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DEREK

Ero nel cortile della scuola,angosciato e pensieroso e vicino a me c'erano Ron e Angel che mi guardavano esterrefatti, non pensavo che sarei arrivato al punto di lasciarla,per me era troppo importante.

-Derek stai tranquillo vedrai che tornerá
-sono un'idiota
-non sei un'idiota Derek
-eh,invece si,se solo sapesse la verità
-quale verità?
-è difficile da spiegare
-Derek,avanti parla
-non davanti a Ron
Sussurra Derek nell'orecchio della ragazza.
Ron stava guardando il suo smartphone attentamente e poi afferró lo zaino e disse
-Ang io entro che c'è un mio amico ci vediamo all'uscita
-certo a dopo Ron
-ciao Derek
-arrivederci Ron
-che fortuna è andato via giusto in tempo adesso raccontami
Disse Angel sedendosi sulla stessa panchina
-non c'è nessuno scambio culturale
-come non c'è nessuno scambio culturale, spiegati meglio
-vado a New York ma non per uno scambio culturale. Ron mi sta allenando quasi ogni mattina prima di andare da Alison,solo che cosi rallenta l'allenamento di Alison e non può più seguirmi
-cosa?Perché?Non dirmi che vuoi entrare nella gang
-no,ho detto a Ron che avrei fatto di tutto pur di proteggere Alison e a New York c'è una tra le gang più importanti del mondo,voglio imparare di più perché sono sicuro che non riusciró a proteggerla ora che Ron non potrà aiutarmi

Angel mi guardó scioccata e mi buttó uno schiaffo
-aia! Ma sei impazzita mi hai lussato un orecchio!
-questo è poco rispetto a quello che potrebbe succedere la dentro!Derek sei impazzito!
-non mi importa,non voglio perdere lei!
-Derek pensi sia un gioco
-uffa!Sei uguale a Ron si vede che vi amate
Lei divenne rossa
-noi non ci amiamo,e poi lo diciamo perché sappiamo cosa significa,la nostra è dura figuriamoci quella di New York,pensa se lo scoprisse Alison
-correró il rischio
-sei matto!
-è la cosa più pazza che abbia mai fatto per qualcuno
-quando partirai
-non so devo aspettare la chiamata di Gabriel
-Gabriel? Chi è?
-un mio caro amico di New York,lui fa parte della gang di New York ed è quà per un viaggio e mi farà entrarea
-Sei un pazzo
-lo so, manterrai il segreto?
-certo non voglio che lei si preoccupi
-ottima scelta,ora vado in classe
-vengo con te
-menomale alla prima ora c'è educazione fisica ho un bel Po di tensione da scaricare
-non dirai nulla a Ron vero
Disse Angel
-tranquilla non dirò a Ron che sei cotta di lui
Lei divenne paonazza e poi fece una linguaccia.

ALISON

Io e Damon passeggiavamo per il parco.
Vidi un'altalena e mi ci misi di sopra.

Damon mi guardava e poi disse
-permetti?
sorrisi come gesto di approvazione

Lui inizió a spingermi.

Ridevamo come due bambini.
-Allora Damon a te cosa piace fare
-gioco a calcio
-mh interessante,sei bravo?
-abbastanza
-anche io giocavo una volta,avevo quattro anni
-mh interessante e poi?
-lasciamo stare che è meglio
dissi ridendo
-dai dimmi
-mi rovino la reputazione
-terró la bocca cucita parola mia
Sorrise Damon

-non posso crederci che lo sto dicendo veramente,a quattro anni giocavo a calcio poi volevo imitare quel ragazzo di quel cartone animato "Holly e Benji"si chiama se non ricordo male,e ho saltato e mi sono ritrovata con la faccia a terra e quello che era riuscito a fregarmi il pallone tirandola verso la porta siccome non mi aveva visto la tiró e indovina dov'è finita?
-non dirmi di nuovo in faccia?
-esattamente
Dissi ridendo per l'imbarazzo
-non ci credo
disse lui prendendomi in giro e ridendo
-senti questa, una volta stavo andando sui Saltarelli ma il portone di ingresso era chiuso ed era con le sbarre e per imitare 'Tom e Jerry' ho infilato la testa e pensa mia sorella non riusciva a tirarmi fuori ero rimasto incastrato

Risi tantissimo fino a farmi uscire le lacrime dagli occhi
-e pensare che mi lamentavo che la mia storia era imbarazzante ma questa poi
Dissi
-sono felice di farti ridere
per un momento avevo smesso di pensare a questa storia
-mancano due ore e andiamo a parlare con Derek,bisogna avere un po di pazienza
-giá,intanto che si fa?
-ti va di scendere al mare?
Propose Damon
-va bene,andiamo a prendere il treno

andammo alla stazione e in mezz'ora arrivammo,scendemmo in spiaggia,

e camminammo a piedi nudi.

Mi feci delle pieghe ai pantaloni molto più alte per evitare di farli bagnare e poi misi I piedi nell'acqua.

sospirai,come se quell'acqua riusciva a farmi dimenticare tutti I problemi che frullavano per la mia testa.

Mi voltai e vidi che Damon era seduto sulla sabbia e mi stava fissando.

Gli sorrisi e poi gli feci cenno con la mano di venire.

Si avvicinò e si chinò per prendere un po d'acqua salata e rinfrescarsi ma vedendomi un po pensierosa iniziò a bagnarmi, risi e iniziai a schizzarlo anche io.
Entrambi ridemmo poi lui disse
-vuoi farla una pazzia
-quale?
Damon mi prese in braccio e mi buttò in acqua e poi si buttò anche lui.
-brutto stronzo
Risi
-infondo mi vuoi bene

Usciti dall'acqua,afferrai il mio telefono e vidi l'ora
-Damon sono le dodici e mezza
-oh cavolo dobbiamo andare o perderemo Derek.
Andammo veloci verso la stazione.

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