Parte 6

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Stava per uscire dalla questura, quando le si parò davanti il custode della pinacoteca. Ma da dove sbucava fuori? Non l'aveva più rivisto dopo il loro primo tragico incontro, qualche ora prima.

- Volevo ringraziarla. – disse subito, precipitosamente – Se non fosse stato per lei non mi sarei accorto di niente. –

Gli sorrise. Ebbe pietà di lui e di se stessa.

- Non ho fatto niente, anzi, mi sono comportata come una scema. Lei almeno si è reso utile, ha chiamato l'ambulanza, ha avvertito le autorità... -

Quell'uomo andava rincuorato, era evidente che si sentisse addosso una responsabilità terribile. Forse voleva da lei una specie di assoluzione, non l'aveva aspettata apposta? Non poteva averla dalla ragazza uccisa, ma Linda le somigliava così tanto...

- Lei crede? Mi sentivo così inadeguato... E poi è successo tutto così in fretta! –

- Non è un dottore, non avrebbe potuto fare nient'altro, mi creda. –

L'omino parve quietarsi almeno un po'. Le strinse le mani, commosso, la ringraziò e le augurò ogni bene. Poi se ne andò svelto, quasi di corsa, come se avesse qualcosa di cui vergognarsi.

La macchia nel cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora