14 Ancora dubbio

275 23 13
                                    

14

Lisa

Le lenzuola di seta nero perla, mi scivolarono giù dal corpo. Girai la testa, e ancora assonnata cercai con la mano la presenza di quel dannato corpo che mi aveva regalato momenti paradisiaci e mi accorsi, aguzzando la vista, che John non era più sul letto accanto a me.

Non sapevo che ore fossero, ma volevo finire in bellezza la notte passata così divinamente. Lo avrei stretto di nuovo a me e avrei riassaporato le sue dolcissime, vellutate labbra e mi sarei goduta il tocco delle sue grandi mani esperte, le quali conoscevano bene i punti deboli di una donna, e mi resi conto allora di non essermi mai svegliata così tanto bene in vita mia.

Sentii la porta bianca aprirsi e apparve in tutta la sua bellezza il mio Giove, pantaloni blu e camicia azzurra, un angelo sceso dall'Eden appositamente per me. Si aggiustò la cravatta, poi prese di fretta la giacca del suo costoso completo Armani e una cartellina blu che si appoggiò al petto.

- Ciao - mi venne vicino stampandomi un bacio sulla fronte e mi alzò il mento con l'indice sussurrandomi - scusami, ho ricevuto una mail urgente e mi devo assentare per due orette - mi guardò con occhi colpevoli - vado in sede e poi torno, nel frattempo fai pure con comodo, ci vediamo dopo con più tranquillità. Scusa, ma sono davvero in ritardo. A dopo.

E mi sfiorò appena le labbra con le sue in un tocco veloce che mi lasciò un senso di vuoto al momento del distacco.

Non trovai le parole per rispondere, mi sembrò un risveglio un po' freddino, non come l'avevo immaginato io, il che mi portò a fare congetture fantasiose, chiedendomi se non fossi anch'io una delle sue tante donnine usa e getta.

Non una parola sulla notte passata, che per me era stata un suggello di ardore e passione strepitosi, constatando con amarezza che le parole della mia amica Margherita avevano un senso, quando diceva che le donne vedevano solo l'amore, mentre gli uomini solo carne da palpare.

Mi vergognavo come un verme, ancora nel suo letto con solo il lenzuolo di seta che copriva le mie pudiche nudità, con la mente ancora alla favolosa notte appena passata. Mentre lui, già vestito e pronto per dare il meglio di sé in ufficio, aveva già assorbito il nostro sentimento di passione. Una bella sudata di una notte, come tutte le altre e poi via, con la sua fiera indifferenza verso l'unico scopo della sua vita, ovvero, il suo mitico lavoro che lo rendeva così libero, famoso e carismatico.

E se avesse avuto ragione la spregiudicata Barbara quando, in un momento di sconforto mi confidò che gli uomini vedevano in lei solo un bellissimo corpo di donna, che dopo la prima volta di letto la mollavano come la cicca di una sigaretta appena fumata, ed era quello il motivo per cui cambiava spesso partner?

Assuefatta dall'amore fisico se ne infischiava del sentimento, cercando solo di divertirsi il più possibile e mi incitava a fare altrettanto.
Mi alzai come un'ingenua verginella. Ero andata a letto con l'uomo che desideravo con tutta me stessa, ma che forse mi aveva solamente usata.

Eppure il suo trasporto mi sembrava sincero, quando mi sussurrava parole dolci, mentre mi sfiorava, mi accarezzava, mi baciava con foga e bramosia, dopo avermi tenuta sveglia per l'intera notte.

Ma allora, perché non nominarla, almeno un "grazie per la nottata, sono stato bene con te, è stato bellissimo, mi è piaciuto da morire, starei ancora qui con te, non andrei più via...", come avrei voluto sentirmi dire da lui.

Oppure, avrebbe anche potuto dire al contrario che per lui era stata come tutte le altre volte, solo un momento fisiologico maschile, tanto lo avrebbe fatto comunque con qualcun'altra, ma poi ero arrivata io per le sue esigenze...

No, forse così sarebbe stato troppo delicato, avrebbe potuto dire semplicemente che era stato uno svuotamento di palle necessario, e se non era con me, sarebbe stato con qualunque altra, e avrebbe sfoggiato pure un background da bravissimo attore nato.

Doubt    (Amore completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora