Parcheggiai la macchina e scesi in fretta, poi entrai in casa pregando di non trovarci nessuno, ma sfortunatamente Sinuhe e Austin mi stavano aspettando nel salotto.
Pensai di passare in un lato della stanza e ignorarli entrambi, ma non avrei mai avuto il coraggio di farlo, soprattutto per la situazione medica di Austin, né sarei riuscita ad essere abbastanza silenziosa.
- Mila, tesoro- Austin mi abbracciò.
- Vedo che stai molto meglio- constatai, forzandomi di usare un tono dolce.
- Si, però il dottor Sabino mi ha raccomandato di fare solo attività tranquille, quindi ho deciso di venire a vederti, mia fonte di pace- mi baciò sulla tempia.
- Mi fa piacere tu stia meglio- cercai di eliminare il nodo che mi si era formato in gola.
- Lo so amore mio. Stavo parlando con tua madre dei preparativi per il matrimonio. È davvero incredibile che stia riuscendo a fare tutto in così poco tempo, non credi?- si voltò a sorridere a Sinuhe e io mi forzai di fare altrettanto.
- Si- dissi sedendomi e lui si accomodò accanto a me prendendomi la mano.
- Non faccio niente più del necessario- Sinu si portò una mano al cuore in modo teatralmente emozionato.
- Buonasera a tutti- entrò mio fratello, con aspetto abbattuto.
- Che succede Luis?- gli chiese Sinuhe.
- Solo una delusione madre, niente che non possa sopportare- il suo sorriso non arrivò agli occhi chiari.
- Colpa di Jauregui?- alle parole di Austin il mio cuore accelerò.
- Più discrezione, cuñado- lo fulminò mio fratello.
- Scusami- Austin abbassò lo sguardo rendendosi conto dell'errore.
- Cosa c'entra Lauren Jauregui?- la voce di Sinuhe suonò infastidita.
- Mamma, per favore- Luis alzò gli occhi al cielo, mentre il mio cuore accelerava ancora.
- Spiegami subito!
- Sono innamorato di lei, semplicemente- ammise.
Ci furono alcuni secondi di silenzio. La calma prima della tempesta?
- Sei impazzito? Quella donna non vale niente rispetto a noi!- commentò mia madre.
Io chiusi le mani a pugno a quel commento, e aprì la bocca per ribattere, ma Luis mi anticipò, fortunatamente.- No, tu non hai capito niente. Sono io l'uomo non degno di stare con una donna con qualità simili alle sue. Se lei non fosse lesbica sicuramente mi sposerei con lei! Ascoltami mamma, se Lauren Jauregui mostrasse anche solo il minimo interesse per me, non ci sarebbe niente al mondo che io non lascerei andare per stare con lei. Nemmeno il mio cognome e la nostra famiglia mi convincerebbero a starle lontano.
Luis se ne andò, lasciandoci in un completo e teso silenzio.
Austin e Sinuhe non nascosero il loro sgomento, esattamente come me, però oltre alla sorpresa sentii anche grande invidia per il coraggio mostrato da Luis. Lui avrebbe fatto qualunque cosa per lei. Sarebbe bastato un minimo gesto di affetto da parte di Lauren e lui avrebbe lasciato tutto ciò che possedeva.
Io invece quanto ero stata codarda?
Lei mi aveva insegnato così tanto e a volte avevo anche pensato di vedere qualcosa di diverso nel suo sguardo, qualcosa in più del nostro desiderio corrisposto, a volte mi ero anche chiesta se dietro non ci fosse che un mare di sentimento, eppure..- Camila.. Camila?- sentii Austin chiamarmi.
- Si?
- Torna dalla Luna. Vieni, accompagnami alla mia macchina- si alzò porgendomi la mano.
- Certo.
Accompagnai Austin fino alla sua macchina, lui mi baciò e andò via subito dopo.
Camminai per il giardino, stringendomi nel mio cappotto, sentendo il freddo pungermi la pelle. Mi sedetti vicino a un cespuglio di rose, e il profumo arrivò fino a me avvolgendomi.
Chiusi gli occhi e provai ad organizzare i miei pensieri e i miei sentimenti, portandomi le gambe al petto ed abbracciandomi, come se quel gesto potesse proteggermi da ciò che c'era dentro me.Inconsciamente iniziai a dondolare avanti e indietro, cullandomi.
- Problemi?- Luis si sedette accanto a me.
Io sorrisi.- Giusto qualcuno.-
- C'entra Lauren?- mi chiese e io mi voltai di scatto verso di lui.
- Cosa? Co-come..?
Lui rise piano.- Sono un po' distratto, ma non così tanto.-
- Luis, ascolta..
- Mila, ti ho vista tornare tardi, ho visto i tuoi comportamenti cambiare, ho visto come sei diventata un'altra donna e tutto questo è legato a lei, lo è sempre stato, e quando ho visto che lei sta con una donna, ho collegato tutto- fece una pausa, abbassando lo sguardo sul prato.- Certo, non è stato facile da accettare, ma fa parte di tutte le cose assurde che succedono nella vita- poi tornò con lo sguardo su di me.- Voi due state insieme?-
- No, no Luis.. è.. è complicato- abbassai lo sguardo, incapace di sostenere i suoi occhi scuri, così simili ai miei.
- Non ti piace?- mi chiese, ma il suo tono era incredulo.
- Complicato di nuovo- sospirai.
- Questa è sempre stata la tua risposta per tutto ciò che in realtà è giusto ma comporta andare contro delle regole che ti sei imposta.
- Ci sono Austin e Sinu..- provai a dire, ma mi interruppe.
- No Mila, qui non c'entrano Austin e Sinu. Qui c'entri solo tu con la tua paura- mi corresse.- Non essere stupida, smetti di essere come papà. Smetti di sacrificarti.-
- Non voglio essere come papà- sussurrai.
- Allora non comportarti come lui.-
Le parole di Luis mi colpirono al petto, così sollevai lo sguardo sui suoi occhi, e lui mi rispose con lo stesso sguardo concentrato. Poi sorrise e mi mostrò le chiavi della macchina. Impiegai qualche secondo per capire, però quando lo feci le presi subito e lo abbracciai.
- Ti amo. Sei il migliore fratello del mondo.
- Dimmi qualcosa che non io già non sappia- ricambiò la mia stretta, poi lo lasciai e andai subito verso la macchina.
Guidai veloce verso il suo appartamento, non volevo pensare a ciò che sto facendo. Accelerai ancora, senza preoccuparmi delle multe per la velocità, lasciando la mia mente libera dai pensieri su Austin, su Sinuhe e sul matrimonio incombente.
Semplicemente guidai veloce.
Guidai veloce verso lei.
Parcheggiai la macchina e andai alla ricezione e il portiere mi lasciò entrare dopo aver inventato una piccola bugia.Entrai nell'ascensore e guardai l'orologio: 23:32.
Le porte si aprirono e i miei passi mi portarono rapidamente davanti a casa sua. Le mie dita tremanti suonarono il campanello e alcuni secondi dopo sentii il suono dei suoi passi venire verso di me.
La porta si aprì e vidi Lauren fissarmi stupita. Aveva indosso dei pantaloni di un pigiama grigio, la maglietta lasciava scoperti i suoi tatuaggi sulle braccia, aveva i capelli raccolti e qualche ciocca le accarezzava il viso.
- Camz?- i suoi occhi mi guardarono increduli.
Mi lanciai su di lei, le mie gambe circondarono il suo corpo e le sue braccia di riflesso mi afferrarono per non lasciarmi cadere, come se quello fosse un gesto spontaneo.
- Insegnami a fare l'amore.
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Lezioni di seduzione per Camila
FanfictionDurante una festa Camila Cabello trova il suo fidanzato, Austin Mahone, a letto con un'altra. Colpita dal tradimento, Camila pensa di lasciarlo, ma un debito che ha con lui le impedisce di farlo. Credendo che sia la cosa giusta da fare, Camila non s...