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Lisa
Quando arrivammo a casa di John, c'erano già suo padre e suo zio che ci stavano aspettando. Mi salutarono con un rassicurante sorriso e mi invitarono a sedere su un comodo divano, in mezzo a loro, che sembravo un cristo in mezzo ai due ladroni.
Che situazione imbarazzante!- Cara ragazza - lo zio Edoardo si sedette vicino a me con la faccia serena, nel suo completo sale e pepe - ora è al sicuro. Le do il mio numero e non esiti a chiamarmi. Per qualsiasi cosa, io ci sono.
Mi accorsi del colore cielo dei suoi occhi, quando mi mise gentilmente la mano sulla spalla per rassicurarmi, con l'affetto di un padre di cui al momento sentivo un impellente bisogno.
Mi resi conto che mi mancava mio padre, le nostre battute, le nostre schermaglie, i suoi sani giudizi e i suoi preziosi consigli, e come una vigliacca, non avevo mai trovato il tempo per una telefonata. Forse ero davvero ingrata, come diceva spesso mia madre o forse erano loro ad essere troppo pretestuosi ed esigenti con me. Fatto sta che il signor Edoardo me lo ricordava con il suo modo di fare dolcemente paternalistico e autorevole, provocandomi un forte senso di nostalgia nel petto.Arrivarono le forze dell'ordine che parlarono con i Wassermann per una buona mezz'ora.
Raccontai loro la mia versione dei fatti, mentre John mi teneva dolcemente le mani nelle sue, le quali emanavano un calore suadente, calmante, che colpiva i miei sensi stordendoli come la nenia del flauto sul cobra.
Come mi sentivo bene vicino a lui!- Signor Wassermann mi raccomando ci tenga informati, quando dice lei noi interveniamo.
Si congedò il comandante, facendo intendere che conosceva bene quella famiglia, lo capivo dal tono confidenziale e reverenziale del colloquio, mi sembrava quasi subalterno.
Anche l'austero padre di John mi salutò, dopo qualche parola sussurrata in disparte a suo figlio.
- Non si preoccupi signorina, è in buone mani, si risolverà tutto in breve tempo.
E se ne andò con un lieve cenno del capo, squadrandomi di sfuggita da sotto in su.
Si risolverà tutto cosa, pensavo, e mi chiedevo cosa c'entrassi io con loro e i loro intrighi.
Rimasti da soli, io e John ripiombammo nel silenzio dell'immenso salone e ci guardammo negli occhi per qualche secondo che mi sembrarono un'eternità. Io riguardosa in cerca di sicurezza, lui preoccupato e tenero allo stesso tempo, e cominciò a parlare per primo.- I miei non vogliono che tu sappia della nostra posizione economica, vogliono tenerti fuori dai guai.
- Ma dai, lo sanno anche i sassi che siete ricchi - sorrisi spocchiosa.
- Sthss! - mi toccò le labbra con un dito - noi curiamo la finanza internazionale, siamo in contatto con chi detiene il potere e i soldi, Lisa. Tu sai che anche il mondo della malavita ha soldi e potere - continuò con voce atonale.
- Ecco appunto, lo sapevo che era questo il motivo - dissi sicura.
- Noi non siamo la malavita, Lisa. La nostra colpa è quella di manovrare parecchi soldi, facciamo transizioni d'affari con tutti i tipi di persone, aziende, banche, compriamo aziende in fallimento, le risaniamo o le rivendiamo, e tanto altro. Cerchiamo di farlo correttamente, ma a volte incontriamo qualcuno travestito da investitore che poi ci ricatta. I miei hanno vissuto la mia infanzia con la paura del sequestro, per loro io sono sempre in pericolo.
Quello che non capisco è come abbiano fatto quei delinquenti ad arrivare fino a te, mi dispiace molto per quello che ti è successo. L'ultima cosa che voglio è metterti in pericolo, ma qui con me sarai al sicuro.- Cosa stai dicendo, io ho una casa mia - e calcai sulla parola "mia" - e ci tornerò entro stasera.
Risposi sicura e convinta, mentre lo ringraziavo mentalmente per essersi aperto così tanto con me e lo giustificavo vigliaccamente, per avermi dato quel nome falso, comprendendo il perché volesse restare anonimo.
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Doubt (Amore completa)
Storie d'amoreContinuavo ad assillarmi con domande scomode. Angelo o diavolo, bello e adorabile o arrogante tentatore? Un dio sceso in terra consapevole del suo fascino. Ma cosa voleva da me? Non facevo parte del suo mondo e non mi interessava far crescere il su...