- Sei tornata. – continuò – E così presto! –
Guardava ora la ragazza, ora la testa mozzata dietro di lei, come se stesse verificando quanto si somigliassero. Era evidente che per lui erano la stessa persona, due cloni. Linda restò zitta. Tremava come una foglia.
- Eppure ti ho uccisa... Quando, un'ora fa? Diventi sempre più veloce. – disse, e avanzò di un passo verso Linda. Gli occhi le si spalancarono per la sorpresa e l'orrore.
- Come!? Hai ucciso ancora, stanotte? – chiese disperata, con una voce flebile che a stento riconobbe come propria.
- Certo, non ricordi? Ci siamo incontrati, mi hai sfidato ed è successo l'inevitabile. –
Sorrise con complicità. C'era scherno nei suoi occhi malati. Linda indietreggiò di un paio di passi.
- Mi guardi come se stessi dicendo delle assurdità. Mi credi pazzo, te lo leggo negli occhi. Ma i "pazzi" come me uccidono sempre per un motivo. E' malato colui che si accorge della follia che si nasconde nella vita di tutti noi? – chiese retorico, come un oratore professionista. – E' qualcosa che ci avvelena giorno dopo giorno, e ci fa scivolare nel torpore... Ma c'è chi ha il coraggio di squarciare il velo dell'ignoranza per raggiungere la conoscenza, per vedere ciò che per gli altri non esiste. Diventare un genio e poi essere giudicato pazzo da chi non può capire! – finì gridando con indignazione esaltata.
- Genio!? – protestò Linda – Cosa c'è di geniale nel mozzare e conservare teste? Neanche le bestie feroci sono tanto brutali! – ribattè con la rabbia della ragione.
- Volevo studiare il suo cervello per capire. Cosa c'è di folle nel voler capire? –
A Linda tremavano le labbra. Le serrò con forza, stringendo i denti. - Capire cosa, in nome di Dio? – riuscì a dire in un soffio.
- Capire come una donna tanto bella possa essere tanto brutta. – rispose prontamente Marco Nero.
- Cosa diavolo stai blaterando? – le prime lacrime scesero a rigarle il bel viso.
- L'orrore. Sto parlando dell'orrore. –
Si allontanò da lei e la guardò con espressione impenetrabile. Per un po' rimase in silenzio. La sua faccia si fece grave, abbandonò quell'aria trasognata di poco prima. Parve diventare quasi normale. Non smetteva di fissarla, come volesse valutarla. Finalmente si decise a parlare. Fu un lungo racconto, preciso e meticoloso, come un romanzo orale.
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La macchia nel cuore
Misteri / ThrillerNel cuore di ogni uomo c'è un assassino: si nasconde nei suoi ricordi più amari, nei suoi segreti più inconfessabili, nei suoi sogni infranti, nel suo rancore. Un serial killer terrorizza la città, e la soluzione del caso si trova nella memoria di u...