Sotto al vischio

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"Pessima idea, Marinette. Pessima idea"
- Marinette, non so se la tua idea sia geniale o meno -
- È stata una pessima idea, Alya -
Marinette e Alya stavano fissando da mezz'ora il vischio che la prima aveva attaccato sopra la porta di casa. Lo aveva fatto per avere una possibilità di baciare Adrien. Era un'idea strana, più adatta alla mente della ragazza al suo fianco. Poi, circa due minuti dopo aver attaccato il vischio, Alya aveva chiamato Nino per portare Adrien alla pasticceria Dupain-Cheng. Il loro piano era perfetto, forse anche troppo. Qualcosa sarebbe andato sicuramente storto.
- Ti rendi conto, Alya? Tra pochi minuti potrò baciare il mio Adrien -
Marinette si portò le mani alla bocca e iniziò uno di quei film mentali che si faceva spesso.
- La tua idea è stata veramente magnifica, Marinette. Ma ricordati di non balbettare -
- Oh no, è vero! E se lui non volesse baciarmi? E se non gli piacesse come bacio? E se... -
- Niente "se". Tu sei la ragazza più... -
Il campanello suonò e il rumore melodico si propagò in tutto il salotto. "Da qui non si torna indietro" si disse.
Andò ad aprire la porta e si trovò davanti le facce felici di Nino e Adrien.
"Ce la puoi fare. Sei Ladybug. Non hai paura".
- Ciao Alya, ciao Marinette - Adrien le sorrise dolcemente e le guance della ragazza con i capelli neri presero fuoco.
- Ciao ragazze -
- Nino, Adrien - Alya corse a salutare come si deve il suo fidanzato, e lo portò lontano dalla porta.
- C-ciao -
Marinette si maledì da sola.
"Non devo balbettare, non devo balbettare, non devo balbettare... " continuò a ripeterselo.
- P-prego, entra -
- Grazie mille -
Marinette si spostò per farlo entrare e fissò nervosamente il vischio, che sembrava riderle davanti.
"Forza, c'è la posso fare!"
Adrien finalmente vide il vischio appeso sulle loro teste e sorrise.
- S-scusa, non mi ricordavo che ci fosse -
- Tranquilla, non è un problema. Anzi, meglio non rompere la tradizione -
"Questo vuol dire che... "
Adrien si avvicinò a Marinette, le appoggiò una mano sulla schiena e l'altra nel fianco. Le loro labbra erano pericolosamente vicine, fino a quando il ragazzo biondo decise di annullare la distanza. Le loro bocche si toccarono e per entrambi fu un momento eccezionale. Il bacio delicato diventò passionale, ma alla fine si staccarono per riprendere fiato. Si guardarono intensamente negli occhi, quegli occhi che erano così familiari a entrambi. Finalmente dopo due anni capirono. Capirono che erano stati ciechi per tutto il tempo che avevano passato a cercarsi a vicenda, quando erano l'uno vicino all'altro. Erano sempre stati così vicini, ogni volta che saltavano sui tetti, eppure così lontani. Adrien le sorrise e lei ricambiò immediatamente.
- Buon Natale, Ladybug -
- Buon Natale, Chat Noir -
Rimasero abbracciati così a lungo.

°•°• intanto dietro alla porta •°•°

- Si stanno baciando! Si stanno baciando!-
- Nino, fa silenzio -
- Scusami, Alya -
- Mia cara, stai riprendendo tutto vero? -
- Certo, Sabine -
- Avvicinatevi di più alla porta, non sento niente -
- Tom, dopo non ci stiamo -
- Avete sentito?- domandò Nino.
- Sì, chissà perché hanno nominato i due supereroi -
- Non so, Sabine. Forse sono entrambi loro fan? -
Alya non aveva ancora detto niente. Che avesse capito tutto?
- Credo che quei due siano più simili a Ladybug e Chat Noir più di quanto pensiamo. Comunque sì, dopo vi passo il video -

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