La rivelazione (parte 1)

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Adrien osservò l'insegna del negozio con aria diffidente. Plagg doveva avergli dato le informazioni sbagliate perché tutto ciò non aveva senso. Per niente.
- Perché siamo qui? Non ho certo bisogno di un massaggio -
La verità era questa e Adrien non aveva di certo voglia di perdere del tempo perché il suo kwami gli aveva fatto uno scherzo. Come se si sentisse al centro dell'attenzione, Plagg sbucò dalla tasca del suo portatore.
- Innanzitutto chi dice che siamo qui per te? Sono io che ho bisogno di un massaggio. E poi mi hanno obbligato a  venire -
- E chi ti ha obbligato? -
Plagg ridacchiò.
- Lo vedrai una volta dentro. Ora muoviamoci, avranno sicuramente delle scorte di camambert che mi aspettano -
Adrien sbuffò, poi aprì la porta del centro massaggi, entrando in un'antisala dove attirò la sua attenzione la porta alla sua sinistra, decorata con disegni cinesi. 
- Bussa -
- Sei sicuro? -
- Sì, ora bussa -
Il ragazzo fece come gli era stato detto e una voce anziana gli disse di entrare. Aprì la porta e il suo sguardo fu catturato  da una capigliatura corvina. Al centro della stanza c'era un vecchio con una camicia che, Adrien non fece fatica ad ammettere, faceva veramente schifo. Inginocchiato davanti a lui, Marinette lo guardava disorientata.
- Marinette? -
- Adrien? - la ragazza poi si voltò verso il vecchio - Maestro Fu, cosa vuol dire tutto questo? -
Il signore non rispose alla domanda ma si rivolse direttamente a lui:
- Vieni, ragazzo. Siediti -
Adrien si sistemò di fianco a Marinette che, rossa in viso come un peperone, aveva trovato stranamente interessante la parete di fronte a lei.
- Plagg, che piacere rivederti. Lì c'è il tuo camambert -
Il kwami nero svolazzò libero per la stanza e si sedette vicino a due esserini, uno rosso e uno verde. Adrien pensò che probabilmente erano due kwami anche loro.
- Bene, pensavo ti fossi dimenticato di me. Sai, non hai detto neanche "ciao, Plagg. Come va?" -
- Vecchio brontolone, piantala e mangia quel tuo formaggio puzzolente -
La kwami rossa guardò il compagno nero. Adrien ipotizzò che fosse imbarazzato perché la sua aurea si intinse di rosso.
- Mi mancavano quei momenti in cui Tikki dimostrava la sua supremazia -
Il kwami verde ridacchiò, suscitando un dispetto in Plagg. 
- Taci, Wayzz -
I tre kwami continuarono a parlare tra di loro, mentre l'anziano signore si voltò verso di lui e la sua amica.
- Vi chiederete perché siete qui, vero?-
- Si -
- No -
I due ragazzi risposero all'unisono, si guardarono  e arrossirono.
- Partiamo dal principio. Il mio nome è Fu e sono il Gran Guardiano dei Miraculous. Li custodisco e li proteggo da chi li vuole solo per il potere -
- Tipo Papillon? -
- Esatto, Adrien -
- Come... -
- Come faccio a sapere il tuo nome? So più di quel che credi, Adrien. Riprendendo il discorso: io proteggo i Miraculous ma a volte ho bisogno di una mano. Ed ecco che entrano in gioco il Miraculous della Creazione e quello della Distruzione -
- Chat Noir e Ladybug -
- È Ladybug e Chat Noir - lo corresse la corvina.
- Esatto. Quindi, dopo che ho scelto un Portatore e una Portatrice, a loro sarà affidato il compito di proteggere Parigi. Domande? -
- Sì. Come fa a scegliere i portatori? -
Fu osservò il biondo e gli sorrise dolcemente.
- Facile. I due giovani hanno sempre le vite legate. Sono destinati a innamorarsi e a passare la vita assieme -
Marinette spostò lo sguardo ai kwami che ridevano e scherzavano assieme.
- E... E perché si chiamano Miraculous della Creazione e della Distruzione? -
- Beh le Portatrici di Tikki sono sempre state ragazze perché la donna porta in sé il potere della creazione: è lei che porta il bambino in grembo e lo fa nascere. Mentre i portatori di Plagg sono sempre stati uomini perché l'uomo, nella storia, ha distrutto case, vite, sogni. E entrambi hanno questo ruolo per portare l'equilibrio nel mondo. Ma se da noi c'è la pace, da qualche parte ci sarà la guerra, poiché altrimenti l'equilibrio sarà spezzato -
Adrien pensò a quello che Fu aveva detto.
- Aspetti, quindi Ladybug è destinata a sposare Chat Noir? -
- Certo. Non è obbligata, ma l'amore che provano reciprocamente è sempre troppo forte affinché venga spezzato -
La voce di Marinette gli risuonò nell'orecchie come il ronzio di una zanzara:
- E se uno dei due morisse prima? -
- L'amore ha sempre trionfato: quando Ladybug veniva uccisa, Chat Noir si suicidava o si faceva uccidere. È sempre stato così, dall'alba dei tempi -
- Da quanto esistono i Miraculous? -
- Da prima ancora che potresti immaginare, ragazzo. Credimi -
- Quanto Miraculous esistono? -
- Tanti, uno per ogni animale -
Adrien guardò i kwami, pensando che formavano una bella famiglia.
- E esiste un kwami per ogni gioiello? -
- Certamente -
- E perché non possiamo usare tutti i Miraculous per sconfiggere Papillon? -
Fu ridacchiò, poi sorseggiò la sua tazza di tè, prendendosi tutto il tempo per rispondere.
- Ragazzo mio, sarebbe troppo pericoloso. Metteremmo a disposizione di Papillon una grande possibilità di vincere -
Marinette alzò la testa e Adrien vide nei suoi occhi lo sguardo fiero e coraggioso di Ladybug. Si diede dello stupido per non averci mai fatto caso.
- Lei non ci dirà come vincere su Papillon, vero? -
- Ovvio che no, dovrete capirlo voi. Vi aspetta una grande prova. Io ci sarò ma sarà tutto nelle vostre mani. Ora andate, dovrete chiarirvi, e vi consiglio di farlo davanti un gelato di André. Quell'uomo è un mago -
Il vecchio li buttò fuori dal centro massaggio. Adrien guardò la strada che aveva davanti e decise che avrebbe seguito il consiglio di Fu.
- Andiamo? -
Offrì il braccio a Marinette, che lo prese sorridendo, e si incamminarono verso la loro meta.

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