«Steven, devo andare a vedere come sta Slash.»

Mi ha accompagnata nella camera dove Duff e Izzy avevano portato il chitarrista, lui stava allungato sul letto e si reggeva la fronte, aveva il viso pallido e gli tremavano le mani. Mi sono avvicinata a lui e ho iniziato di nuovo a piangere, mi sono coperta il viso con le mani e ho abbassato la testa, poi lui mi ha spostato le mani dal viso delicatamente e mi ha guardato:

«Jen, mi dispiace così tanto...» aveva una luce triste negli occhi e mi faceva davvero arrabbiare il fatto che Axl avesse reagito in quel modo.
Sapevo che aveva problemi con il bipolarismo, ma non pensavo fosse capace di cose del genere. Mi sono asciugata le lacrime dagli occhi e ho messo una mano sul viso di Slash, accarezzandolo, ho preso un pezzo di carta e l'ho passato sul suo labbro, togliendogli un po' di sangue.
Steven stava appoggiato alla porta della camera, aveva un'espressione affranta per quello che aveva visto e sapevo che lui era l'unico in quella band a meritare davvero un po' di amore. Peccato che io non mi fossi innamorata di lui, in realtà non sapevo neanch'io di chi mi ero innamorata. Il mio cuore era diviso tra Slash e Axl, anche se sapevo che dopo quello che era successo quella sera, qualcosa tra me e il cantante di quella band si era rotto per sempre. E forse era proprio il nostro rapporto.

Give me a rose.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora